Dopo due settimane a vuoto l’assessore-commissario, Alessandro Baccei, proverà oggi a convincere i deputati di Sala d’Ercole (con riferimento, supponiamo, ai deputati di centrosinistra) ad approvare oltre 130 milioni di Euro di debiti fuori bilancio. Obiettivo: togliere le castagne dal fuoco ad alcuni burocrati e ai politici che, negli anni passati, hanno ‘festeggiato’ insieme. Riusciranno i nostri ‘eroi’ a trasformare in una legge (tombale?) un quindicennio e oltre di artifizi e raggiri contabili?
Dopo due settimane a vuoto torna a riunirsi, oggi, l’Assemblea regionale siciliana. All’ordine del giorno c’è il tentativo di trasformare in legge gli artifizi e i raggiri contabili dei debiti fuori. In ballo ci sono oltre 130 milioni di Euro già ‘andati’: nel senso che sono già stati spesi. Sono operazioni temerarie mai contabilizzate sulle quali pesa non l’ombra, ma un possibile macigno che in lingua italiana si chiama danno erariale.
Lo scenario sarà il solito: ovvero quello ormai in ‘onda’ dalla scorsa estate: il Governo – con l’assessore-commissario, Alessandro Baccei, che proverà a convincere i deputati a votare questo incredibile ‘papello’; e i deputati che si rifiuteranno di votare debiti fuori bilancio che iniziano alla fine degli anni ’90 e arrivano ai nostri giorni.
In alcuni casi si tratta di sentenze passate in giudicato. Sulle quali sarebbe interessante – ad esempio – sapere come si è difesa l’Amministrazione regionale. Poi ci sono altre storie – tante altre storie – che gli attuali dirigenti regionali ‘non ricordano’ e che, in parte, non conoscono perché sono ‘operazioni’ fatte dai predecessori.
L’aspetto, come dire?, divertente di questa storia è il già accennato tentativo, in verità un po’ maldestro, di trasformare il legge (tombale?) fatti contabili contabilmente rilevanti. Magari per completare operazioni rimaste a metà…
Finora i due scienziati che stanno ‘pilotando’ questo passaggio parlamentare – il già citato commissario Baccei e il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone – hanno fatto solo buchi nell’acqua.
Le indiscrezioni raccontano di pressioni sui deputati di Sala d’Ercole – soprattutto sui deputati di centrosinistra – per spingerli a votare il provvedimento. Si racconta che, a salvaguardia futura, si potrebbe optare per il voto segreto: perché se il voto dovesse essere segreto sarebbe impossibile, per un’eventuale azione di responsabilità, individuare chi ha votato in favore della trasformazione dei raggiri contabili in legge sana-tutto (o quasi).
La prospettiva – degna in tutto e per tutto degli artifizi e raggiri contabili che si vorrebbero far passare in cavalleria (“Picciotti, oramai i picciuli s’ipigghiarù”: questa dovrebbe essere la formula linguistica che potrebbe risultare vincente…) – potrebbe essere quella, appunto, di un bel voto segreto.
E’ credibile tale tesi? In questo caso, le opposizioni di centrodestra e grilline dovrebbero cooperare restando almeno in Aula: che figura ci farebbero, infatti, i deputati della maggioranza di centrosinistra nel chiedere il voto segreto se in Aula dovessero restare solo loro: in questo caso ci si troverebbe davanti a una sceneggiata napoletana…
Insomma, per far decollare il voto segreto a sfondo ‘teleologico’ ci vorrebbe una sana cooperazione-consociativa da parte delle opposizioni, che dovrebbero reggere il gioco al Governo.
Come finirà? Baccei, soprattutto lui, dovrebbe ricorrere e maniere forti: ma stavolta le sue eventuali ‘minacce’ si presentano un po’ spuntate.
L’assessore-commissario potrebbe dire: se non votate i debiti fuori bilancio non si può fare l’assestamento di bilancio e senza assestamento si blocca tutto.
I deputati potrebbero rispondere che a bloccare tutto ha pensato già il Governo di Rosario Crocetta, con in testa proprio lo stesso Baccei, che ha svuotato le ‘casse’ della Regione per conto del Governo Renzi.
Baccei potrebbe ribattere: senza assestamento di Bilancio non si potrà mettere a punto la legge regionale di stabilità 2017, cioè il Bilancio e la Finanziaria del prossimo anno.
I deputati potrebbero rispondere: tranquillo, commissario Baccei, c’è l’esercizio provvisorio. Noi, per sì e per no, tra due mesi ci facciamo il Natale e magari il Capodanno tranquilli. Poi ci prendiamo gennaio febbraio e marzo e, ad aprile, comu finisci si cunta…
Certo, va messo nel conto che, oggi, i deputati del centrosinistra, come agnellini, approvino i debiti fuori bilancio, ovvero il ‘papello’ da oltre 130 milioni di Euro. E’ difficile, ma non impossibile.
Magari gli daranno la garanzia che nessuno gli chiederà ‘sti soldi indietro.
Dicevano così pure per le assunzioni nel Servizio 118:
“Non è che un giorno ci presenteranno il conto”, chiese uno.
E gli altri, quasi in coro:
“Chiffà babbii!”.
Poi si è visto com’è finita…