Lo sapevamo già. Ma la politica mondiale, fino ad oggi, ha fatto finta di niente. Del resto, i governanti della Turchia, del passato e del presente, hanno sempre negato la cosa. Il Papa, invece, ha detto la verità. I turchi milioni di armeni senza sparare un colpo…
Papa Bergoglio ha infranto l’ennesimo tabù. Ha affermato con una chiarezza estranea finora alla politica mondiale che gli Armeni sono stati vittime di un genocidio ad opera dei Turchi, i quali in ogni circostanza hanno sempre negato la cosa. E dal punto di vista lessicale hanno ragione. Come si può negare un genocidio?
Chi lo volesse sapere attraverso un grande romanzo che narra di quelle vicende, può leggere I quaranta giorni del Mussa Dagh di Franz Werfel.
Chi pensa al genocidio ha davanti agli occhi lo sterminio degli ebrei operato da i nazisti, le sue atroci modalità e la sua sistematicità; e poiché di tutto questo non c’è traccia nel passato, né in Armenia, né in Turchia, ci si potrebbe convincere che i Turchi abbiano ragione.
Ma non è così. I Turchi liquidarono milioni di Armeni quasi senza sparare un solo colpo.
Li stanarono dalle loro case, li fecero incolonnare e li fecero camminare, semplicemente camminare per chilometri e chilometri, verso il nulla, fino alla morte. Niente di più e niente di meno.