Forza Italia chiede le dimissioni del docente universitario dalla Commissione paritetica. Perché? A quanto pare sarebbe andato a Roma a difendere l’accordo truffa nel nome di Crocetta, ma lui sarebbe pagato per difendere la Sicilia…
Sempre in sella. Con Cuffaro, con Lombardo e ora con Crocetta. Il professor Giuseppe Verde, componente della Commissione paritetica Stato-Sicilia, quell’organismo che dovrebbe occuparsi di dialogare con lo Stato per conto e nell’interesse della Regione siciliana, è un po’ confuso.
Perché diciamo che è confuso? Perché è volato a Roma per affrontare quella che ormai è diventata una questione spinosa:l’accordo truffa Stato-Regione. Come vi abbiamo detto qui, ci sono dubbi di costituzionalità, ieri se ne è occupato il Parlamento nazionale e tornerà a farlo domani. Pochi dubbi, invece, che si tratti di una nuova grande fregatura per i Siciliani cui verranno sottratti fiumi di risorse cui avrebbero diritto.
Ebbene, a quanto apprendiamo- è stato detto in Aula- Verde oggi sarebbe volato a Roma per difendere l’accordo. In danno dei Siciliani e dalla parte di Crocetta. Il suo ruolo sarebbe difendere la Sicilia, non una parte politica. Da qui la ‘confusione’ di cui sopra.
Se è così, non può che essere suo, dunque, al momento, il premio Ascaro di Sicilia (chi sono gli ascari lo abbiamo spiegato in questo video, in breve si tratta di mercenari).
A muovere gli ascari, come si sa, è sempre l’argent: è così anche per il professor Verde che non ha mai disdegnato le grazie dei governi che si sono succeduti in Sicilia?
Certo è che secondo Forza Italia dovrebbe dimettersi: “Il professore Giuseppe Verde va rimosso dalla carica di componente della Commissione paritetica di nomina regionale, avendo preso parte oggi all’audizione in commissione Bilancio alla Camera per sostenere le ragioni di una parte politica, e avendo in tal modo violato, con il suo comportamento parziale, i principi di leale collaborazione istituzionale. Il professore Verde, -dichiara l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS – che tra l’altro è presidente del PETICOS della Presidenza della Regione, organo di valutazione dei dirigenti regionali, gioca più parti in commedia, una tragica commedia ai danni della Sicilia. Nelle prossime ore presenteremo una mozione con la quale chiederemo la sua rimozione dalla carica di componente, perché non ossequioso di una imparzialità istituzionale e perché contrario agli interessi della Sicilia”.
Va da sé che se divide il premio con Crocetta e con il PD- a loro lo abbiamo assegnato tantissime volte- e con tutti quei deputati che oggi in Aula hanno votato per avallare l’accordo Stato-Regione. Della seduta vi racconteremo a breve.
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