Su facebook l’ex dirigente generale dei dipartimenti regionali Formazione e Lavoro ricorda che, sulla vicenda dei compensi relativi al suo ruolo di liquidatrice di due società regionali, attende il giudizio del giudice del lavoro. Anna Rosa Corsello è stata condannata dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, che ha fatto proprio l’impianto accusatorio del pubblico ministero, Gianluca Albo. Adesso a rischio sono tanti altri dirigenti della Regione siciliana
Si era attribuita i compensi in quanto liquidatrice di due società regionali, Biosphera e Multiservizi. Finita sotto inchiesta da parte della Corte dei Conti, Anna Rosa Corsello, già dirigente generale della Regione siciliana (è stata al vertice dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale), è stata condannata dalla sezione giurisdizionale della magistratura contabile. La notizia la leggiamo sul quotidiano la Repubblica.
Su facebook la replica della dottoressa Corsello, che precisa di aver già restituito la somma. Ma andiamo con ordine.
La sentenza pronunciata dal giudice della Corte dei Conti, Luciana Savagnone, è importante, perché potrebbe avere effetti dirompenti su altri dirigenti della Regione siciliana.
Secondo questo pronunciamento, chi, negli uffici della Regione, percepisce soldi in più grazie a incarichi conferiti dalla stessa Amministrazione regionale, deve restituire gli stessi soldi. Questa la tesi del procuratore, Gianluca Albo, confermata dalla sezione giurisdizionale.
Non riusciamo a capire che cosa potrebbe succedere in futuro, perché sono tanti i dirigenti regionali che hanno ricevuto incarichi presso società che fanno capo alla Regione. Molti di questi sono attualmente in carica.
Su la repubblica c’è scritto che nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti pure i collaudi delle opere pubbliche.
Ma andiamo alla replica della dottoressa Corsello.
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