Con questa mossa il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta – che il prossimo anno, grazie a Dio, andrà a casa al termine di una disastrosa legislatura – lascia una minestra mezza impiattata al suo successore. Che potrà sì sostituire la più alta burocrate della Regione, garantendogli comunque gli anni del contratto. Le proteste del parlamentari del Movimento 5 Stelle
Il prossimo anno Rosario Crocetta lascerà Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Andrà via perché, grazie a Dio, la legislatura più disastrosa della storia dell’Autonomia siciliana finirà. Non sarà mai rieletto dopo tutti i danni che ha fatto. In compenso, ha deciso di lasciare alla Sicilia un ricordo che lo lega, anche, al suo predecessore Raffaele Lombardo: Patrizia Monterosso. Ieri, infatti, la Giunta di Rosario Crocetta ha deciso di rinnovare, per altri cinque anni, il contratto di Segretario generale della presidenza della Regione alla dottoressa Monterosso.
Patrizia Monterosso – qui ripercorriamo la sua folgorante carriera – è stata nominata Segretario generale dall’ex presidente, Raffaele Lombardo. Si tratta dell’uomo politico che ha sfasciato il centrodestra siciliano e che ha contribuito, insieme a Gianfranco Miccichè, a fare eleggere Crocetta.
Ieri il presidente della Regione, con il conforto della Giunta, ha deciso di fare trovare al suo successore una mezza minestra impiattata. Il futuro governatore dell’Isola potrebbe anche sostituire il più alto burocrate della Regione. Ma con il rinnovo del contratto la dottoressa resterà comunque ‘blindata’, sotto il profilo retributivo, fino ad esaurimento degli anni previsti dal contratto.
Il rinnovo del contratto alla dottoressa Monterosso non è piaciuto ai parlamentari del Movimento 5 Stelle della Sicilia, che hanno più volte provato a disarcionare con una mozione di censura l’attuale Segretario generale della presidenza della Regione. Mozione ‘stoppata’ dal PD.
“L’acida ciliegina sulla rancida torta del Governo”, scrivono i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars. Per i quali “la conferma della Monterosso ai vertici della burocrazia siciliana è il sigillo su un’esperienza governativa fallimentare e da archiviare nel più breve tempo possibile”.
“Crocetta – dicono i deputati del Movimento 5 Stelle a Sala d’Ercole – ha perso l’ultimo autobus della decenza, l’estrema occasione per turare almeno una delle innumerevoli falle della sua inqualificabile amministrazione. Mentre il Governo è sordo ed insensibile alle grida di dolore di migliaia di precari, il presidente era affaccendato a risolvere i problemi del super precario d’oro, l’unico evidentemente che gli sta veramente a cuore, tanto da dribblare a cuor leggero la condanna definitiva della Corte dei Conti da un milione e 300 mila euro a carico del Segretario generale e da orchestrare in sua difesa la strenua difesa all’Ars in occasione della mozione di censura da noi presentata”.
“Crocetta – continuano i parlamentari – la smetta di mostrare i muscoli solo con qualche Pip e con un paio di forestali. Dimostri di essere forte pure, e sopratutto, con i forti, come mai ha saputo fare: con la Monterosso in questo frangente, o col governo Renzi ogni volta che c’è da trattare accordi economici con Roma”.
“Ci sarebbe piaciuto – concludono i deputati 5 Stelle – che Crocetta avesse adoperato la stessa solerzia usata per il rinnovo del contratto col recupero delle somme dovute dalla Monterosso, cosa di cui non sappiamo nulla”.
Non è la prima volta che i grillini chiedono al Governo se la Regione si è attivata per iniziare a recuperare le somme che la dottoressa Monterosso dovrebbe restituire alla pubblica amministrazione.
La dottoressa Monterosso è stata condannata dalla Corte dei Conti per la vicenda degli extra budget. Somme corrisposte dall’Amministrazione regionale a enti e società che operano nel settore della Formazione professionale. Soldi legati agli aggiornamenti ISTAT dei stipendi del personale che, in alcuni casi, non avrebbero dovuto essere erogati.
Per la cronaca, la Corte dei Conti si dovrà pronunciare ancora su tre annualità di extra budget. E anche su problemi sorti per un intero Piano formativo degli anni passati.
La dottoressa Monterosso è coinvolta anche in un’altra vicenda, questa volta penale, insieme con l’ex dirigente generale dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale della Regione, dottoressa Anna Rosa Corsello.
Qualche dubbio sul rinnovo del contratto alla dottoressa Monterosso sembrava legato alla riforma della pubblica amministrazione voluta dall’attuale Ministro, Marianna Madia. Ma, a quanto pare, questi problemi sarebbero stati superati o anticipati.
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