Teniamoci pronti: dopo il 4 dicembre (prima no, perché s’illudono di carpire il sì agli elettori della nostra Isola), Renzi, Delrio e ANAS (che ingloberà il Consorzio Autostrade Siciliane por portare a Roma altri soldi dei cittadini Siciliani) si preparano a farci pagare i pedaggi subito sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo-Trapani e poi sulla Palermo-Catania (il tempo di dargli una ‘sistemata-raffazzonata, perché per ora fa veramente schifo)
di Claus Cahib
A pensare male si fa peccato, ma tante volte ci si azzecca.
Secondo me l’ANAS cova nobili ambizioni: una rete stradale nazionale tutta a pagamento.
Per capire se la cosa è fattibile, come in ogni esperimento, si fanno le prove su soggetti che, notoriamente, non sono in grado di opporsi: animali, siciliani, cose così.
Ed ecco che Del Rio e Renzi, con la complicità del Pistorius cataniensis, si apprestano a fondere il Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) con un pezzo di ANAS e sperimentare il pedaggio. Se ci riescono e funziona, bene; se non ci riescono la colpa sarà sicuramente di quei selvaggi dei siciliani.
Dato che nessuno l’ha fatto tra i trionfanti giornalisti, mi permetto di chiedere ai nostri lettori ingegneri quanto costerà, a naso, a occhio, a spanne la realizzazione del sistema dei pedaggi tra l’autostrada PA-CT e la PA -Mazara del Vallo-Trapani. E quanto stimano potrà costare la gestione e quindi quanto tempo ci vorrà perché l’operazione vada in attivo.
E infine mi chiedo: c’è del marcio anche fuori dalla Danimarca?
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l'Unione Europea dà i contributi solo se i lavori vengono effettuati dall' ANAS , pertanto si è dovuto fare l'accorso CAS-ANAS
Sui pedaggi è tutto da verificare - occorre una legge regionale