Nel secondo caso, si tratterebbe di un rinvio breve: i giudici del TAR Sicilia, visto che conoscono bene la questione (ricordiamo che, nei mesi scorsi, hanno bloccato la prima ZTL), potrebbero entrare direttamente nel merito con una sentenza. Questo avverrebbe in tempi celeri, entro 30 giorni
Tra oggi e domani i giudici del TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) si dovrebbero pronunciare sulla richiesta di sospensiva della Zona a Traffico Limitato (ZTL) istituita, con modalità proditorie, dall’Amministrazione comunale di Palermo. Il ricorso per motivazioni aggiunte è stati ripresentato da un folto gruppo di cittadini e di commercianti.
Il pronunciamento dei cittadini è molto atteso, soprattutto tra i commercianti del Centro storico di Palermo, particolarmente penalizzati dalla ZTL.
Dalle indiscrezioni che trapelano – mentre scriviamo i giudici sono riuniti – la discussione è ancora in corso. Le tesi che circolano sono due. Vediamole.
La prima che è i giudici del TAR Sicilia si pronunceranno, tra oggi e domani, sulla richiesta di sospensiva: dovrebbero decidere se sospendere o meno la ZTL in attesa di entrare nel merito del provvedimento con una sentenza.
La seconda tesi è un po’ più articolata. Com’è noto, i giudici del TAR hanno già bloccato la prima formulazione della Zona a Traffico Limitato. E l’hanno fatto invitando il Comune ad aggiornare il Piano generale del traffico urbano (Pgtu) scaduto e, quindi, a mettere i cittadini nelle condizioni di poter circolare con mezzi alternativi alle auto private: cosa che oggi il Comune non ha assicurato.
Ora, siccome i giudici del TAR hanno già esaminato la questione – e quindi conoscono tutto di questa vicenda – potrebbero decidere di non pronunciarsi sulla seconda richiesta di sospensiva, rinviando – però a breve: tra un mese circa e non tra un anno – il giudizio di merito.
Vedremo come finirà.
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il Centro Storico di Palermo è il più vasto d'Italia
poterlo visitare in salute e a piedi è una priorità
la ZTL è una soluzione, pltre a TRAM, Metrò e altro
ma si invitano tutti i cittadini a presentare soluzioni alternative