Non male per una Sicilia che dovrebbe destagionalizzare le presenze turistiche. Ovviamente, non si deve dire che Musei e aree archeologiche della Sicilia restano chiusi perché il ‘nostro’ Crocetta, negli ultimi due anni, ha firmato due ‘Patti scellerati’ con il Governo Renzi: ‘Patti’ che hanno massacrato le finanze regionali. Meglio lasciare intendere, in modo ambiguo, che la colpa magari è dei dipendenti regionali che, per lavorare a Natale e a Capodanno, ‘pretendono’, niente poco di meno!, l’applicazione del contratto di lavoro che il Governo Renzi non ha fatto in tempo a sbaraccare…
I tagli dell’ormai fu Governo Renzi hanno messo in ginocchio la Regione siciliana. Ma è importante non fare sapere ai cittadini della nostra isola il perché l’Amministrazione regionale, oggi, non è nemmeno in grado di garantire l’apertura di tanti musei e siti archeologici. In verità, l’assessore regionale ai Beni culturali, Carlo Vermiglio, qualcosa la dice. Al quotidiano La Repubblica, edizione di Palermo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“I dati rilevati nel 2014 e nel 2015 sui flussi dei visitatori nei musei e nei siti rimasti aperti per Natale e Capodanno non sono così significativi da compensare i costi della doppia indennità spettante al personale di custodia”.
Frase un po’ ambigua: forse il personale della Regione, per lavorare a Natale e a Capodanno, non dovrebbe essere pagato secondo quanto prevede il contratto? L’assessore Vermiglio avrebbe potuto dire, moto più semplicemente:
“Non possiamo tenere aperti tutti i musei e tutte le aree archeologiche della nostra Isola perché il Governo nazionale si è preso i nostri soldi”.
Poi, con un po’ di coraggio, l’assessore Vermiglio avrebbe potuto aggiungere:
“Se il presidente della Regione, Rosario Crocetta, non avesse firmato i due ‘Patti scellerati’ con Renzi – il primo nel Giugno del 2014, il secondo nel Giugno di quest’anno – oggi la Regione siciliana non si troverebbe in queste condizioni e non ci saremmo mai sognati di tenere chiusi a Natale e a Capodanno Musei e aree archeologiche per risparmiare”.
Solo con il ‘Patto scellerato’ di due anni fa il nostro presidente Crocetta ha regalato allo Stato qualcosa come 5 miliardi di Euro. Soldi che erano il frutto di pronunciamenti della Corte Costituzionale, in riferimento all’articolo 36 dello Statuto siciliano, favorevoli alla Regione.
Crocetta, il PD e gli altri partiti di centrosinistra – compreso il Nuovo Centrodestra Democratico del Ministro Angelino Alfano – hanno fatto di più: per evitare che la Corte Costituzionale tornasse a pronunciarsi sull’articolo 36 dello Statuto della Sicilia dando ragione alla nostra Regione, lo hanno stravolto, con la riscrittura truffaldina delle norme di attuazione di tale articolo, regalando a Roma oltre 2 miliardi di Euro all’anno. Soldi che sarebbero dovuti restare nella ‘casse’ della Regione.
Un atto di sottomissione a Roma: una manifestazione di ‘ascarismo’ alla quale non si è sottratta l’Assemblea regionale siciliana. Non tutti i parlamentari dell’Ars – questo lo dobbiamo dire per dovere d’informazione – hanno votato per ‘incaprettare’ i Siciliani con la riscrittura truffaldina delle norme di attuazione dell’articolo 36: a favore di questo scempio hanno votato i soliti parlamentari dei partiti che appoggiano il Governo Crocetta: PD, UDC, Nuovo Centrodestra Democratico e ‘ascari’ vari.
Alla fine di questa ‘bella storia’ nelle ‘casse’ della Regione non ci sono nemmeno i soldi per tenere aperti tutti i Musei e le aree archeologiche della Sicilia. I nostri soldi – questo non finiremo mai di ripeterlo – se li è presi Roma.
E’ così anche in altre Regioni italiane? Abbiamo fatto un ‘giro’ tra siti d’informazione e quotidiani on line di mezza Italia. A meno che non ci sia sfuggito qualcosa (e potrebbe anche essere), non abbiamo letto di casi eclatanti in altre parti del nostro Paese.
Abbiamo utilizzato la parola “eclatante” non a caso: perché è eclatante che, nella regine italiana più ricca di testimonianze di una cultura millenaria, Musei e aree archeologiche restino chiusi a Natale e a Capodanno. Allora a che serve destagionalizzare il turismo, assessore Vermiglio, se poi durante le feste natalizie si chiudono al pubblico le nostre testimonianze culturali? E si chiusono perché Roma si è presi i soldi della Regione!
Ma questo non si deve dire: non è vero, assessore, assessore Vermiglio? Del resto, lei è stato messo lì dal Nuovo Centrodestra, formazione politica ‘fantasma’ che a Roma e in Sicilia ha abbracciato la causa del PD: nella ‘Capitale’ prima con Renzi e ora con Gentiloni, in Sicilia con Crocetta.
Già, il ‘nostro’ Crocetta. Che ha già trovato la soluzione al problema:
“”Circa 1.500 lavoratori Asu – dice sempre sulle pagine de La Repubblica di Palermo – saranno destinati ai beni culturali in Sicilia, ai Parchi archeologici e naturalistici. Abbiamo tutti questi lavoratori, utilizziamoli. Sarà studiato un progetto specifico sul Fondo Sociale Europeo e non costeranno alla Regione un centesimo in più”.
Presidente Crocetta: con il Fondo Sociale Europeo si finanziano la Formazione professionale e le politiche attive del lavoro: a chi toglierà i soldi? Alla Formazione (tanto per cambiare…) o alle politiche del lavoro?
Di più. Supponiamo che i lavoratori Asu che andranno presso la Cappella Palatina di Palermo conosceranno la storia di questo monumento e saranno in grado di illustrarne ai turisti le meraviglie in lingua in inglese, oltre che in italiano e in siciliano…
Lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per gli altri siti culturali della nostra Isola che rischiano di restare chiusi a Natale e a Capodanno e che invece resterebbero aperti con l’ausilio del personale Asu: la Neapolis di Siracusa, la Villa del Casale di Piazza Armerina e il museo regionale di Aidone, il museo Salinas di Palermo, Solunto, Monte Jato e il Parco dell’Himera.
Ah, dimenticavamo, presidente Crocetta: ha già avvertito i lavoratori Asu che lavoreranno a Natale e a Capodanno “a gratis”, come si usa dire dalle nostre parti?
P.S.
Dunque, se non abbiamo capito male, presidente Crocetta, lei vorrebbe dirottare nei Musei e nelle aree archeologiche della Sicilia il personale Asu al posto dei dipendenti regionali contrattualizzati. Siccome non ci sono i soldi per pagare “la doppia indennità spettante al personale di custodia” (e nessuno meglio di lei sa perché mancano ‘sti soldi…), lei li vorrebbe sostituire con il personale Asu, facendo lavorare tale personale a Natale e a Capodanno visto che “non costeranno alla Regione un centesimo in più”. Sono forse degli schiavi?
Presidente Crocetta, ci faccia capire: lei, in un solo colpo, vuole violare il contratto dei dipendenti regionali che operano nei Musei e nelle aree archeologiche facendo fare ad altri il lavoro che dovrebbero fare loro e, contemporaneamente, sfruttare il personale Asu!
Lei si professa un uomo politico di sinistra, non è vero, presidente Crocetta? Ci dica: in quale sinistra ha militato?
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Non parteggio per questo governo ne nutro simpatie per i vertici dei Beni culturali, ma voglio dire che mi sembra molto provinciale pretendere l'apertura dei musei a Natale e Capodanno quando quasi tutti i musei del mondo negli stessi giorni osservano la chiusura. L'Hermitage il 25 dicembre è aperto perchè in Russia non festeggiano il Natale. Da autonomisti dovreste difendere anche i lavoratori siciliani dal diritto di passare le feste più importanti dell'anno con le proprie famiglie come appunto accade in tutto il mondo. Ci sono 363 giorni utili all'anno per visitare i Musei! E mi dispiace che anche voi vi siete accodati al becero coro scandalistico. Ma forse ne intuisco le ragioni.