Lo sapete che il salvataggio del Monte dei Paschi di Siena e di altre banche costerà ad ogni italiano 330 Euro?

25 dicembre 2016

E’ questo il ‘regalo’ di Natale confezionato per voi dal Governo Gentiloni, dal PD e dal Parlamento nazionale di ‘nominati’. Anche se la ‘grande informazione’ evita di raccontarlo con dovizia di particolari, infatti, i 20 miliardi per salvare queste banche li pagheranno i cittadini italiani. Passi che paghino i piemontesi, i lombardi, i veneti, gli emiliani e soprattutto i toscani. Ma perché debbono pagare anche i 20 milioni di meridionali? Perché dovrebbero pagare i campani ai quali hanno già scippato il Banco di Napoli? E perché dovremmo pagare noi siciliani, visto che per salvare le banche del Centro Nord si sono già presi i soldi del Banco di Sicilia e della Sicilcassa?  

E’ Natale e bisogna essere buoni. E bisogna anche fare qualche regalo. Soprattutto ai più bisognosi. Grazie al Governo Gentiloni e al Parlamento nazionale di ‘nominati’ gli italiani si stanno mobilitando – molti ovviamente senza saperlo – per salvare il Monte dei Paschi di Siena ed altre banche, tutte del Centro Nord Italia: Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti.

Come tutti saprete, i TG ci hanno informato che Governo e Parlamento del nostro Paese hanno stabilito che bisogna salvare il Monte dei Paschi di Siena e altre banche. Come già ricordato, ci hanno detto che l’operazione costerà 20 miliardi di Euro. Ma, se ci fate caso, non ci hanno detto chi pagherà il conto di questo salvataggio.

O meglio, ci hanno detto che aumenterà il debito. Ma il debito non è una specie di babbo Natale che viene in Italia e consegna al Governo Gentiloni, al Parlamento di ‘nominati’ e agli italiani 20 miliardi di Euro. Aumento dei debito pubblico significa che a pagare saranno tutti i cittadini italiani!

Pensate: negli ultimi cinque anni, per ridurre il debito pubblico del nostro Paese, i Governi nazionali hanno ridotto di 10 miliardi di Euro le spese sanitarie. Hanno tagliato i posti letto degli ospedali pubblici. Esami clinici costosi che prima erano gratuiti adesso si debbono pagare.

Dopo di che gli stessi politici – PD in testa – che hanno tagliato 10 miliardi di Euro alla sanità decidono di togliere dalle tasche degli italiani altri 20 miliardi di Euro per salvare un gruppo di banche.

Pensate: una legge voluta dall’Unione Europea dell’Euro stabilisce che quando fallisce una banca il conto lo debbono pagare gli obbligazionisti, gli azionisti e i correntisti. Questa legge ha un nome ‘sgusciante’: si chiama Bil In.

L’Europa ci dice che non sempre le banche servono per sostenere famiglie e imprese. Se i banchieri che speculano con i derivati e perdono soldi, o se sostengono gli amici nelle campagne elettorali, o se rubano, ebbene, è ‘giusto’ che a pagare siano i titolari delle obbligazioni delle azioni e anche i correntisti.

Nell’Europa dell’Euro e delle banche i banchieri vanno tutelati, costi quel che costi!

Però, per questa volta – così ha voluto Bruxelles – a pagare non saranno soltanto obbligazionisti, azionisti e correntisti delle banche: pagheranno tutti i cittadini italiani. Una scelta ecumenica e ‘democratica’. Votata a tamburo battente dalla Camera dei deputati e dal Senato.

Naturalmente la cosa non va pubblicizzata. Infatti la Tv si guarda bene dall’avvertire i cittadini italiani che il salvataggio di questa banche – Monte dei Paschi di Siena in testa – costerà ad ogni cittadino italiano 330 Euro!

Siete contenti, cari italiani del Centro Nord Italia di pagare per salvare le vostra banche? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che noi meridionali non siamo affatto contenti della scelta operata dal Governo Gentiloni e dal Parlamento di ‘nominati’.

Diverso il discorso per il Sud Italia. A noi meridionali, tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90, con la regia della Banca d’Italia hanno tolto tutte le grandi banche. Le regioni del Mezzogiorno d’Italia non hanno più un sistema creditizio di riferimento.

La Sicilia, ad esempio, ha lasciato sul campo il Banco di Sicilia e la Sicilcassa. Due banche – Banco di Sicilia e Sicilcassa – che dopo un valzer sono finite nell’Unicredit (come potete leggere qui).

La Campania ha lasciato sul campo il Banco di Napoli, prima inglobato dalla Banca Nazionale del Lavoro e poi finita alla Banca San Paolo di Torino.

Insomma, per ben due volte nella storia d’Italia le banche del Sud sono servite per rafforzare le banche del Nord Italia. E’ successo con Garibaldi, quando i soldi delle banche del Mezzogiorno servirono per finanziare casa Savoia.

Scenario che si è ripetuto negli anni ’90 del secolo passato.

Ora, però, noi meridionali che c’entriamo con il Monte dei Paschi di Siena?

Già le banche del Centro Nord vengono nel Sud per rastrellare i nostri risparmi e investirli altrove (ovviamente nello stesso Centro Nord). Ora che vanno fallendo li dobbiamo salvare anche noi? Non sarebbe stato esentare i 20 milioni di meridionali dal salvataggio del Monte dei Paschi di Siena e delle altre banche?

No. Per un motivo semplice: perché il Sud, ormai da anni, è il ‘bancomat’ del Centro Nord.

Grazie a Berlusconi e a Tremonti il Centro Nord non si è preso una parte consistente delle risorse del FAS che erano destinate al Sud?

E con il Governo Renzi buona parte dei fondi PAC non sono serviti pr finanziare gli sgravi fiscali del Jobs Act alle imprese del Centro Nord?

Insomma: è ‘giusto’ che anche il Governo Gentiloni faccia la propria parte, facendo pagare ai 20 milioni di meridionali – in quota parte: circa 330 Euro a testa – il salvataggio della banche del Centro Nord Italia, Monte dei Paschi di Siena in testa.

Da qui una domanda: al Centro Nord dicono che il “Sud è la palla al piede del Nord” (lo diceva anche la Lega di Salvini prima di sbarcare nel Sud in cerca di voti).

Ma non è che, per caso, le cose stanno al contrario?

Possiamo dirlo, si offende nessuno se diciamo che, dal 1860 ad oggi, almeno per le banche, il Nord è la palla al piede del Sud?

Ultima domanda rivolta sempre ai 20 milioni di abitanti del Sud. Con una premessa: a patrocinare questa manovra sulle banche che penalizza tutti gli italiani, ma che penalizza ancora di più il Sud è un partito politico: il PD.

Ci spiegate perché alcuni di voi cittadini meridionali – per fortuna siete sempre di meno – continuate a votare per il Partito Democratico?

P.S.

Ah, dimenticavamo: vi siete chiesti perché la grande informazione non ci dice dove sono finiti i miliardi – decine di miliardi – che il Monte dei Paschi di Siena ha prestato? Sono i soldi che non faranno più ritorno nelle ‘casse’ di questa banca. Dove sono finiti ‘sti soldi? E come mai la ‘Grande informazione’ non ne parla? 

 

 

 

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