Migranti, il caso choc dell’ospedale di Cagliari. Costa: “Accoglienza insostenibile”

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Sta suscitando molte polemiche la circolare dei vertici dell’ospedale del capoluogo sardo che esorta a dimettere i pazienti per fare spazio agli immigrati in arrivo. Il leader di Siciliani Liberi tira le somme: “Se il prezzo dell’accoglienza è la negazione dei diritti di cittadinanza più elementari, come il diritto alla salute, si può dire che questa accoglienza è insostenibile, senza passare per razzisti”?

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: chi fa finta di non vedere- ormai in pochi- che la politica dell’immigrazione del Governo nazionale sia servita solo a fomentare clientelismi e affari (delle coop di tutti i colori) è un ingenuo o un disinformato. Basterebbe, per andare al di là di ‘Mafia Capitale’ e delle denunce di partiti considerati estremisti, leggere le conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno dell’immigrazione (di cui è segretario  Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana) per avere una idea di quanto i Governanti a tutto abbiano pensato, tranne che al bene degli italiani e degli stessi migranti.

Una situazione che grava particolarmente sulla Sicilia e in questo articolo ci siamo chiesti come mai la nostra regione resti la meta preferita di tutte le navi cariche di migranti – comprese quelle delle ONG (accusate da Frontex di collusione con gli scafisti), provocando la reazione di qualche ‘buonista’ dell’ultima ora.

Ma il peso, i costi e i disagi riguardano anche l’altra Isola ‘colonia’ di Roma: la Sardegna. Dove, nei giorni scorsi, si è verificato un episodio di una gravità inaudita: una circolare choc (la trovate sotto) del direttore dei Presidi Ospedalieri di Cagliari del 13 dicembre 2016 che recita testualmente:

“In previsione dello sbarco dei migranti previsto per la giornata di oggi (l’arrivo di 858 migranti con Nave Dattilo, ndr), si invitano le SS.LL. a voler provvedere a bloccare i ricoveri programmati e a dimettere i pazienti dimissibili, al fine di poter affrontare l’eventuale emergenza”.

A pubblicare l’incredibile documento è stato il deputato di Unidos, Mauro Pili, che ha parlato di “un atto che rasenta la follia”.

E in Sicilia? Non sappiamo se ci siano circolari simili, sappiamo però che anche i nostri Pronto Soccorso, già in agonia- con medici costretti a straordinari indecenti, spesso non pagati adeguatamente, e lunghissime attese (grazie al Governo Crocetta che, come denunciato dalla Corte dei Conti, usa i soldi del fondo sanitario per altro) – con l’arrivo delle navi cariche di migranti devono raddoppiare gli sforzi. Tutto a carico del Servizio sanitario regionale, dei Siciliani, quindi, che ricevono una pacca sulla spalla da Roma, ma nessun aiuto concreto (come, ad esempio, presidi sanitari ad hoc).

Una situazione insostenibile, come fa notare Massimo Costa, leader di Siciliani Liberi:

“La notizia che circola da qualche giorno, che l’ospedale di Cagliari avrebbe ordinato dimissioni di cittadini ricoverati e bloccato nuovi ricoveri per l’afflusso previsto di ‘migranti’ è una di quelle che fa pensare che il ‘cuore’ non basta ad affrontare questo problema. Come abbiamo detto sempre, non è questione di ‘razzismo’ ma di ‘sostenibilità’. Se il prezzo dell’accoglienza è la negazione dei diritti di cittadinanza più elementari, come il diritto alla salute, si può dire che questa accoglienza è insostenibile, senza passare per razzisti? E, noi Siciliani, esposti in prima fila a queste ondate, siamo in pericolo più di tutti, mentre i partiti italiani mettono la testa sotto la sabbia come gli struzzi”.

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