Signore e signori, diciamolo: questi del PD ai vecchi democristiani gli fanno un baffo. Tatticismi, silenzi omertosi, trasformismi. Di tutto di più. In confronto la vecchia balena bianca pare Bambi…
Prendiamo, ad esempio, il voto alla Camera sul ddl enti locali, quello che contiene il patto scellerato con cui lo Stato, grazie all’accordo firmato con Crocetta, ha incaprettato 5 milioni di siciliani. Adesso, come sappiamo, è legge, grazie anche ai voti dei deputati siciliani di cui vi abbiamo fornito nomi e cognomi (li trovate qui).
In occasione di quel voto non sono mancate le furbate. Le assenze, cioè, che potremmo definire ‘strategiche’ (fino a prova contraria). Alcuni deputati siciliani, infatti, probabilmente per la vergogna di essere annoverati tra i traditori della Sicilia, non hanno votato. Tra questi, ovviamente, alcuni del PD. Hanno quindi evitato di ‘sputtanarsi’, magari suscitando il dubbio che non fossero d’accordo con la pugnalata alla Sicilia. E’ il caso, ad esempio, di Magda Culotta, Teresa Piccione, Giuseppe Beretta e Giuseppe Lauricella del PD, tutti eletti in Sicilia.
Ma erano contrari a svendere i Siciliani o è solo tatticismo? A giudicare da quello che scrive Lauricella sul suo profilo Facebook (qui) è la seconda che abbiamo detto.
Lauricella, infatti, non ha votato il ddl, ma sentite come parla del provvedimento e soprattutto come tace sulla fregatura in danno dei Siciliani:
“Questo provvedimento comprende un insieme di interventi che riguardano i comuni, le regioni e la vita quotidiana dei cittadini. Prevedono assunzioni straordinarie, ad esempio per gli asili nido e vigili del fuoco, detassazioni, indennizzi, finanziamenti e semplificazioni burocratiche”.
“Viene stabilita- continua Lauricella- così una nuova alleanza tra Stato ed enti locali che renderà più semplice il rapporto con i cittadini. Il testo passa ora all’esame del Senato. Ecco alcune delle principali misure approvate: Finanziamenti per la viabilità e i trasporti locali e regionali. Maggiori possibilità di assunzioni per i comuni con lo sblocco del turn-over. Piano straordinario di assunzioni per scuole d’infanzia e asili nido. Sostegno ai comuni per affrontare l’accoglienza dei minori non accompagnati. Stanziamento di 10 milioni per le famiglie delle vittime del disastro ferroviario in Puglia. Assunzioni straordinarie per i vigili del fuoco, più 400 unità. Finalmente stanziati i risarcimenti per i malati di Talidomide. Ridotte le sanzioni per chi non ha rispettato il Patto di Stabilità 2015. Stop alla tassazione addizionale sui diritti di imbarco aeroportuali per il 2016. Lavoriamo per rendere tale misura permanente. Spiagge, proroga al 2020 delle concessioni per garantire la continuità delle attività turistiche e degli investimenti. Semplificazione delle procedure burocratiche in materia sanitaria, ambientale e agricola. Stanziamento di 136 milioni nel triennio 2016-2018 per i comuni che estinguono anticipatamente i mutui CDP. 80 milioni in quattro anni ai comuni che siano stati colpiti da sentenze esecutive (il cui onere sia superiore alla metà del proprio bilancio) relative a tragedie quali crolli di scuole, ecc…per evitare oltre al danno (il dissesto del comune), la beffa (il fatto che i familiari delle vittime non ricevano il giusto risarcimento) Aiuto ai comuni in procedura di pre-dissesto, per evitare che vadano in dissesto. Azzeramento del taglio per le città metropolitane, che hanno quindi le stesse identiche risorse dello scorso anno. Aiuto ai comuni terremotati di Abruzzo, Emilia e Toscana”.
Ammesso e non concesso che si tratti di misure davvero positive (il malumore dell’Anci dice il contrario) Lauricella non spende una parola sul trattamento riservato alla Sicilia. Da buon esponente del nuovo PD in salsa democristiana, tace sulla pugnalata ai siciliani. Magari convinto del fatto che non avere votato il ddl sarebbe stato sufficiente a non finire nel novero dei traditori dei Siciliani.
Complimenti anche a lei.
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