Dopo gli scandali nella gestione dei beni sequestrati alla mafia e dei ‘Professionisti dell’Antimafia’ finiti sotto inchiesta per mafia, esplode a Palermo un nuovo ‘caso’: le abitazioni che sarebbero dovute andare ai senza tetto sono state invece assegnate a un gruppo di associazioni in barba alle norme sull’emergenza abitativa e, soprattutto, calpestando una delibera – proposta dal sindaco Orlando e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale – dove si afferma l’esatto contrario. L’assessore comunale Abbonato – protagonista di questa spastizione di case e ville – è d’accordo con il primo cittadino? O Orlando ha solo recitato? Le polemiche di Toni Pellicane e Nino Rocca. Le interrogazioni di Nadia Spallitta
Prima la gestione della Sezione di misure di prevenzione del Tribunale di Palermo – gestione targata Silvana Saguto – finita nell’occhio del ciclone. Quindi i miti dell’antimafia – tra questi il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante – finito indagato per mafia. In questi giorni, a Palermo, si apre un nuovo capitolo dell’antimafia degli affari. Tema: gli appartamenti confiscati alla mafia. “Il regolamento delle case confiscate ai mafiosi – dice Antonio ‘Toni’ Pellicane, protagonista di tante battaglie sociali a fianco dei senza casa del capoluogo siciliano – prevede che gli appartamenti confiscati alla mafia debbano essere assegnati ai senza casa. Invece questi appartamenti sono finiti alle associazioni”.
Spiace scrivere queste cose: ma la Palermo delle case confiscate alla mafia è un Far West di clientele. Si approvano leggi e regolamenti per gettare fumo negli occhi ai cittadini. Poi chi dovrebbe fare rispettare la legge e i regolamenti chiude un occhio (e forse tutt’e due) e, oplà!, i senza casa rimangono senza casa. E le associazioni ‘ammuccano’.
E dire che ci sono le norme stabilite dal regolamento della lista dell’emergenza: acqua fresca!. Per non parlare della ‘solenne’ delibera proposta addirittura dal sindaco della città, Leoluca Orlando, e votata all’unanimità dal Consiglio comunale alla presenza degli assessori comunali. In considerazione della “grave crisi economica” viene stabilito di revocare le case assegnate alle associazioni per darle ai senza casa.
Sembrava una scena del celebre film di Frank Capra Angeli con la pistola: abbracci, baci con sindaco, assessori e consiglieri comunali che si prodigavano in favore di chi a Palermo non ha un tetto sulla testa. Sembrava una cosa seria. Sindaco, assessori e consiglieri comunali che, invece di occuparsi sempre di tasse & ZTL, si occupavano dei più poveri. Poi, però…
Poi, però, l’assessore comunale al Bilancio, Luciano Abbonato, ci ha ripensato. Come si usa dire dalle nostre parti, l’assessore Abbonato si ‘nni futtiu sia delle norme stabilite dal regolamento della lista dell’emergenza abitativa, sia della delibera presentata dal sindaco e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale. E ha assegnato appartamenti e ville alle associazioni.
Morale: i senza casa di Palermo sono rimasti senza casa. “Tanto siamo in Estate e si pigghianu ‘u friscu“, sembra abbia detto un esponente del glorioso centrosinistra della città.
Il sindaco Orlando è al corrente di quanto ha combinato l’assessore Abbonato? E che dire del Consiglio comunale la cui delibera, approvata all’unanimità, è finita tra la carta straccia? Il presidente di un Consiglio comunale – in verità già screditato con la vicenda ZTL – Salvatore ‘Totò’ Orlando farà qualcosa?
Mentre le associazioni si godono ville e case – in una città senza legge, dove chi comanda fa quello che vuole – Toni Pellicane fa notare “che tra le famiglie senza case ce ne sono circa duecento nella lista di emergenza con disabili gravi che vivono in condizioni molto precarie. Se si pensa che da un anno seguiamo 4 famiglie con disabili gravissimi che rischiano di finire in mezzo alla strada, se si pensa che nella lista dei senza casa ci sono quasi duemila soggetti e che più di duecentocinquanta persone vivono per strada, ci accorgiamo come l’abuso di potere dell’assessore Abbonato, violando norme e regolamento, sia inaccettabile. E’ inaccettabile sia per un principio di legalità, sia per un principio di giustizia sociale!”.
Un altro protagonista storico della lotta in favore dei senza casa, Nino Rocca, rincara la dose:
Senza legalità e giustizia sociale non vi è neppure democrazia! L’assessore non merita più la nostra fiducia, egli non è più garante dei diritti dei cittadini e, pertanto, chiediamo le sue dimissioni!
E ancora:
“Il signor Luciano Abbonato – scrive Nino Rocca su facebook – contraddice se stesso, la Giunta, il sindaco e il Consiglio comunale, assegnando appartamenti alle associazioni di volontariato. Infatti nell’ultimo Consiglio straordinario, il sindaco, alla presenza di Abbonato, della Ciulla (Agnese Ciulla, assessore comunale ndr) e dei consiglieri comunali, prende la decisione non solo di non assegnare le case confiscate alle associazioni di volontariato ma, addirittura, di togliere le case già assegnate alle associazioni per sostituirle con magazzini! Il Consiglio e gli assessori presenti approvano all’unanimità!”.
Come può un assessore smentire quello che ha detto il sindaco? Orlando è d’accordo con l’assessore Abbonato? Quella andata in scena in Consiglio comunale era una recita falsa e ipocrita?
“Non siamo più in presenza di una schizofrenia politica – scrive Nino Rocca – ma addirittura di una esplicita forma di demagogia, si afferma qualcosa per poi smentirla da lì a poco! E’ questa la democrazia che intendono perseguire Abbonato e la Giunta Orlando?”.
Quindi la ‘botta’ al Consiglio comunale:
“Il Consiglio delegittimato nel suo potere – scrive sempre Nino Rocca – oltretutto già visibilmente ridotto, dovrebbe ribellarsi di fronte e a tutto ciò e chiedere la revoca delle assegnazioni fatte in contrasto con quanto deciso da un Consiglio straordinario sulla emergenza casa! Lo faranno? Vogliamo sperarlo! Le associazioni, forse inconsapevoli della suddetta decisione precedentemente presa e verbalizzata dal Consiglio comunale, dovrebbero – per coerenza e per rispetto ai senza casa – rifiutare l’assegnazione chiedendo in cambio un magazzino!”.
“Lunedì (oggi per chi legge ndr) – scrive sempre Nino Rocca – con più di due mesi di ritardo (alla faccia dell’emergenza casa), Totò Orlando, che in questi quattro anni ha dimostrato non solo insensibilità verso gli emarginati, ma persino ostilità, ha finalmente convocato il Consiglio straordinario sulla emergenza casa! Ci chiediamo se il Consiglio avrà un sussulto di coscienza e di dignità e recupererà il potere che gli è stato scippato dall’arroganza di un assessore che viola costantemente le decisioni dell’organo democratico che rappresenta tutti i cittadini!”.
L’attacco di Nino Rocca al Comune di Palermo è durissimo. E non risparmia la Giustizia, che a palermo funziona a corrente alternata:
“Noi cittadini da chi siamo rappresentati? Chi abbiamo votato per rappresentare i nostri diritti? E’ questa la democrazia rappresentativa nella città che si avvia a diventare la città metropolitana? Quali garanzie abbiamo da una casta tanto arrogante e prepotente che crede di non dover rendere conto a nessuno del proprio operato e che ridicolizza e delegittima i rappresentanti dei cittadini eletti democraticamente? La città sta affondando e non ci sono né scialuppe di salvataggio, né salvagenti. Palermo si avvia a diventare sempre più una città sudamericana dove vige la legge del più forte”, la legge delle “mafie” e dove “la democrazia è consumata dalla demagogia”.
Ma che tipo di beni sono stati assegnati alle associazioni, gabbando i senza casa? Sono 27 appartamenti e 9 tra ville e complessi di ville. Molti di questi beni sono già stati assegnati. Per una minima parte si dovrà procedere a sorteggio.
L’elenco dovrebbe essere questo:
Queste le notizie delle quali siamo venuti in possesso sugli appartamenti.
Poi ci sono le ville e quelle che a Palermo vengono definite ‘villazze’ (legge ville molto grandi nelle quali potrebbero trovare posto, comodamente, tante famiglie di senza casa.
Una villa è stata assegnata all’associazione Push.
Poi ci sono tante sigle che aspettano l’assegnazione di una villa: Istituto di ricerche economiche, Unione sociale, Autismi cooperativa sociale, Associazione evangelica, Ceipes, Omnia Service, Società cooperative Segni di integrazione, Narra mondi.
E poi altri sorteggi.
Sulla questione dei senza casa alleghiamo due interrogazioni presentate dalla vice presidente del Consiglio comunale, Nadia Spallitta:
Vista
L’interrogazione di pari oggetto ns. prot. n.804 del 03/12/2015, ad oggi rimasta senza riscontro,
SI Chiede di conoscere
con riferimento agli anni 2012-2016
Se siano stati assegnati immobili diversi dai terreni, specificando
Quali siano gli immobili confiscati diversi dai terreni assegnati, con indicazione dei relativi elementi distintivi, di cui si chiede di allegare copia dell’elenco.
In virtù di quali bandi, di cui si chiede copia, siano stati assegnati i suddetti immobili.
Se siano stati assegnati immobili confiscati a famiglie in emergenza abitativa, allegando copia:
dell’elenco degli immobili all’uopo assegnati con le relative caratteristiche distintive; dei provvedimenti di assegnazione alle famiglie in emergenza abitativa; i nominativi del responsabile del procedimento e del provvedimento.
La Consigliera
Avv. Nadia Spallitta
Seconda interrogazione.
Oggetto: Beni confiscati alla mafia acquisiti e/o da acquisire al patrimonio comunale-
Visto
SI CHIEDE DI CONOSCERE
con riferimento agli anni 2012-2015
La Consigliera
Avv. Nadia Spallitta