Ormai di loro non si fida più nessuno. Al termine della imponente manifestazione di stamattina, precari e primi cittadini hanno ‘declinato’ l’invito arrivato da Palazzo d’Orléans: “Non è più tempo di chiacchiere…”
Imponente manifestazione stamattina a Palermo con miglia di precari che hanno sfilato da Piazza Marina fino a Palazzo d’Orléans. Hanno aderito tutte le sigle sindacali e l’Anci Sicilia,l’Associazione dei Comuni: tanti i Sindaci che hanno sfilato in corteo. Tra questi, Leoluca Orlando, primo cittadino di Palermo che è anche il presidente dell’Anci Sicilia.
I bluff del Governo Crocetta e del sottosegretario, Davide Faraone, sono stati sgamati. Nonostante le mille promesse, infatti, non è arrivata la stabilizzazione, ma neanche gli stipendi che, per tantissimi precari, mancano ormai da troppi mesi.
“Serve che il governo nazionale rimuova i vincoli finanziari dei Comuni e garantisca le risorse per avviare finalmente la stabilizzazione di questo personale diventato essenziale per assicurare i servizi pubblici”. Lo dicono il segretario generale di Fp Cgil Sicilia, Claudio Di Marco, ed Enzo Abbinanti della segreteria regionale – “non serve – aggiungono – una nuova Resais perché opererebbe come una agenzia interinale con maggiori margini di discrezionalità. L’unica strada è la stabilizzazione secondo la dotazione organica degli Enti. Ognuno deve però fare la propria parte a partire dal Governo nazionale che deve assicurare le risorse promesse ai Comuni”.
La novità, rispetto ad altre manifestazioni simili, non è data solo dalla massiccia partecipazione di precari e Sindaci, ma anche dal loro atteggiamento nei confronti del Governo regionale che ormai, sembra avere perso ogni credibilità. Tant’è che i rappresentanti dell’Anci Sicilia e dei precari hanno rifiutato di incontrare il Presidente Rosario Crocetta, l’assessore- commissario, Alessandro Baccei e l’assessore agli Enti Locali, Luisa Lanteri. L’invito, partito da Palazzo d’Orléans, è stato rimandato al mittente. Un vero e proprio ‘smacco’, ma meritatissimo.
Adesso chiedono di parlare col Governo nazionale, visto che qui trovano solo pupi e burattini che, peraltro, sono disposti a rinunciare a risorse che potrebbero servire anche per i precari e, soprattutto per i Comuni, pur di ingraziarsi la segreteria nazionale del PD. Il recentissimo accordo truffa con il Governo Renzi, ne è la prova (in allegato gli articoli sul tema).
“I capponi di Renzi, Faraone e Crocetta, continuano a litigare giocando sulla pelle dei siciliani e dei lavoratori precari. Un giorno si inventano la Resais, un giorno l’Agenzia… ma la domanda di fondo a cui devono rispondere è: intendono far morire i Comuni? Intendono trovare le risorse finanziarie necessarie? Il resto è soltanto fumo negli occhi” ha detto all’Adnkronos il sindaco di Palermo e presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando.
“Non è più il tempo di annunci e di spot. E nessuno pensi di poter contare su bacini elettorali. Servono risposte immediate e concrete per risolvere il problema delle migliaia di precari degli enti locali. Governo nazionale e governo regionale la smettano di litigare e facciano presto” dichiarano il segretario generale della Cisl Fp Mimmo Milazzo, il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il segretario vicario Paolo Montera.
“Per risolvere la questione – aggiungono Milazzo, Caracausi e Montera – nessuno pensi ad alcuna forma di privatizzazione: i pubblici servizi devono essere gestiti dal pubblico. La politica smetta di dividersi e la smetta di puntare ai lavoratori solo in vista delle elezioni. Trovino risposte immediate nell’interesse dei lavoratori, dei cittadini e degli enti che assicurano servizi vitali: governo nazionale e governo regionale sono già in clamoroso ritardo”.
Foto tratta da Trapaniok
Aggiornamento 1
“Anche l’UGL siciliana scesa in piazza a sostegno dei precari siciliani”.
Cosi’ Giuseppe Messina, segretario responsabile in Sicilia del sindacato, in merito alla manifestazione che si è svolta ieri a Palermo, a sostegno dei lavoratori precari degli Enti locali e del personale delle ex Province.
“Una colonna umana – sottolinea Messina – ieri ha attraversato il cuore del centro storico di Palermo, in una grande giornata di mobilitazione dei lavoratori, delle forze sociali, dei sindaci provenienti da tutta l’Isola che testimonia la precarietà della Sicilia oltre le parole del presidente Crocetta che promette e resta a guardare”.
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Un tizio diceva che, la società umana ha due compiti, quello di conservare e quello di riformare. Certo modo di essere andrebbe cancellato e dimenticato.