Hanno votato a favore i senatori siciliani eletti nel PD, nel Nuovo Centrodestra (partito che ha cambiato nome: a quanto pare, Alfano e compagni hanno capito che è farsesco chiamarsi ‘Nuovo Centrodestra’ e governare con il centrosinistra: ora si chiamano Alleanza popolare) e quelli che fanno capo a Verdini. Si sono astenuti (di fatto appoggiando il Governo Renzi contro la Sicilia) i senatori di Forza Italia e della sinistra che dovrebbe essere alternativa al PD (figuriamoci!). Hanno votato contro i senatori grillini e un senatore autonomista. Il professore Massimo Costa all’attacco degli ascari del Senato
Il disegno di legge che ‘incapretta’ 5 milioni di Siciliani (parliamo del nuovo ‘Patto scellerato’ Renzi-Crocetta) che Lunedì dovrebbe essere discusso a Montecitorio (come potete leggere qui) è stato invece approvato dal Senato della Repubblica.
Lo racconta con dovizia di particolari il professore Massimo Costa, leader di Siciliani Liberi (come potete leggere qui).
Il provvedimento è stato approvato per soli 23 voti, con l’appoggio determinante del grande statista Verdini e dei suoi ‘paggi’.
Il professore Costa pubblica i nomi e i cognomi dei senatori siciliani che hanno votato Sì al ‘Patto scellerato’ Renzi Crocetta che penalizza la Sicilia. Eccoli:
FAVOREVOLI (ALLA MORTE FINANZIARIA DELLA SICILIA, DELLE SUE IMPRESE, DELLE SUE FAMIGLIE):
BIANCO AMEDEO, del gruppo PD;
GUALDANI MARCELLO, del gruppo Alleanza Popolare (NCD/UDC), in pratica degli alfaniani;
LUMIA GIUSEPPE, del gruppo PD, eletto con la lista “autonomista” del Megafono!;
MANCUSO BRUNO, del gruppo Alleanza Popolare;
MARINELLO GIUSEPPE FRANCO MARIA, del gruppo Alleanza Popolare;
ORRU’ PAMELA GIACOMA GIOVANNA, del gruppo PD;
PADUA VENERA, del gruppo PD;
PAGANO PIPPO, del gruppo Alleanza Popolare;
RUVOLO GIUSEPPE, del gruppo ALA, cioè di Verdini;
SCAVONE ANTONIO, del gruppo ALA;
SCHIFANI RENATO, del gruppo Alleanza Popolare;
TORRISI SALVATORE, del gruppo Alleanza Popolare;
VICARI SIMONA, del gruppo Alleanza Popolare.
Ai 13 senatori siciliani che hanno votato per ‘incaprettare’ 5 milioni di Siciliani si aggiungono i seguenti “COMPLICI” che si sono astenuti. Sono sei senatori, eletti sempre in Sicilia. Ecco i loro nomi:
ALICATA BRUNO, di Forza Italia, ASTENUTO;
BOCCHINO FABRIZIO, di Sinistra, Ecologia e Libertà, ASTENUTO;
CAMPANELLA FRANCESCO, di Sinistra, Ecologia e Libertà, ASTENUTO;
D’ALI’ ANTONIO, di Forza Italia, ASTENUTO;
MINEO CORRADINO, di Sinistra, Ecologia e Libertà, ASTENUTO;
SCOMA FRANCESCO, di Forza Italia, ASTENUTO.
L’ex coordinatore di Forza Italia in Sicilia, GIBIINO VINCENZO, se l’è data a gambe, ovvero, non era presente alla votazione.
L’essersi astenuti non significa aver votato per difendere gli interessi della Sicilia. E fa bene il professore Costa a definirli “COMPLICI” con i caratteri maiuscoli.
Ne segnaliamo tre, in particolare.
Il primo è il senatore di Forza Italia, Antonio D’Alì. Da qualche anno a questa parte, D’Alì – discendente di una famiglia di banchieri – si era messo a fare l’autonomista. A parole, difendeva l’Autonomia siciliana. Nei fatti, quando ha avuto l’occasione per difendere i Siciliani, ha mostrato il suo vero volto: un senatore pronto ad appoggiare, di fatto, il Governo Renzi.
Lo stesso discorso vale per gli altri senatori di Forza Italia eletti in Sicilia. All’Ars i deputati di Forza Italia si sono battuti contro il ‘Patto scellerato’ Renzi-Crocetta. Ma a Roma – almeno al Senato è andata così, vedremo cosa succederà alla camera dei deputati – i senatori berlusconiani, di fatto, hanno appoggiato il Governo Renzi.
Gli altri tre senatori che segnaliamo sono quelli della sinistra che dovrebbe essere alternativa al PD. Sono Corradino Mineo (che ha lasciato il PD), Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella, entrambi ex grillini.
L’astensione di questi tre senatori su un tema così dirimente fa il paio con l’atteggiamento ambiguo della sinistra alternativa al PD, o presunta tale, che a Palermo è appiattita sulla Giunta comunale di Leoluca Orlando che, di fatto, persegua una linea politica renziana.
Insomma, tra Rifondazione comunista che a Palermo è una ‘corrente’ orlandiana, gli altri ‘pezzi’ della sinistra appiattiti sulla Giunta Orlando e, adesso, i tre senatori che, sul ‘Patto scellerato’ Renzi-Crocetta hanno fatto i pesci dentro il barile, possiamo tranquillamente affermare che, nel capoluogo siciliano, la sinistra alternativa al PD non esiste.
Ma alla fine chi sono i senatori eletti in Sicilia che si sono opposti al ‘Patto scellerato’ Renzi-Crocetta?
“Si sono opposti – scrive il professore Costa – solo i seguenti 5 senatori: 4 senatori del Movimento 5 stelle (Bertorotta, Cataldo, Giarrusso, e Santangelo) e l’Autonomista del GAL, ex MPA, Ferrara“.
Secondo il leader di Siciliani Liberi dietro il voto di questi cinque senatori che si sono opposti “non c’è alcun particolare atto di coraggio: solo che l’indicazione del gruppo era di votare contro; gli avessero chiesto di astenersi o di votare a favore, avrebbero usato i ditini esattamente nel modo indicato dal loro partito nazionale. Ma va a merito deli 5 Stelle avere almeno notato, nel dibattito, la natura profondamente antimeridionale del provvedimento”.
“Questa votazione – conclude il professore Costa – è la dimostrazione più evidente che, dentro i partiti nazionali, non c’è salvezza, né dignità. Fate circolare. Se domani sarete senza lavoro, voi o i vostri figli, o se le tasse comunali triplicheranno, sapete chi dovete ringraziare: questi signori e, per chi li ha votati, la propria mano”.
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