Il commento di Raffaele Vescera, giornalista e scrittore pugliese, sulle penne illuminate che si ostinano a distorcere le analisi sul voto espresso al Sud pur di consolare Renzi. Ieri, ad esempio, a Piazza Pulita, Vittorio Zucconi le ha sparate grosse. Ma è in buona compagnia. Si salverebbero le firme del Fatto, ma “di Sud non capiscono un ‘azzo”…
di Raffaele Vescera
“Vittorio Zucconi, grande firma di Repubblica e Radio Capital, e grande elettore di Renzi, ieri sera a Piazza Pulita ha dichiarato che il Sud ha votato No “perché è autolesionista e vota sempre male”, ricordando i voti dati a Berlusconi e alla vecchia Democrazia Cristiana. Mancava poco che attribuisse alla mafia la vittoria del No al Sud, quando sappiamo che tutti i giudici e le associazioni antimafia hanno sostenuto il No.
E’ evidente che nella sua grande zucca il Sud non riesce ad entrare, allora gli diamo una mano. Se il Sud ha sempre votato male, come lui sostiene, ci spieghi come mai tutte le regioni meridionali sono governate dal Pd, il partito di Renzi e Zucconi. I casi sono due, o ha detto una sciocchezza, oppure il suo Pd fa parte della genia di partiti mal votati. In entrambi i casi, Zucconi ha fatto un’affermazione razzista per scaricare sul popolo meridionale le colpe del governo da lui sostenuto.
Ahinoi, costui non è l’unico, tutte le “grandi firme” si sperticano nel consolare il Renzi perduto, parlano del suo “caratterino” che l’ha portato a perdere e mai della sua politica antipopolare e antimeridionale. In quanto al Sud ne parlano solo per denigrarlo, anche quando fa cose buone. Quel pupazzo televisivo di Giletti fa scuola. Che devono fare per campare se grandi giornali e Tv sono nelle mani del potere?
I più dicono che quello del Sud è un voto “di pancia”, quando la pancia Renzi l’ha ben riempita con il miliardino di euro regalato con il patto alla sua Firenze a fronte dei 300 milioni dati alla tre volte più grande Napoli, e gli 11 miliardi del patto per Milano, stipulato pochi giorni prima del referendum, mentre al Sud concedeva fritture di pesce.
Ci restano solo i giornalisti del Fatto, che a dire il vero non leccano il potere costituito. Peccato solo che anche loro di quanto sta accadendo al Sud non ci capiscano un ‘azzo. Dopotutto, è più facile spezzare un atomo, che un pregiudizio, capiranno quando il Sud esploderà per davvero”?
Sul tema del voto al Sud:
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Le popolazioni del Sud sono quelle che hanno
fatto stravincere il no. Infatti pur con affluenze
minori, rispetto ai territori del centro Nord, ha
prevalso con larghe percentuali il no. Al centro
Nord in tre regioni ha vinto il si, nel resto del
territorio ad eccezione del Veneto, del Lazio, Liguria
e Friuli Venezia Giulia, hanno quasi pareggiato.
Se il no avesse vinto di misura, Renzi non si sarebbe
dimesso. I zucconi che fanno finta di non capire, che
la Costituzione è stata salvata proprio dal Sud, ironia
della sorte, lo Statuto siciliano fa parte della nostra
Costituzione, ma reso inservibile. I zucconi non è che
non lo capiscono, lo fanno proprio apposta, penso
probabilmente, che fanno parte di un sistema.
Perché io posso capire che a qualcuno, qualche volta,
gli può scappare una battuta, che non dovrebbe
assolutamente scappare, ma farlo sistematicamente
approfittando di parlare con un vasto pubblico, a me
fa capire che dietro ci sia un'organizzazione.
Voglio sottolineare che era la riforma costituzionale
fatta male, raffazzonata, non il voto dei meridionali,
che si sono dimostratiti lungimiranti e civili.
In risposta a malevoli opportunisti, mi permetto
di segnalare l'interessante analisi sul voto di domenica
che trovate su " Il Simplicissimus".
l'unico che ha accennatoin tv alla questione meridionale riaffermatasi col no, voto contro il governo di tutto il sud è stato Ainis , ma l'argomento non è stato raccolto, come non avesse parlato ,tutti a fare i sordi. Converrebbe stupparici l'aricchi a tutti con forza e determinazione