Con l’arrivo dei turisti in molti centri dell’Isola (soprattutto costieri) la produzione di rifiuti è cresciuta. Con le alte temperature estive e i rifiuti non raccolti nelle strade c’è il rischio di epidemie. Dietro c’è un Governo regionale inadeguato. Ma non è da escludere che tutto il caos di queste ore sia servito a preparare un grande affare: il trasferimento dei rifiuti in altre Regioni italiane e all’estero. Con costi elevatissimi (e guadagni ingentissimi per chi gestirà il servizio). Con le spese a carico degli ignari contribuenti siciliani… La denuncia di Nello Musumeci del movimento #DiventeràBellissima. La posizione della CGIL siciliana
I rifiuti non raccolti stanno sommergendo molti centri della Sicilia. Il rischio è che la situazione si aggravi. Con lo spettro che esplodano problemi di salute pubblica. Siamo in piena estate e, con le alte temperature, le epidemie potrebbero essere ormai dietro l’angolo. Ma di questo sembra che non gliene freghi niente a nessuno.
Domani, di emergenza rifiuti, si parlerà a Lentini, in provincia di Siracusa, dove opera una delle tre discariche dell’Isola ancora aperte (le altre due sono quella di Bellolampo, a Palermo e la discarica di Trapani).
Proprio a Lentini – un centro che dovrebbe essere noto per l’agricoltura e, in particolare, per le arance rosse – le cronache raccontano di camion pieni di rifiuti in fila per chilometri.
Non va meglio in altre zone della Sicilia, dove i rifiuti non raccolti si vanno accumulando di giorno in giorno.
L’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), per bocca del suo presidente e del suo segretario generale, rispettivamente, Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alfano, si appellano al Governo nazionale e al Governo regionale. Ma la sensazione è che nessuno sa come affrontare l’emergenza rifiuti che cresce di giorno in giorno.
Tutto sta avvenendo secondo le previsioni. Si sapeva che a Luglio, in molti centri della Sicilia la popolazione sarebbe cresciuta per la presenza di turisti. Con un contestuale aumento della produzione di rifiuti. Tutto previsto, ma non è stato fatto nulla.
Non possiamo non sottolineare un fatto politico: a Roma governa il centrosinistra con Matteo Renzi; alla Regione siciliana governa il centrosinistra con Rosario Crocetta; e la maggior parte dei Comuni dell’Isola è gestita dal centrosinistra. Rispetto a questo problema, il fallimento di questo schieramento politico è pressoché totale.
Tragicomiche le considerazioni del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che oggi definisce intollerabile che la Sicilia, nel 2016, vada avanti ancora con le discariche. Se Galletti si fosse insediato ieri, beh, la sua considerazione sarebbe stata corretta. Ma è lì da due anni.
Come mai il Ministro dell’Ambiente si accorge solo adesso che la Sicilia va avanti con le discariche? Dov’è stato fino ad ora?
E i nove Prefetti della Sicilia che ne pensano di tutto quello che sta succedendo e di quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni? Come tutti sappiamo, fanno capo al Ministero degli Interni. Cioè al Ministro siciliano, Angelino Alfano, che per ora, com’è noto, ha qualche ‘problema’ di ordine nepotistico e clientelare. Faranno qualcosa, i Prefetti?
Del Governo regionale, nemmeno a parlarne. Sul fronte dell’emergenza rifiuti, è come se la Regione di Crocetta non ci fosse. Dell’assessore regionale che si dovrebbe occupare di questo settore, Vania Contraffatto, segnaliamo un’ordinanza che individua una serie di azioni che dovrebbero concludersi entro il 15 Luglio.
Anche l’Assemblea regionale siciliana – stando sempre a questa ordinanza ‘lungimirante’ – avrebbe dovuto intervenire con una nuova legge. Ma il disegno di legge non è ancora stato esaminato dalla commissione legislativa di merito del Parlamento dell’Isola. Come si può notare, c’è un grande coordinamento tra Governo regionale e Ars…
Insomma, lo sfascio è totale. E già in qualche Comune i sindaci invitano i cittadini a non gettare i rifiuti nei cassonetti. Ve l’immaginate migliaia di Siciliani che si tengono i rifiuti in casa perché il Governo nazionale e il Governo regionale non sanno che cosa fare?
Siamo al ridicolo!
Non sappiamo cosa decideranno di fare i sindaci dei Comuni della Sicilia orientale che si riuniranno a Lentini. Un fatto è certo: la situazione sta precipitando.
Il problema – lo ribadiamo – è che con le temperature estive e con la presenza dei turisti la situazione rischia di diventare esplosiva. Tre discariche non possono certo bastare per accogliere i rifiuti prodotti dalla popolazione siciliana e dai turisti (e anche dai tanti immigrati che continuano a sbarcare in Sicilia).
Che cosa potrebbe succedere? L’esasperazione dei cittadini, che potrebbero dare alle fiamme i rifiuti. O una mega operazione di trasferimento dei rifiuti in altre Regioni italiane o all’estero. Con un’enorme esborso di denaro pubblico (e con enormi guadagni per chi verrebbe chiamato a svolgere questo servizio).
Quello che nessuno dice ai Siciliani che un eventuale ricorso all’ ‘export’ di rifiuti in altre Regioni italiane e all’estero costerebbe sì una barca di soldi: ma sono soldi che dovranno essere pagati dagli ignari cittadini siciliani, che già pagano la TARI più ‘salata’ d’Italia e che verrebbero chiamati a pagare nuove tasse!
Ma questa – pleonastico sottolinearlo – potrebbe essere l’unica soluzione, perché bruciare i rifiuti per le strade – come avvenuto in alcun i casi in Sicilia – risolve solo parzialmente il problema, perché la combustione di rifiuti indifferenziati libererebbe nell’aria sostanza tossiche e, in particolare, cancerogene come la diossina.
Sull’emergenza rifiuti in Sicilia interviene il leader dell’opposizione di centrodestra all’Ars, Nello Musumeci, fondatore del movimento #DiventeràBellissima:
“I recenti provvedimenti relativi alla gestione dei rifiuti, da parte del Presidente della Regione Rosario Crocetta, dimostrano la sua inadeguatezza nel gestire una situazione che, di giorno in giorno, sta diventando sempre più drammatica. L’ordinanza che ha imposto a diversi Comuni di conferire i rifiuti nella discarica di Grotte San Giorgio a Lentini – sottolinea Musumeci – sta gravando pesantemente sui Comuni interessati in termini di costi, consumo di carburante, inquinamento atmosferico, pericoli nelle nostre strade, personale che viene meno alla pulizia e tutto ciò, arrecando un aggravio di costi che alla fine peserà sulle tasche dei cittadini chiamati a pagare per errori, incapacità e negligenze altrui”.
Sul tema dei rifiuti il movimento #DiventeràBellissima ha da tempo acceso i riflettori.
“Il colmo – sottolinea Alessandro Aricò, responsabile Enti locali del movimento di Nello Musumeci – è avvenuto nelle scorse ore, quando circa 170 enormi camion viaggiando per ore ed ore sulle nostre strade, carichi di rifiuti provenienti da tutta la Sicilia, sono rimasti fuori dai cancelli della discarica di Lentini per l’impossibilità di trattare una così gran mole di rifiuti: viaggi andati a vuoto e immondizia che, per l’impossibilità di essere conferita, si accumulerà anche nelle prossime ore nelle strade di tantissimi centri siciliani. Stessa cosa sta avvenendo nella discarica di Trapani, ormai al collasso. Un pasticcio che rischia di diventare una grave emergenza ambientale per i territori interessati, con preoccupanti ricadute in ordine alle condizioni igienico-sanitarie dei luoghi”.
Per il movimento civico siamo di fronte ad “una situazione drammatica – aggiunge la portavoce Giusy Savarino – ormai fuori controllo, rispetto alla quale il Governo regionale dimostra la sua incapacità non solo di non saper dare una programmazione a lungo termine, ma di non saper gestire e affrontare neanche l’oggi, che è fatto di cumuli di munnizza ovunque, rischi incendi e pericolo per la salute”.
“Chiedo che il Governo riferisca in Aula su quanto sta accadendo nell’Isola – conclude Musumeci – perché siano individuate in modo inequivocabile le responsabilità della politica ed, eventualmente, della burocrazia regionale, anche alla luce dell’allarmato pubblico richiamo fatto dal Ministro Galletti. Valuteremo, a questo proposito, se presentare una mozione di sfiducia ad personam nei confronti dell’assessore Vania Contrafatto e una mozione di censura verso quei dirigenti che dovessero essere individuati come responsabili. È il momento che qualcuno si assumi le responsabilità per questo ennesimo disastro”.
P.S.
Che l’assessore Vania Contraffatto – un ‘regalo’ fatto ai Siciliani dal PD renziano del sottosegretario, Davide Faraone – on abbia risolto i problemi non ci sono dubbi. ma non è mandando a casa solo lei che si risolve il problema. Bisognerebbe convincere i deputati di centrosinistra dell’Ars che il Governo Crocetta è un disastro in tutto e, in particolare, in materia di gestione dei rifiuti. E’ tutto il Governo Crocetta che dovrebbe andare a casa, perché è stato e continua ad essere una jattura. Invece ce lo dobbiamo tenere perché i deputati dell’Ars di centrosinistra non vogliono perdere un altro anno e mezzo di diaria parlamentare.
E quindi per continuare a dare 15 mila Euro al mese, o giù di lì, a questi signori del PD, dell’UDC, del Nuovo Centrodestra e ai vari parlamentari raccattati qua e là dal Governo regionale in questi tre anni e mezzo di legislatura ci dobbiamo tenere l’immondizia nelle strade con il pericolo di epidemie.
Siciliani – ve lo raccomandiamo calorosamente – alle prossime elezioni regionali votate per il PD, per l’UDC, per il Nuovo Centrodestra e, in generale, per il centrosinistra…
Aggiornamento/ Comunicato della CGIL siciliana
“L’emergenza di queste ore con gli autocompattatori in fila davanti alle discariche senza riuscire a conferire i rifiuti, è responsabilità del governo regionale e dei sindaci”.
A dirlo è Claudio Di Marco, segretario generale di Fp CGIL Sicilia.
“Nel caos di queste ore – dice Di Marco – è bene ricordare che la riforma dei rifiuti è del 2010 e che Governo e sindaci hanno perso sei anni di tempo per dotare la Sicilia di un sistema impiantistico a misura delle esigenze dell’Isola. Sei anni in cui invece di istituire e far lavorare le Srr, si è andati indietro. Siamo in piena emergenza e ancora una volta a pagare sono i cittadini”.
P.S. 2
Qualcuno dovrebbe spiegare a Di Marco e ai ‘geni’ della CGIL siciliana che la legge di ‘riforma’ dei rifiuti – voluta dagli altri ‘geni’ del Governo regionale di Raffaele Lombardo – Governo con il quale la CGIL siciliana era malamente ‘inciucitato’ – è semplicemente ridicola. A parte gli errori grossolani, in questa legge che è un monumento di ipocrisia non viene stabilito chi dovrebbe finanziare le Srr.
La nostra non è una difesa dei sindaci della Sicilia. Constatiamo solo un fatto oggettivo.