Nel capoluogo siciliano ci si interroga sul perché l’economia della città va sempre indietro. La crisi generale ‘morde’ anche a Palermo. Ma si scopre che i soldi non mancano. Copiosi finanziamenti sono arrivati da Roma, ma hanno garantito solo grandi appalti ferroviari, con un valore aggiunto che non ha avuto ricadute in città. L’assessore comunale Giovanna Marano chiama in causa i tagli del Governo nazionale. Ma Nadia Spallitta, dati alla mano, la smentisce. In questo bailamme i cittadini palermitani scoprono che pagano al Comune 400 milioni di Euro di tasse all’anno. Che fine fanno questi soldi?
A Palermo i servizi sono carenti e gli investimenti a sostegno dell’economia – grandi appalti ferroviari a parte – languono. Di chi è la responsabilità? In un’intervista l’assessore comunale alle Attività produttive, Giovanna Marano, ricorda i tagli del Governo nazionale. Ma la vice presidente del Consiglio comunale del capoluogo siciliano, Nadia Spallitta, PD – una delle poche voci di opposizione a Sala d’Ercole – la sede del Consiglio comunale – non la pensa così.
“A seguito delle dichiarazioni rese dall’assessore comunale Giovanna Marano, apparse sull’edizione odierna de La Repubblica Palermo nell’articolo: ‘Rapine, scippi e risse: il problema sicurezza scuote la politica’ – dice in un comunicato Nadia Spallitta – mi sembra indispensabile contestare le stesse affermazioni che appaiono scomposte, ingenerose e non veritiere. Ritengo in primo luogo ‘caricaturale’, casomai, scaricare sempre sugli altri le colpe della propria inadeguatezza amministrativa. Da 4 anni, infatti, viene proposta sempre la stessa giustificazione: i tagli del governo nazionale (che per completezza sono pari a circa 150 milioni Euro)”.
“L’assessore – prosegue la vice presidente del Consiglio comunale – non dice però che i tagli hanno riguardato tutte le città, molte delle quali tuttavia hanno reagito sicuramente meglio di Palermo. Non dice che i tagli erano relativi a contributi a pioggia che sono stati compensanti da interventi mirati per progetti specifici, come quelli del Pon Metro (concessi nel 2015 dal Ministero per lo Sviluppo e pari a circa 100 milioni di Euro) o quelli concessi nel 2016 all’interno del Patto per il Sud, che ammontano per la città di Palermo a 770 milioni, di cui 330 immediatamente disponibili (come del resto dichiarato in più occasioni dalla stessa Amministrazione). Che poi il Sindaco decida, senza consultare nessuno, di utilizzarli quasi esclusivamente per delle nuove linee Tram è un’altra questione”.
“Tra l’altro – sottolinea sempre Nadia Spallitta – l’assessore dimentica che ulteriore fonte di compensazione per eventuali tagli è stato l’incremento esponenziale della pressione fiscale, oggi pari a circa 400 milioni di Euro l’anno (con un aumento 200 milioni nell’ultimo triennio). Le risorse, a saperle spendere bene, non mancano. Ciò che è mancato, a mio avviso, è stata una programmazione economico-finanziaria rivolta ad investire nei settori produttivi e finalizzata a creare opportunità di lavoro valorizzando le enormi potenzialità della città. Analizzando l’ultimo Bilancio, invece, emerge che gli investimenti per le politiche giovanili e per il diritto allo studio sono pari a zero, poche migliaia di Euro per il turismo circa 25 mila Euro per parchi, interventi ambientali e nuove piantumazioni. E potrei continuare a lungo”.
“Nonostante i tentativi, dopo quattro anni, non riesco a comprendere quale sia stato per l’assessore Marano il progetto di sviluppo per la città – insiste l’esponente del PD -. Progetto che non può sicuramente consistere nelle sporadiche esposizioni alla Fiera del Mediterraneo (per il resto sottoutilizzata e abbandonata) o in manifestazioni simili che casomai mortificano il concetto stesso di sviluppo economico. Infine non ho mai detto che la criminalità è diretta conseguenza della cattiva Amministrazione, ma è indubbio che il disagio sociale agevola il crimine ed è compito di tutte le istituzioni pubbliche rimuovere gli ostacoli che non consentano un’esistenza libera e dignitosa dei cittadini. Io credo fortemente nel principio costituzionale di uguaglianza e ritengo che questa Amministrazione, sopratutto sotto questo profilo, abbia clamorosamente deluso le nostre aspettative”.
“Da ultimo – conclude Nadia Spallitta – non posso che esprimere apprezzamento e solidarietà per lo straordinario impegno di tutte le forze dell’ordine che, forse in assenza di strumenti e risorse adeguate, si impegnano comunque a presidiare il nostro territorio per garantire la sicurezza di noi cittadini”.