Il TAR Sicilia ha respinto la richiesta di sospensiva della ZTL presentata da un folto gruppo di cittadini e di commercianti di Palermo. Di fatto, i giudici amministrativi hanno espresso una posizione diametralmente opposta a quella che hanno formulato nei mesi scorsi, quando hanno sospeso la Zona a Traffico Limitato istituita dal Comune
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia ha respinto la richiesta di sospensiva della ZTL presentata da cittadini e commercianti. Per i giudici amministrativi, i Comune di Palermo avrebbe approntato i mezzi di trasporto alternativi per consentire ai cittadini di spostarsi senza le automobili. Quanto ai commercianti, la crisi non sarebbe dovuta all’istituzione della Zona a Traffico Limitato, ma ad altre ragioni.
Con molta probabilità, le pressioni per tenere in piedi quella che – oggettivamente – non ha nulla a che vedere con la ZTL, trattandosi di una tassa di circolazione automobilistica aggiuntiva (e un po’ abusiva) a cura del Comune debbono essere state fortissime.
In ogni caso, non è una vittoria dell’attuale Amministrazione comunale retta da Leoluca Orlando, che rischia di pagare a caro prezzo questo nuovo balzello.
Intanto dubitiamo che i commercianti della città si arrendano. Non escludiamo nuove proteste.
In seconda battuta c’è da segnalare che il prossimo anno si voterà per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale. Orlando è già penalizzato dal fatto che è il sindaco di una città che, al referendum, ha votato in massa No.
Orlando – dopo il voto – ha cercato di mettere il ‘cappello’ sulla vittoria del No. Ma tutti i cittadini sanno che lui, durante la campagna elettorale referendaria, non ha organizzato una sola manifestazione per il No.
Insomma, a Palermo tutti sanno che Orlando mantiene un rapporto – ambigui quanto si vuole – con Renzi. E’ il Governo Renzi ha sponsorizzato i lucrosi appalti del Tram. Ed è il Governo Renzi che dovrà finanziare la seconda parte degli appalti – altrettanto lucrosi – del Tram atto II (e del Passante ferroviario atto II).
Non è un caso se Orlando, in occasione del referendum per fermare le trivelle, è rimasto zitto. E zito è rimasto anche in occasione del referendum sulle riforme costituzionali perso da Renzi.
Insomma, la campagna elettorale per le elezioni comunali di Palermo è vicina: e i palermitani si ricorderanno sia dei suoi silenzi in occasione del referendum anti-Renzi, sia della ZTL.
Terza e ultima considerazione: la ‘presunta’ ZTL pirandelliana (paghi, entri e inquini) non ha nulla a che spartire con il contenimento dell’inquinamento: pure le pietre e i cani sanno che gli introiti dovranno servire per foraggiare l’AMAT (che gestisce il Tram) e per pagare i precari delle altre società che fanno capo al Comune.
Non si tratta di scippare dalle tasche dei palermitani 15 milioni di Euro, ma molto di più: cosa che molto difficilmente riuscirà all’Amministrazione comunale, sia perché i commercianti della città sono in crisi, sia perché i cittadini palermitani pagheranno la tassa di circolazione automobilistica contrabbandata per ZTL sono se non ne potranno fare a meno.
Infine una nostra previsione: l’economia del Centro storico di Palermo (e della seconda ZTL, ammesso che il Comune abbia la forza per istituirla) è destinata a soccombere. Per due motivi.
Il primo motivo l’abbiamo già descritto: perché i palermitani entreranno nel Centro storico solo se non ne potranno fare a meno.
Secondo motivo: per evitare di ‘beccare’ salatissime contravvenzioni da parte di un Comune assetato di soldi, gli abitanti dei centri che circondano Palermo si terranno lontani dalla città e, soprattutto, dal Centro storico.