Renzi, referendum spostato a Dicembre? La democrazia fa paura

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Secondo affariitaliani.it, indiscrezioni raccolte in ambienti renziani parlano di uno slittamento di due mesi del referendum costituzionale. Giusto il tempo di mettere in piedi qualche manovra acchiappa consensi…

Constatare quanta paura possa fare il voto democratico conferma la tesi di chi sostiene che la democrazia in Europa è in profonda crisi. Tutte le manovre in atto per infangare il voto del Regno Unito, di cui vi parliamo qui, ad esempio, lo dimostrano ampiamente.

Lo ‘shock’ della ‘rivolta democratica’ colpisce in pieno anche l’Italia con Matteo Renzi sempre più preoccupato del referendum costituzionale di Ottobre. Tra sondaggi che lo danno perdente e Brexit, il Premier teme il giudizio del popolo italiano. Tant’è che c’è chi ha avanzato il sospetto che il referendum potesse essere ‘congelato’ a tempo indetreminato, onde evitare la delusione e, soprattutto, le annunciate dimissioni.

L’ipotesi più accreditata al momento parla, però, solo di un rinvio. Di quanto? Qualche settimana sarebbe sufficiente a ridare fiato alla propaganda renziana?

Al giornale affariitaliani.it risulta diversamente. 

Secondo il quotidiano online, infatti, pare “che il presidente del Consiglio sia intenzionato a spostare di due mesi il referendum istituzionale.Originariamente previsto entro il 15 ottobre, la consultazione sulla modifica della Costituzione dovrebbe tenersi invece domenica 4 dicembre”.

Una data che consentirebbe al Governo Renzi di mettere al sicuro la Legge di Bilancio. “E’ evidente – scrive affariitaliani.it- che a Renzi fa comodo anche perché in questo modo potrà utilizzare in campagna elettorale i provvedimenti – ancora in cantiere – sulle pensioni (flessibilità in uscita per chi vuole smettere prima di lavorare) e sulle tasse (riduzione della pressione fiscale dal primo gennaio sia sulle famiglie sia sulle imprese)”.

Insomma, una sana campagna acquisti per assicurarsi consensi: democrazia made in Italy.

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