L’arrivo del maltempo è stato previsto con tre-quattro giorni di anticipo. Ma questo non ha impedito alla Regione siciliana e ai Comuni dell’Isola di fornire una grande ed ‘esaltante’ prova di disorganizzazione organizzata. Ognuno fa la propria parte: la Regione non fa nulla, la Protezione civile non ha i mezzi, i sindaci riflettono. A Palermo – dove l’Amministrazione comunale di centrosinistra ha raddoppiato i senza tetto – il Comune ha distribuito le abitazioni confiscate alle ‘associazioni’. Mentre la Curia Arcivescovile si tiene le proprie case e distribuisce coperte e parole di solidarietà…
Il maltempo è stato annunciato con tre-quattro giorni di anticipo e forse più da giornali, tv e rete. Ma la Sicilia è rimasta lo stesso bloccata. Già le autostrade e le strade della nostra Isola – abbandonate dallo Stato e dalla Regione – erano in buona parte non percorribili. Con l’arrivo della neve il blocco è quasi totale. la neve non ha risparmiato nemmeno le piante di Fichi d’India, come potete vedere nella foto sopra.
Per carità, l’emergenza c’è. Ma è un’emergenza – lo ribadiamo – che era stata annunciata. Però le ‘autorità’ – tutte – a cominciare, naturalmente, dalla Regione e dai Comuni non hanno fatto nulla.
I Comuni, in verità, non hanno molte carte da giocare. Sono stati lasciati senza soldi. Non hanno nemmeno le risorse, in molti casi, per erogare i servizi sociali per anziani, infanzia e portatori di handicap.
Anche perché, da qualche anno a questa parte, la prima ‘emergenza’ del Bilancio di ogni Comune che si rispetti sono i debiti fuori Bilancio: cioè i soldi per pagare gli amici & clientele…
Sì, l’emergenza c’è, ma di fronte all’emergenza – a parte qualche intervento della Protezione civile, che comunque non ha i mezzi per eliminare la neve dalle strade – in Sicilia c’è il nulla. Non resta che avvertire che le strade sono chiuse.
E le scuole? Se domani freddo e neve non si toglieranno di mezzo, beh, ai ragazzi non resterà che allungare un po’ le vacanze di Natale. Alla fine non è male, no?
In questi giorni di gelo e di neve un fatto positivo c’è e lo rileviamo con ‘piacere’: il silenzio della Regione siciliana, dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, agli assessori.
Di solito, questi, oltre a combinare danni, intervengono con interviste, prese di posizioni, precisazioni. Invece, davanti al freddo e al gelo, con la Sicilia bloccata, hanno deciso di non parlare.
Della serie: cari Siciliani, anzi che vi abbiamo avvertito che sarebbe arrivato il maltempo. Cosa vi aspettavate da noi? Che ci saremmo messi a spalare la neve?
Insomma: più di quello che non facciamo non possiamo non fare: non spendiamo i fondi europei, abbiamo – con l’aiuto del Governo nazionale – affamato Comuni ed ex Province; di lavoro ce n’era poco prima che arrivassimo noi e con noi ce n’è ancora di meno; abbiamo fatto arricchire i titolari delle discariche e contiamo di realizzare gli inceneritori di rifiuti per fare arricchire a chi li realizzerà.
Cosa possiamo fare di più per rendere la vita più difficile ai Siciliani? Si accettano consigli…
Molto interessante quello che è avvenuto a Piano Battaglia, sulle Madonie. Lì aspettavano la neve per lavorare. La neve e arrivata, ma ha bloccato le strade di accesso da Collesano e da Petralia Sottana.
E’ come quei pescatori che gettano le reti in mare e, quando le mettono a bordo, sono così cariche di pesce che fanno affondare l’imbarcazione…
Notevole, anche, l’atteggiamento di Sana Madre Chiesa. Ascoltando i TG – sempre informati e con il gusto innato dell’approfondimento della notizia, soprattutto sul fronte della logica – apprendiamo che i parroci, almeno così abbiamo capito per la Sicilia, hanno messo a disposizione le chiese con panche, sacchi a pelo e perfino coperte.
Non sappiamo qual è la situazione in tutta la Sicilia: ma a Palermo sappiamo che la Curia Arcivescovile è proprietaria di tantissime abitazioni, nel Centro storico, ma non solo.
Così ci poniamo e poniamo una domanda: ma invece di mettere a disposizione dei senza tetto le chiese, le panche e le coperte non sarebbe più logico dare ai senza tetto le case tutt’ora disabitate?
Qualche anno fa, dalle parti di Piazza Principe di Camporeale, è stato sgomberato un grande edificio di proprietà della Curia. Pensavamo: l’hanno fatto sgomberare per utilizzarlo. Invece – non ci crederete! – è ancora inutilizzato. Però è stato ‘svuotato’…
Sappiamo anche che il Comune di Palermo, lo scorso anno, ha donato decine di beni immobili confiscati – case, per intendersi – ai titolari di associazioni culturali e ad altre associazioni che si occupano del sociale.
Sappiamo anche che, rispetto a quando al Comune di Palermo governava il centrodestra, i senza tetto, da quando governa il centrosinistra, sono più che raddoppiati. Aveva ragione Indro Montanelli quando diceva che la sinistra tiene così tanto ai poveri che, quando governa, li fa aumentare di numero?
Però i ‘compagni’ di Rifondazione comunista – che insieme con Leoluca Orlando governano Palermo – in queste ore di gelo hanno organizzato una raccolta di coperte…
Magari sono sono confusi: forse hanno scambiato l’emergenza dei senza casa per l’emergenza dei senza coperte?
Un fatto è certo: a Palermo, come già accennato, i senza casa aumentano. E le case confiscate – come già ricordato – vanno ai titolari delle associazioni, spesso di ‘sinistra’. Che, magari, litigano pure tra loro:
“Sapevi che quella sede avrebbe dovuto essere assegnata alla mia associazione e hai fatto finta di nulla!”.
“Non è vero, non ne sapevo nulla. E poi non è che sono io che decido a chi assegnare le sedi”.
Si tratta – questo l’avrete già capito – di esponenti della borghesia panormita con il pallino dell’associazionismo. Fanno del bene, per carità. Utilizzando, magari, le abitazioni che potrebbero essere date ai senza tetto…
E in senza tetto? Campa cavallo!
Foto tratta da mariacavallaro.wordpress.com
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