Oggi vogliamo riflettere sulle lacrime di coccodrillo d’un italiano rinnegato – Luigi Einaudi – che fino a quando fu in vita non fece altro che penalizzare il Mezzogiorno in favore di qual Nord Italia egoista del quale è stato ‘autorevole esponente. Anche da Presidente della Repubblica, lungi dal garantire l’unità nazionale, ha preferito garantire gli interessi biechi di una parte del Paese. Vigliacco sempre, fino all’ultimo
“E’ vero che noi settentrionali abbiamo contribuito qualcosa di meno ed abbiamo profittato qualcosa di più delle spese fatte dallo Stato italiano dopo la conquista dell’unità e dell’indipendenza nazionale, peccammo di egoismo quando il settentrione riuscì a cingere di una forte barriera doganale il territorio ed ad assicurare così alle proprie industrie il monopolio del mercato meridionale, con la conseguenza di impoverire l’agricoltura, unica industria del Sud; è vero che abbiamo spostato molta ricchezza dal Sud al Nord con la vendita dell’asse ecclesiastico e del demanio e coi prestiti pubblici”.
Luigi Einaudi
Queste sono le tardive lacrime di coccodrillo di un italiano rinnegato. Un uomo del Nord, il quale, fino a quando fu al potere, anche come Presidente della Repubblica e quindi garante dell’Unità che non doveva essere solo territoriale, combatté senza infingimenti a favore del Nord proprio la battaglia che in questa riflessione, da piccolo piemontese vigliacco fino all’ultimo, espone in una forma edulcorata (qualcosa di meno, qualcosa di più, egoismo, non freddo e cinico calcolo?).
Come se tutto quello che scrive possa fare dimenticare e far perdonare l’inevitabile tragico corredo che le prevaricazioni, le ingiustizie e le violenze portano con sé. “La creazione e il mantenimento di ogni privilegio comporta sempre dei sacrificati spogliati”, ci ricorda Antonio Gramsci.
Avete letto bene, cari siciliani: “NOI SETTENTRIONALI”, scrive Einaudi.
Colpevole tra i colpevoli, sulla soglia della fine di una vita ben spesa per i sui compaesani, recita un ipocrita e inutile ravvedimento.
Chiunque, coll’intento di cercare nuove dimensioni o spazi politici calasse dalle “brume del Nord”, o intendesse avvalersi di cavalieri nostrani senza macchia e senza paura ci pensi bene. Rischia di essere preso a fischi e flatuli. E nemmeno potrà sentirsi al sicuro se si presenterà col volto del pentito, del contrito e del redento e gridasse: Viva la Sicilia, Viva i siciliani!
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Che ne dite dell''attuale presidente della repubblica, siciliano? Ha fatto qualcosa per il sud e la Sicilia?
Rimane un mistero insondabile che alcuni politici, pagano per ultimo, possano aderire alla lega nord. Che possano essersi convertiti e aver seppellito la guerra al terrone io semplicemente non ci credo. LE reazioni ai profughi di oggi testimoniano la sopravvivenza di quei sentimenti
Ma qual è la fonte della citazione riportata?
L. Einaudi Il buongoverno: saggi di economia e politica ( 1897-1954) Laterza 1954
EINAUDI difese bene la sua Italia(toscopadania). E fu "intellettualmente onesto" coi Siciliani:...in particolare sull'ART.41 (senza bis) del defunto Statuto: "toglietelo...ma questi possono battere moneta!" :) Per dirla col nostro Maestro NATALE TURCO: "l'avessimo avuto noi uno come Einaudi!". A dirla tutta, anche Nicola Zitara: "l'avessimo avuto noi uno come Cavour!". Però abbiamo Crocetta! -Lasciate in pace Einaudi, non fu lui il "problema"!. Né Beneduce, né Menichella, né Vanoni. né Carli...né Draghi...Purtroppo. Chi non comprese gli intrallazzi di Bombrini, già nel 1858, non poteva capire tutto il seguito della TRAGEDIA coloniale che ci sta scafazzando ancora oggi. Se ci hanno fottuti, è perché ne sono stati capaci. Vuol dire solo che siamo scarsi noi : terroni e affini. Noi, non Cuccia, che certo non era milanese!.
Strano che non si sappia che in occasione delle alluvioni che colpirono il Sud d'Italia negli anni 50 il Presidente della Repubblica Einaudi venne in Campania...
http://www.meteogiornale.it/notizia/17288-1-alluvione-di-salerno-e-costa-amalfitana-ottobre-1954-500-mm-di-pioggia-318-morti-10-mila-sfollati
So da fonti orali che in una occasione simile venne anche in Sicilia,