La conferenza stampa di Forza Italia è stata frizzantissima con un Gianfranco Micciché che non ha usato perifrasi e che di Crocetta dice che “è incapace di intendere e di volere”. Va bene. Ma in pratica? Alfio Papale dice che si sta pensando ad una mozione di sfiducia “ma serve l’appoggio degli altri gruppi parlamentari”. Se ne riparla oggi all’Ars
L’accordo con lo Stato? “Una truffa colossale”. E’ tranchant, ma quanto mai azzeccato, il giudizio di Gianfranco Micciché sulla recente intesa firmata dal Governatore, Rosario Crocetta e dal suo commissario-babysitter, Alessandro Baccei con il Governo nazionale.
In conferenza stampa all’Ars, insieme con il capogruppo Marco Falcone, i deputati Vincenzo Figuccia e Alfio Papale, e con Gaetano Armao di Sicilia Nazione, il coordinatore azzurro non ha usato perifrasi:
“Innanzitutto, non si può fare un accordo con lo Stato senza che il Parlamento venga informato e senza che si esprima a riguardo. Ma il problema non è Crocetta, poverino, che non in condizioni di intendere e di volere. Il vero problema – continua Micciché- è che abbiamo un assessore mandato da Renzi ed è come se a Roma ci fosse un ministro dell’economia mandato dalla Merkel. Non possiamo avere un assessore mandato dal nostro più grande nemico. Nel 2014 il Governo Crocetta ha accettato 500 milioni in cambio di 5 miliardi, oggi altri 500 milioni in cambio di otto miliardi. Ma di che stiamo parlando? Ho lanciato un hashtag che dice #bacceivettene perché, anche se lui è una brava persona, non è qui per fare gli interessi della Sicilia, ci sta fregando in tutto. Finché lui rimane, la Sicilia è fottuta”.
Nella sostanza, difficile dargli torto.Ma quali sono le proposte per fermare lo scempio?
Marco Falcone, capogruppo all’Ars ha accennato a qualcosa: “Da qui a qualche ora daremo anche una nostra proposta alternativa”. Si riferisce alla seduta d’Aula prevista per le 16, nel corso della quale i deputati di Forza Italia esporranno la loro denuncia e, verosimilmente, le loro proposte.
Il deputato Alfio Papale, al telefono con i NuoviVespri, aggiunge che “si sta pensando ad una mozione di sfiducia a Baccei. Ma se siamo noi soli, non passa. Oggi in Aula, innanzitutto denunceremo tutti i soprusi che questo assessore e il suo mandante, ovvero Renzi, sta riservando alla Sicilia. E, certamente, vedremo di contarci per arrivare alla sfiducia”.
Nel merito dell’accordo, Falcone ha spiegato che“in primo luogo l’accordo impone alla Sicilia una riduzione progressiva nel bilancio del 3% annuo, dal 2016 al 2020, un taglio che equivale a 150 milioni di euro all’anno. Un’altra farsa è data dai tanto attesi e discussi 500 milioni di euro, che uscirebbero da un riconteggio sul gettito IRPEF al 56,1%, percentuale che rischia di fare entrare nelle casse regionali meno di quanto previsto in bilancio. L’accordo è una vera e propria mortificazione per la Sicilia, in quanto da un lato impone la riduzione di spesa, dall’altro la rinuncia agli effetti finanziari delle varie sentenze della Corte Costituzionale, nonché ai ricorsi pendenti, per un valore di oltre un miliardo”.
Anche Figuccia ha mostrato i muscoli:
“Ci troviamo di fronte ad un accordo al ribasso che prevede investimenti zero per lo sviluppo e per il rilancio dell’economia siciliana. L’assessore Baccei, il peggiore commissario per la Sicilia, deve andare a casa. Quello raggiunto tra governo nazionale e Regione è un accordo in palese violazione dello Statuto, mi farò portavoce di iniziative forti nel territorio, per riaffermare la centralità dell’autonomia siciliana”.
Vedremo che succederà più tardi in Aula.
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