E’ iniziata a Palazzo Reale – sede del Parlamento siciliano – il dibattito sul disegno di legge di assestamento che è diventato un provvedimento omnibus. I deputati della maggioranza di centrosinistra, oltre ad essersi gettati come falchi sui 220 milioni di Euro previsti nella manovra, vorrebbero chiudere una serie di ‘operazioni’ clientelari per ‘produrre’ voti. L’assunzione di dirigenti è tra queste iniziative. Ma ci sono anche le solite promesse (da marinaio) di stabilizzazione per i precari. Nino Malafarina: “Per autorizzare i lavori per dragare il porto di Tremestieri sono passati nove mesi. E’ sembrato un parto…”
E’ iniziata a Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano, la discussione sull’assestamento di Bilancio trasformato in un disegno di legge omnibus. Su tale argomento il nostro blog ha già pubblicato un approfondimento che potete leggere qui di seguito:
Di novità, da qui a fine dicembre, ne emergeranno tante, anche perché il Governo – o meglio, i partiti che appoggiano l’esecutivo presieduto da Rosario Crocetta – hanno tutta l’intenzione di recuperare con le clientele tutto quello che hanno perso sul piano politico (e sul piano della cattiva amministrazione).
Quattro anni di Governo Crocetta hanno messo la Sicilia in ginocchio. Complice il Governo nazionale di Matteo Renzi, che ha svuotato le ‘casse’ della Regione.
Roma, dopo essersi prese le entrate che spettano alla Regione secondo quanto previsto dallo Statuto, sta restituendo una minima parte del maltolto: circa 220 milioni di Euro (nulla in confronto ai miliardi di Euro che ha scippato al Bilancio regionale). Con questi soldi i famelici partiti di centrosinistra dovrebbero mettere in campo tante promesse e chiudere qualche ‘operazione’ per ‘produrre’ voti.
Per fare voti sono in programma una serie di grottesche assunzioni di dirigenti regionali. Ipotesi subito contestata dal Movimento 5 Stelle dell’Ars che in un comunicato scrive:
“Altri dirigenti alla Regione? Pura follia, c’è n’è già un esercito e parecchi non hanno nemmeno un incarico. Probabilmente si cerca di sistemare gli amici con i soldi dei contribuenti, in primis la Monterosso e i gabinettisti”.
“Evidentemente – precisa il deputato Giancarlo Cancelleri – non bastano i quasi 1600 dirigenti a disposizione. Peccato, però, che poi non si riesca trovare per tutti una mansione, dal momento che una cinquantina di essi, come riportano i media, sono senza incarico”.
Per l’eccessivo personale in carico a Palazzo d’Orleans, i magistrati contabili hanno spesso bacchettato la Regione stigmatizzando “le politiche assunzionali di portata superiore alle effettive esigenze”.
“Cosa – aggiunge Cancelleri – che ha fatto gonfiare a dismisura il numero dei precari e che, pare, ora si voglia fare scriteriatamente per i dirigenti. E’ paradossale, infatti, che da un lato si ricorra a prepensionamenti per ridurne il numero e dall’altro si pensi ad un concorso per assumerne di nuovi. Evidentemente non è bastato essere diventati la barzelletta d’Italia: il numero dei nostri dirigenti non ha raffronti nel resto del Paese e non regge la scusa che la Regione siciliana abbia competenze che altre Regioni non hanno”.
“E’ chiaro – commenta sempre il deputato – che stanno cominciando le grandi manovre di fine impero per offrire salvacondotti agli amici, e in primis al segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso, e al personale in servizio nei gabinetti degli assessorati. Pare che i requisti siano tanto stringenti da apparire come confezionati su misura per alcune persone, cosa che è un ulteriore affronto per i siciliani, costretti, come sempre, a rimanere alla finestra e ad aspettare inutilmente riforme fatte nell’ottica del bene comune”.
Un altro argomento all’ordine del giorno è rappresentato dai precari. O meglio, dalle solite promesse di stabilizzazione che, ovviamente, non verranno mantenute, ma daranno alla vecchia politica la possibilità di ricattare circa 16-17 mila persone. Anche questo è un modo di ‘produrre’ voti.
Su facebook il parlamentare Nino Malafarina – eletto nel listino con Crocetta, ma oggi a ruota libera – parla di economia e di amministrazione regionale.
“I toni trionfalistici utilizzati da Crocetta nel dire che l’economia sicilia è in ripresa sono smentiti dal rapporto semestrale di Bankitalia sulle economie regionali – scrive il parlamentare -. Unico settore in controtendenza rispetto alla generale stagnazione o arretramento dell’economia è quello turistico-alberghiero per i flussi che sono stati dirottati dalla paura di attentati nei Paesi arabi o africani. Eppure in Sicilia ci sono ingenti risorse economiche per il rilancio dell’economia e la ripresa degli investimenti pubblici, ma se per un’autorizzazione come quella per dragare il disgraziato porto di Tremestieri occorrono 9 mesi, quasi fosse un parto, non ci sarà mai sviluppo”.
“Qualsiasi idea innovativa per creare occupazione – sottolinea Malafarina – viene snobbata senza esser neanche esser presa in esame. Mi riferisco agli emendamenti che ho presentato sul disegno di legge per il riordino della governance sul sistema rifiuti. Avevo proposto che la raccolta delle materie prime secondarie quali vetro, alluminio, carta fosse affidata anche alla libera iniziativa di privati, specialmente di start-up giovanili, che avrebbero aumentato la raccolta differenziata senza costi per i Comuni o la Regione e creato nuovi posti di lavoro. Ma l’arroganza e la supponenza di menti chiuse a qualsiasi progetto innovativo blocca ogni cosa”.
Malafarina attacca l’assessore regionale, Vania Contraffatto, che si occupa di energia, di rifiuti e di acqua.
“Ho chiesto le dimissioni della Contraffatto e della presidente della commissione ambiente dell’Ars, Marialla Maggio, per ribadire che bisogna cambiare atteggiamento verso i problemi dell’occupazione, dello sviluppo e dell’ambiente affrontandoli con una visione più aperta e senza arroganza per dare soluzioni ai problemi della gente”.