La sfacciataggine dell’attuale ministro degli Interni, Angelino Alfano, non ha limiti né confini. In un video ‘confida’ agli italiani di essere un “eroe”. Non si considera un trasformista ma l’uomo che ha “salvato l’Italia da Grillo”. Domanda: ma se ha salvato l’Italia regalandoci Renzi, la ‘Buona scuola’, il Jobs Act e la riforma costituzionale tanto bella, perché, alle ultime elezioni comunali della Sicilia i suoi si sono mimetizzati nelle liste civiche, facendo sparire il simbolo del Nuovo Centrodestra?
Non ci crederete, ma il siciliano – per la precisione di Agrigento – Angelino Alfano, ministro degli Interni del Governo Renzi, ha salvato l’Italia. Non ha cambiato schieramento politico, non è passato dal centrodestra al centrosinistra, ha solo salvato il nostro Paese. Il Belpaese, nel novembre del 2013, stata per sprofondare: e il nostro intrepido Angelino si è sacrificato per il bene di tutti noi.
Se non credete a quello che vi diciamo guardate questo video:
Le confessioni di Angelino Alfano
Insomma, Alfano non è un voltagabbana: non è un esponente politico che è stato eletto nel centrodestra e che, da due anni, fa parte del centrosinistra. Non è un trasformista: è un eroe!
“Berlusconi – dice – voleva fare una rottura e chiudere l’esperienza del Governo Letta e io… Io ho fondato un nuovo partito, non ho cambiato casacca. E così facendo ho impedito che il Paese andasse alle urne e che vincesse Grillo”.
“La sua stampella ha impedito al Governo che si arrivasse al voto”, dice l’intervistatore.
“Ha impedito che il nostro Paese finisse nelle mani di Grillo”, ribadisce Angelino.
Insomma, Alfano ha trovato i finanziamenti per fondare il Nuovo Centrodestra Democratico (e dove li ha trovati? sono le monete che il gatto e la volpe hanno tolto a Pinocchio?). Perché Forza Italia era finita “in mano agli estremisti”.
Insomma, se ancora non l’abbiamo capito, Angelino non è soltanto un eroe del nostro tempo: è l’uomo che, con il suo voto e con i voti di chi l’ha seguito in questa ‘straordinaria’ esperienza politica, ci ha regalato Matteo Renzi, la ‘Buona scuola’, il Jobs Act e anche la riforma costituzionale.
E le raccomandazioni per il fratello? E gli incarichi alla moglie? Di questi argomenti non parla.
Resta una domanda: perché un ‘eroe’ come lui, perché un partito di ‘eroi’, perché un partito politico che ha in Sicilia il proprio baricentro alle ultime elezioni comunali della nostra Isola non ha presentato nemmeno il simbolo?
Via, se Angelino – come dice e ribadisca lui stesso – ha salvato l’Italia, gli italiani dovrebbero essere riconoscenti verso di lui. Perché, allora, i candidati alfaniani, in Sicilia, si nascondono? Perché, al momento del voto, non si presentano al cospetto degli elettori?
Forse perché gli elettori non ne vogliono sapere di votare Alfano e i suoi? Forse perché, contrariamente a quello che dice Angelino, gli italiani – siciliani in testa – lo considerano un voltagabbana?
Peccato che l’intervistatore non ha avuto il tempo di chiedere al ‘salvatore’ dell’Italia cosa pensa dei poliziotti in tenuta antisommossa che, in tutta l’Italia – e specialmente in Sicilia – prendono a manganellate gli studenti. Anche questi sono atti di ‘eroismo’?
Il tempo passa, ministro Alfano. Inesorabilmente. Arriverà, prima o poi, il momento del voto. vedremo allora se gli italiani la considerano un “eroe” o un voltabaggana…
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Io penso che se Berlusconi ha "rotto" con Alfano è stato per questa sua maniera sui generis di pensare alla "salvezza dell'Italia". Al "peggio illimitato" e reversibile ha scelto un "peggio assoluto" e irrevesibile. DOBBIAMO ESSERGLI GRATI PER AVER SALVATO SIA GLI ITALIANI RESIDENTI CHE QUELLI ALL'ESTERO ED ANCHE I NASCITURI.
LO STESSO HANNO FATTO I VARI CASINI, FINI e i loro seguaci che, per avere fatto le stesse scelte, hanno fatto scomparire i loro simboli ed anche loro son scomparsi dalla scene politiche.
Voi che vi spacciate come indipendentisti in realtà siete tutti degli ex-democristiani ed ex-berlusconiani... Voi non parlate mai dei veri problemi della Sicilia come ad esempio la mafia e il pizzo... voi dite che la mafia sia un problema esclusivamente nazionale e non locale... voi siete solamente dei radical-chic intellettualoidi... voi, figli di papà, non avete la minima idea di cosa significhi emigrare all'estero per guadagnarsi un pezzettino di pane...
Hai la febbre? Con chi parli?
Caro SICULO, il termine "INDIPNDENTISTA" è un termine spontaneo insito nel DNA di chi si sente nato in una terra che è stata devastata e schiavizzata costringendo i figli di quella terra ad emigrare pre trovare un lavoro dignitoso per sè e per la propria famiglia. Mi creda anche se in questi ultimi tempi le mie sortite all'estero ( intese anche come fuori del territorio siciliano) si sono rallentate, ma ogni volta che con la macchina, percorrendo l'ultimo tratto autostradale vedevo le coste della Sicilia, mi si allargava il cuore.
La mafia, così chiamata in Sicilia, ma ndragneta in Campania, o con altri aggettivi in altre localtà del mondo, è un fenomeno che nasce spontaneo quando i cittadini si sentono oppressi o depredati o defraudati o dallo stato ( quando questo è assente) o da persone anche fisicamente più forti cui si rivolgono i più deboli nel tentativo di trovare una protezione e/ o un aiuto. Se Lei legge i vari saggi e pubblicazioni sulle origini della mafia in Sicilia si accorgerà del come e perchè sa nata. Che poi, nel corso degli anni e dei secoli ci sia stata una evoluzione sulla mentalità è fisiologico. Con ciò non intendo nè favorire nè acconsentire all'esistenza di una certa categoria di persone che spesso sono dei veri e propri delinquenti, lungi dai così detti mafiosi "vecchio stile".
Pr quanto mi riguarda, mio padre ( con la 5^ elementare) si alzava alle 5 di mattina per garantire il pane, la pasta ed una vita decente a noi figli ed a tutta la famiglia. Se poi la mia tendenza politica sia verso un gruppo o un altro gruppo, ciò non toglie che io rispetti le persone che ne fanno parte e approvi i buoni operati, come disapprovo le azioni e io comportamento di alcuni politici volto soltanto al proprio tornaconto e non per lo svilutto o il, benessere del popolo che ti ha delegato per governarlo. Lei si accorgerà come tante scelte vengono fatte soltanto tenendo presente la possibilità della permanenza o dell'eventuale rielezione o mancata rielezione che potrebbero essere garantite se si è "fedelissimi" ad uno schieramento politico, mentre, se il tuo comportamento e le tue decisioni non sono in sintonia con determinate "scelte" fatte dall'alto del partito cui appartieni, ti taglieresti da solo bbero le gambe e saresti tra gli esclusi di una lista per le prossime tornate elettorali.
NON FACCIO POLITICA Nè INTENDO CANDIDARMI PER LE PROSSIME O FUTURE ELEZIONI A QUALSASI GRADO e forse questo mi da la serenità di fare le mie osservazioni senza tema di ricatti o di spinte.