Le matite dei seggi elettorali non sarebbero indelebili e il voto espresso si cancellerebbe con una semplice gomma. Denunce in tutta Italia. La prefettura di Catania fa sapere che: “La matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale”
Sul quotidiano on line Agrigento oggi leggiamo:
“Un’elettrice ha denunciato che il segno lasciato dalla matita consegnatale per votare al referendum costituzionale non è indelebile: la croce si cancella con una normale gomma.
Nella sezione numero 52 della Scuola Federico II del Villaggio Mosè di Agrigento, i Carabinieri sono intervenuti su presunte irregolarità sulle operazioni di voto. Una votante ha riscontrato che il tratto della matita consegnatala per votare non era indelebile. È stata fatta denuncia, oltre ai carabinieri sono intervenuti gli agenti della Digos. Il presidente del seggio ha trascritto l’anomalia a verbale, mentre gli agenti della polizia si sono occupati di effettuare dei controlli. Nel frattempo, nella sezione elettorale del popoloso quartiere periferico di Agrigento si sono registrate file di elettori in attesa di espletare il diritto al voto”. (qui tutto l’articolo)
A quanto pare, non è solo ad Agrigento che vengono segnalate anomalie.
Il Fatto quotidiano segnala stranezze anche in altre località italiane:
“E mentre il voto prosegue crescono però le polemiche intorno alle matite cancellabili fornite ai seggi: diverse le segnalazioni riportate dalle agenzie di stampa e rilanciate via social, da Firenze a Salerno. Piero Pelù dei Litfiba ha denunciato al presidente del seggio l’irregolarità della matita, così come hanno fatto altri elettori a Ostia, Roma e Salerno. Alcuni utenti spiegano però che è normale si cancelli sulla carta comune, mentre sulla scheda resta comunque evidente l’intenzione di voto. “In molti seggi si sta votando con semplici matite. Mi chiedo il perché. Abbiamo già registrato due episodi in seggi in cui i presidenti avevano accantonato le matite indelebili distribuendo semplici matite. Chiediamo a tutti i ‘difensori del votò di controllare quanto sta avvenendo”, ha detto l’europarlamentare Fulvio Martusciello (Forza Italia), responsabile nazionale dei difensori del voto”. (qui tutto l’articolo)
La presenza di matite non copiative – là dove tale anomalia dovesse essere confermata – sarebbe un fatto gravissimo. Non tanto e non soltanto per quello che potrebbe succedere durante lo spoglio – quando dovrebbero essere presenti i rappresentanti di tutte le forze politiche – ma per quello che potrebbe succedere dopo. Le schede, infatti, potrebbero essere manomesse dopo lo spoglio. Se poi qualcuno dovesse chiedere il ricontrollo delle schede succederebbe il patatrac…
Aggiornamento da San Biagio Platani (Agrigento), ore 14,25
“Una cittadina nelle primissime ore del mattino – leggiamo sul sito del meetup del M5S di Agrigento- ha denunciato a San Biagio Platani che il segno lasciato dalla matita ministeriale consegnatale per votare al referendum costituzionale non è indelebile. “La croce si cancella con una normale gomma.”Il presidente del seggio erroneamente imbuca la scheda nell’urna, alchè l’elettrice insospettita si rivolge ai carabinieri che tempestivamente intervengono recuperando la scheda e inviando il tutto alla prefettura per ulteriori accertamenti”.
Ore 1432
Su Repubblica Palermo si parla di una denuncia raccolta dalla Digos anche a Catania nella scuola Dante Alighieri.
Ore 15.15
Anche a Palermo arrivano segnalazioni simili. Nel seggio di via Sampolo, ad esempio, ci hanno raccontato che alcuni elettori hanno lamentato il fatto che la matita non fosse indelebile. Un funzionario, al quale abbiamo chiesto delucidazioni, ci ha detto che le matite sono sempre quelle e che non sono mai state del tutto indelebili. E che sarebbe davvero difficile ‘imbrogliare’ sulle singole schede. Pensa, insomma, che ci sia una sorta di paranoia collettiva. Sarà cosi? Abbiamo chiesto anche al presidente del seggio: “Siamo noi i responsabili, ci sarà la nostra firma sotto i verbali e ne rispondiamo in tutte le sedi. Sarebbe assurdo che ci prestassimo a cose del genere”.
Interviene la Prefettura di Catania: “La matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale” che se messa alla prova rischia di essere “bucata” e quindi di invalidare il voto e l’elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio. Le matite copiative provengono dal ministero dell’Interno e quest’anno hanno un colore esterno blu, ma scrivono in nero. Dall’ufficio elettorale della prefettura di Catania e da quello di Agrigento invitano a “evitare inutili allarmismi” e ricordano che “chiunque può assistere allo scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi”.