I dipendenti e i neo-pensionati regionali? Ormai non hanno più diritti

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A denunciarlo sono i sindacalisti dell’UGL siciliana, che ieri, in Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, avrebbero dovuto incontrare i rappresentanti del Governo regionale per parlare del fatto che molti neo-pensionati della Regione aspettano sette mesi almeno per ottenere la propria pensione ed altri 2 anni per avere riconosciuta la liquidazione. “Ma il Governo – dicono i sindacalisti – non si è presentato e il presidente della Commissione, Vincenzo Vinciullo, ha rinviato tutto a data da destinarsi. Una vergogna tutta siciliana”

I diritti dei lavoratori e dei pensionati della Regione? Con l’attuale Governo regionale di centrosinistra – e con il renzismo che oggi imperversa nel PD – questi argomenti non sono più di moda. E il bello è che le istituzioni politiche siciliane, che dovrebbero almeno rispettare le forme, se ne fregano. Un esempio di questa insensibilità, istituzionale prima che politica, è rappresentata dalla Commissione Bilancio e Finanze del Parlamento siciliano: per la precisione, dal suo presidente, Vincenzo Vinciullo.

Ci fu un tempo in cui Vinciullo era un esponente di centrodestra. Bene o male ci si poteva parlare. Da quando è passato, armi e bagagli, nel partito dei ‘mercenari’ della politica – il riferimento è al Nuovo Centrodestra Democratico del Ministro Angelino Alfano – partito che, pur governando con il centrosinistra ‘lavora’ per costituire un centro ‘moderato’, magari con il centrodestra – o mettendo assieme centrodestra e centrosinistra, è diventato irriconoscibile.

Dire che è al servizio del Governo di Roma è poco. Basti pensare alla gestione della Commissione Bilancio e Finanze – del laquale è diventato il presidente da quando il Nuovo Centrodestra ha deciso di appoggiare il Governo di Rosario Crocetta – durante l’iter che ha portato all’approvazione della legge sulle variazioni di Bilancio 2016. Invece di gestire la Commissione nel rispetto della verità e nell’interesse dei Siciliani, l’ha gestita nell’interesse del Governo nazionale.

Vinciullo, prima di avallare il ‘Patto scellereato’ Renzi-Crocetta, avrebbe dovuto convocare il dirigente dell’Ufficio legislativo e Legale della Regione, Romeo Palma, per fare piena luce sui contenziosi finanziari Stato-Regione. Chiedendo una relazione. Invece non ha fatto nulla.

“Ma quello che è andato in scena ieri in Commissione Bilancio all’Ars – sottolinea Ernesto Lo Verso, segretario regionale della Federazione Autonomie locali dell’UGL siciliana – è l’ennesima pagliacciata di una politica che ha finito il suo tempo e di un Governo che forse pensa già alle elezioni. Alla nostra richiesta di audizione sugli effetti della applicazione dell’articolo 52 della legge regionale n. 9 del 2015 e della mancata applicazione dell’articolo 20 della legge regionale n. 11 del 1988, il Governo non si è presentato in commissione Bilancio e Finanze. E il presidente Vinciullo ha ritenuto opportuno non trattare l’argomento e rinviarlo chissà a quando, con un fare sbarazzino che la dice lunga sul reale clima che si respira nel Parlamento siciliano”.

All’incontro di ieri – anzi, al mancato incontro – oltre a Ernesto Lo Verso, erano presenti anche il Responsabile regionale dell’ UGL Sicilia, Giuseppe Messina, il Reggente dell’Utl-UGL di Trapani, Franco Fasola, e del dirigente sindacale Filippo Manzo.

“La cosa incredibile è che gli argomenti che avremmo dovuto trattare ieri riguardano migliaia di lavoratori e pensionati della Regione siciliana – raccontano i sindacalisti -. Sono persone che, nonostante il quadro normativo di riferimento, si trovano ad aspettare sette mesi almeno per ottenere la propria pensione ed aspettare altri 2 anni per avere riconosciuta la liquidazione. Una vergogna tutta siciliana”.

La sintesi è questa: il Governo Renzi scippa i soldi dal Bilancio regionale, il Governo regionale di Rosario Crocetta gli ‘regge il sacco’ e la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, retta da Vinciullo, provvede a prendere per i fondelli lavoratori e sindacalisti che vanno a reclamare i diritti di chi lavora. 

“I dipendenti regionali oggi sono ultra cinquantenni – sostiene Lo Verso – e se, per esigenze di salute, qualcuno dovesse chiedere, come già accaduto, un’anticipazione sulla liquidazione maturata, si vede rispondere che non ci sono soldi nel capitolo del Bilancio regionale n.108167. E questa è una prassi che dura da qualche anno – aggiunge il sindacalista – grave tanto quanto grave l’assenza del Governo che dimostra di non essere assolutamente sensibile ai problemi legati ai diritti quesiti dei lavoratori”.

“Come UGL Fna non molliamo la presa e proseguiremo l’azione sindacale per la difesa dei diritti dei lavoratori e dei pensionati della Regione siciliana – concludono ii sindacalisti – contro un Governo regionale e parte della politica rappresentata al Parlamento Siciliano inadeguata a gestire l’ordinamento e distratta da beghe elettorali che allontanano sempre più il cittadino da un sistema che non riconoscono più”.

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