Si va completando lo schieramento politico che dovrebbe sostenere la ricandidatura del sindaco uscente, Leoluca Orlando. In suo sostegno arriverebbe il ‘socialista’ Carlo Vizzini e il prezzemolo di ogni minestra trasformista che si rispetti, Salvatore ‘Totò’ Cardinale da Mussomeli. Incerti ancora gli alfaniani: se metà di questo propendono per il sindaco uscente ce n’è un’altra metà che potrebbe ‘abbuccare’ verso Fabrizio Ferrandelli
A Palermo è già campagna elettorale, anche se non mancano colpi e contraccolpi in alcuni schieramenti che sembravano granitici ma che, a guardare bene, non sono poi tanto solidi.
Uno schieramento che, apparentemente, sembra veleggiare verso l’unità politica è quello del sindaco di Palermo uscente, Leoluca Orlando che, com’è noto, ha già formalizzato la propria ricandidatura. Nel suo caso il candidato a sindaco c’è – lui stesso, per l’appunto – ma non c’è chiarezza sulle forze politiche che dovrebbero sostenerlo.
O meglio, un po’ di chiarezza comincia a intravedersi, nel senso che tutta la vecchia politica – quindi il peggio della politica siciliana e cittadina – starebbe convergendo su Orlando.
Sono spuntati, ad esempio, dei ‘fantomatici’ socialisti che hanno annunciato che scenderanno in campo ad appoggiare il sindaco uscente. Chi sarebbero?
Uno è Carlo Vizzini: sì, proprio lui, l’ex segretario nazionale del PSDI ed ex Ministro nella Prima Repubblica e poi tra i protagonisti, in Sicilia, del ventennio berlusconiano (è stato a lungo parlamentare nazionale di Forza Italia). Oggi è tornato ‘socialista’ e appoggia Orlando. Auguri…
Un altro socialista è il parlamentare di Sala d’Ercole, Giuseppe Di Giacinto, un personaggio che, in verità, non si ricorda tra i big del vecchio Psi di Palermo. Ma, si sa, in campagna elettorale tutto fa brodo.
Ma il pezzo ‘forte’, per la ricandidatura di Orlando sindaco, è un eterno ‘pezzo da novanta’ della politica siciliana: avete indovinato? Se non avete ancora indovinato, ve lo diciamo noi: ma sì è lui, Salvatore ‘Totò’ Cardinale da Mussomeli, già parlamentare nazionale nella Prima Repubblica, poi Ministro negli anni ’90 e ‘prezzemolo’ di ogni ministra trasformista della politica siciliana fino ai giorni nostri.
Sì, anche Totò Cardinale e i suoi saranno della partita accanto ad Orlando, per garantirgli un sano tocco di ‘novità’ nella continuità. Insomma, pronti i voti dei parlamentari regionali ‘cardinaliani’, Edy Tamaio e Salvo Lo Giudice. Un bel ‘bagno democristiano’ per Leoluca…
Chi ancora non ha deciso di scendere in campo in favore di Orlando sono i politici tutti d’un pezzo, quelli che cambiano casacca solo per coerenza, mai per le poltrone (o quasi). Sì, sono loro, direbbe Ezio Greggio: ma non sono le veline, sono protagonisti del Nuovo Centrodestra Democratico del Ministro Angelino Alfano.
Se ci pensiamo, per rendere completo e ‘appetibile’ lo schieramento orlandiano ci mancano solo loro: gli alfaniani. Tutto fatto, allora? Ancora non si sa, perché una parte degli alfanani panormiti vorrebbe ‘abbuccare’ verso Fabrizio Ferrandelli, altro candidato sindaco in ovvia contrapposizione ad Orlando… Tra qualche giorno la decisione fatidica…
Resta il PD di Palermo. E qui siamo a metà strada tra la farsa e l’operetta oscena.
Una parte del PD cittadino si vorrebbe ‘imbarcare’ con Orlando (l’assessore regionale Antonello Cracolici e il suo fido consigliere comunale uscente, Rosario Filoramo sono tra questi). Un’altra parte non ne vuole sapere di appoggiare un sindaco che hanno avversato per tutt’e cinque anni ella consiliatura che sta per concludersi.
A complicare tutto ci si mette lo stesso Orlando che non vuole sigle di partiti politici tradizionali nella sua lista. E ha ragione: con che faccia dovrebbe andare a dire ai palermitani – mettendoci pure le fotografie – che è appoggiato dai Carli Vizzini, Totò Cardinali, Antonelli Cracolici e persino dai Rosario Crocetta?
Meglio nascondere la polvere sotto il tappeto.
Come finirà tra Orlando e il PD? Un parlamentare – che non vuole comparire – ci ha detto che potrebbe anche finire male…