GranoSalus lancia una petizione che possiamo firmare online e che chiede al Ministro per la Salute di imporre limiti basati sui consumi italiani alle sostanze dannose contenute nei cereali
“Abbassare il limite di micotossina (deossinivalenolo) in tutti i derivati dei cereali può impedire l’ingresso in Italia di grano contaminato e rendere più sani la pasta e il pane che tutti i giorni consumiamo”.
E’ quanto si legge in una petizione lanciata dalla piattaforma change.org (potete firmarla qui) dal comitato Grano Salus, impegnato in prima fila nella promozione del grano italiano e contro i grani importati zeppi di veleni che finiscono sulle nostre tavole, e che sarà consegnato al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e al Parlamento europeo.
La ‘storiaccia’ ormai è nota. Le maggiori industrie italiane, ma anche tantissimi panifici, utilizzano farine derivate da grano importato che contiene quantità eccessive di glisofato e micotossine. Al danno si aggiunge la beffa, perché, come vi abbiamo raccontata qua, truffano i consumatori col brand Made in Italy, quando di italiano, nei loro prodotti, non c’è proprio nulla.
Le dunuce di GranoSalus e di pochi altri (sconcertante il silenzio della politica e di associazioni come Coldiretti e Slowfood, ma anche Eataly ecc..) hanno diffuso una consapevolezza che sta diventando una valanga. A proposito di politica, solo il M5S, ieri,ha rotto il silenzio promettendo battaglia.
E’ tempo, dunque, di passare ai fatti. Nella petizione si sottolinea come “la legislazione attuale è totalmente inadeguata, in quanto riferita ad un consumatore europeo che mediamente consuma cinque volte meno pasta di un consumatore italiano”.
Il legislatore nel definire i limiti del DON ( deossinivalenolo) e nel valutare gli effetti nocivi per la salute dei cittadini europe, non ha considerato l’esposizione della popolazione italiana che adottando la dieta mediterranea, consuma prodotti a base di cereali in quantità di gran lunga superiori agli altri cittadini europei; basti pensare che gli italiani hanno un consumo annuo pro capite di pasta pari a 26 kg a fronte di kg 7,4 per i tedeschi, kg 9,3 per i francesi, kg 2,5 per gli inglesi, kg 5 per gli spagnoli (fonte Unipi, Unione Industriale pastai italiani)”.
Le stesse quantità di questo veleno vengono ingerite da adulti e bambini: “Su 27 pacchi di pasta in commercio di diversi marchi, destinata alla alimentazione dei bambini, ben 7 sono risultate contaminate dalla micotossina DON oltre il limite fissato per i bambini”.
Con la petizione, dunque, si chiede al Ministro Lorenzin “la revisione dei limiti di deossinivalenolo negli alimenti a base di cereali e loro derivati a livelli di sicurezza; l’obbligo di riportare nella etichetta di tutti i prodotti a base di cereali e dei cereali stessi, il titolo di DON presente e di dichiarare la eventuale nocività se consumato dai lattanti e dai bambini;
la preventiva obbligatoria colorazione prima della immissione in commercio, per tutti i grani non idonei alla alimentazione umana, onde evitare l’eventuale uso fraudolento di tali derrate”.
Firmare questa petizione significa, dunque, obbligare i nostri politici a tutelare la nostra salute e quella dei nostri bambini. Ricordiamo che potete firmare qui.
Vi ricordiamo anche che, sabato 15 Ottobre, al Teatro Jolly di Palermo, a partire dalle 9.30, si parlerà anche di questi temi alla convention Liberiamo la Sicilia, alla quale parteciperà anche il presidente del Comitato GranoSalus, Saverio De Bonis. Qui i dettagli dell’evento.
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IO HO CONDIVISO SU FACEBOOK E SPERO CHE ANCHE I MIEI AMICI FACCIANO PASSAPAROLA.