Ieri, a Palermo, dopo una dura protesta (con il cartello che invitava l’assessore regionale al Lavoro a dimettersi, come potete leggere sopra nella foto), ‘spumeggiante’ incontro tra i lavoratori e Gianluca Miccichè. L’affondo sulla Formazione e sul collega di Governo, Bruno Marziano. Le precisazioni sul Ciapi. I 90 milioni di Euro da spendere (in prossimità della campagna elettorale?)
L’Avviso 8, che dovrebbe rilanciare la Formazione professionale in Sicilia? “Non partirà mai”. L’assessore regionale Bruno Marziano? Ha solo perso tempo. E ha anche sprecato i soldi per l’accreditamento degli enti. Parola di Gianluca Miccichè, assessore regionale al Lavoro, che ieri, a palermo, nel corso di un incontro con una delegazione di lavoratori, non ha risparmiato fendenti a destra e a manca.
Ieri, in verità, l’incontro tra l’assessore Miccichè e i lavoratori ha rischiato di saltare. L’esponente del Governo regionale non ne voleva sapere. Non aveva molto da dire? Chissà.
Poi, però, i lavoratori si sono messi di traverso. Si sono piazzati con gli striscioni in via Trinacria – dove ha sede l’assessorato (un tempo degli Enti locali, oggi del Lavoro e della Famiglia) – e hanno iniziato a protestare. Ovviamente, sono intervenuti subito i poliziotti della Digos.
E’ iniziata una trattativa. E l’assessore, con la promessa dei lavoratori di sbaraccare gli striscioni (con la scritta “Dimettiti”), si è convinto ad incontrali.
Incontro spumeggiante. Con l’assessore Miccichè in grande spolvero. Sicuro di sé, pronto a rispondere alle domande, l’assessore ha detto che la sua intenzione è quella di far partire l’Avviso 6 e fare i bandi per le Apl.
La notizia – che in verità era in parte già nota – è che ha 90 milioni di Euro da spendere (quando? in campagna elettorale? quindi se ne parlerà il prossimo anno, in prossimità delle elezioni regionali).
Non sono mancate le domande sul Ciapi, l’ente di Formazione professionale della Regione siciliana. Messo alle strette, l’assessore ha detto che ci sono problemi di natura economica e che deve firmare le convenzioni.
Tutto risolto, allora? Nemmeno per segno. Prima deve recarsi a Roma per la ventunesima i ventiduesima volta.
I lavoratori, nel sentire pronunciare la parola “Roma”, hanno iniziato a rumoreggiare:
“Minestra già vista: assessore, siamo ancora fermi al giorno del suo insediamento?
La verità è che i lavoratori – sia quelli della Formazione professionale, sia quelli che aspettano le politiche sul lavoro – non colgono la gravità del momento. Non si rendono conto che sì, è vero, UDC (il partito dell’assessore Miccichè) e alfaniani siciliani si stanno mettendo insieme per presentarsi uniti alle elezioni regionali del prossimo anno.
Ma dai conti che vengono fuori – e se c’è una cosa che gli ex democristiani siciliani sanno fare benissimo sono i conti elettorali in anticipo – sembra che potrebbero non raggiungere il 5 per cento. Ciò significa che rischiano di restare fuori dalla futura Assemblea regionale siciliana.
Vi rendere o no conto della grande ‘perdita’ che sarebbe per la politica siciliana? In un colpo solo sparirebbero dal futuro Parlamento dell’Isola UDC e alfaniani. Una ‘tragedia’. Può un assessore dell’UDC, in un momento così delicato per il suo futuro, occuparsi del futuro di chi, tutto sommato, è senza stipendio da ‘appena’ un paio di anni?
Altro argomento: la commissione Lavoro e Cultura dell’Ars che, convoca a ripetizione l’assessore Miccichè. Che, ripetutamente, si rende uccel di bosco.
Su questo punto l’assessore regionale al Lavoro è stato chiarissimo: non va in commissione Lavoro e Cultura dell’Ars perché i deputato lo “pressano” troppo.
Qui l’insensibile è proprio lo sgusciante assessore Miccichè, che non si rende conto che i deputati che lo “pressano” con le politiche del lavoro (ed magari con le promesse sulla Formazione professionale ci debbono costruire le proprie campagne elettorali.
Ultima battuta – forse la ‘chicca’ del pomeriggio di ieri – le considerazioni di Miccichè sul suo collega di Governo, Marziano.
L’assessore al Lavoro ha lasciato capire di non essere particolarmente innamorato dell’assessore alla Formazione, Marziano (non è il solo, in verità, a manifestare simili sentimenti).
Secondo Miccichè, l’Avviso 8 – quello che sta suscitando tante speranze – non partirà. Il perché non l’abbiamo capito. Non solo. Tulle le polemiche sull’accreditamento degli enti e delle società che operano in questo settore avrebbero lasciato il segno. Insomma, così è sembrato di capire, per l’assessore al Lavoro sarebbero stati sprecati i soldi per l’accreditamento.