Così è. I soldi dell’Ue alle cooperative rosse e a quelle di Comunione e Fatturazione. Mentre i Comuni siciliani devono sobbarcarsi di spese per consentire al Governo nazionale di recitare la farsa del buonismo da carie...
La verità, prima o poi, viene fuori. Anche quella sul ‘buonismo’ da carie del Governo Renzi sul tema dell’immigrazione. E la verità parla di una propaganda divulgata urbi et orbi che non trova nessuno appiglio serio nella pratica della politica. Parliamo, ovviamente, del tema dell’accoglienza dei migranti sul quale il Governo nazionale si fa bello, salvo poi scaricare costi e disagi sui Comuni.
Quelli della Sicilia, in particolare. Spesso vi abbiamo accennato a questa problematica che ci è stata segnalata da più sindaci e dallo stesso vice presidente dell’Anci-Sicilia, Paolo Amenta, soprattutto con riguardo ai costi legati all’accoglienza dei minori. Ma il problema è generale è molto più grave come testimonia la denuncia del sindaco di Pozzallo abbandonato dal Governo nazionale e costretto a sobbarcarsi di spese che un Comune siciliano non può permettersi.
Ricordiamo velocemente che tantissimi comuni sono sull’orlo del default grazie ai tagli nazionale e regionali e grazie alle vergognose rinunce ai contenziosi con lo Stato firmate da Crocetta (una nel 20014, una lo scorso Giugno) che avrebbero potuto fare incassare alla Sicilia svariati miliardi di euro per le sentenze favorevoli della Corte Costituzionale. Non ultimo, il contributo al risanamento della finanza pubblica che per la Sicilia è il più caro d’Italia, per non parlare degli ormai famosi 7 miliardi di euro l’anno di tributi che dovremmo incassare e che si tiene Roma (per stessa ammissione dell’assessore-commissario Baccei).
Quindi se i Comuni siciliani sono senza soldi lo si deve a Crocetta e al PD, siciliano e romano che pensano bene di depredare la nostra terra.
Torniamo all’argomento: i Comuni siciliani, dunque, sono senza soldi. Ma sono costretti a sobbarcarsi delle spese per i migranti. E i soldi stanziati dall’Unione europea che fine fanno? Beh, le cooperative rosse che gestiscono i centri e quelle di Comunione e Fatturazione. I Comuni, sono lasciati da soli.
Da qui la rabbia di Luigi Ammatuna, sindaco di Pozzallo che, esasperato, dice a chiare lettere che Renzi e Alfano non saranno più i benvenuti nella sua città.
Ecco la dichiarazione rilasciata all’Ansa:
“Siamo da anni in emergenza, non ci siamo mai tirati indietro per accogliere i migranti, come lo sbarco di oggi di 221 persone e la salma di un giovane sudanese, ma il Comune di Pozzallo è stato totalmente abbandonato dal Governo nazionale. Per questo ho deciso che da questo momento in poi il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Interno Angelino Alfano troveranno chiuse le porte del Municipio”.
“Non abbiamo avuto un euro di ristoro – aggiunge Ammatuna – nonostante ci siano stati promessi a più riprese da ministri e rappresentanti delle Istituzioni. La misura è colma con l’ultimo ‘regalo’ del Governo che ha ritirato un emendamento che prevedeva di riproporre le procedure per il piano d’equilibrio finanziario pluriennale che ci avrebbe consentito di sistemare la situazione economica del Comune. E’ stato l’ultimo ‘no’ di questo Governo – chiosa il sindaco – a un Comune in prima linea, più di Lampedusa, nell’accoglienza dei migranti. Altro che festa nazionale dell’Unità a Pozzallo: per Renzi le porte chiuse, Pozzallo non merita questa penalizzazione”.
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Fa bene il Sindaco di Pozzallo a vietare l'accesso alla città sia di Renzi che di Crocetta.
Se questo esempio fosse seguito dalla stragrande maggioranza dei Sindaci che hanno al cuore le sorti del loro paese ( inteso come cittadini), allora, forse, cambierebbe il comportamento di Renzi e di Crocetta. Dico forse, perchè hanno il muso così duro che non si degnano minimamente di dare ascolto a ciò che causano con i loro atti giuridici ed economici.
Come si può pretendere che una città cresca nell'ordine, se l'animo dei cittadini è agitato per i continui "scippi" di denaro a vario titolo e tassazioni sotto varie voci?
La sera, prima di andare a letto, bisogna fare l'elenco delle tasse e tasse e tasse da pagare, oltre il tempo che si impiega nell'attesa del proprio turno ( cui si rinuncerebbe volentieri).
Perchè l'Italia deve morire di stenti?
Siamo un paese pieno di risorse ed iniziative su qualsiasi settore, ma la nostra mente è impegnata a cercare di sopravvivere.
Si è volutamente supertassato il settore immobiliare che è l'unico settore che aziona tutte le altre attività, basterebbe allentare la morsa per dare coraggio alle persone e ritornare a investire sugli immobili e così il famoso "volano", ricomincerebbe a girare e produrre lavoro e benessere.
I MONUMENTI ESISTENTI IN ITALIA, SE CURATI, SE ABBELLITI, SE ADORNATI, INCREMENTEREBBERO L'AFFLUSSO TURISTICO CON DENARO FRESCO, NUOVO.
è QUELLO CHE SUCCEDERà IN SICILIA NON APPENA DIVENTEREMO STATO INDIPENDENTE!!!!