Palermo, è polemica sui concerti di Mika e Negramaro allo Stadio delle Palme

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L’impianto sportivo è stato progettato e collaudato per ospitare 3 mila e 200 persone. Con i concerti di Mika e Negramaro ne dovrà ospitare 9 mila alla volta. Tutto a posto? Per il vice sindaco della città, Emilio Arcuri, sì. Per Nadia Spallitta, vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, invece è tutto fuori posto. “Il fatto che negli anni passati sia stato violato il regolamento dello Stadio delle Palme significa che si può continuare a violarlo?”

Può un impianto sportivo – uno dei pochi che a Palermo non è caduto a pezzi – diventare un luogo per ospitare concerti? Potrà, tale impianto, programmato per ospitare 3 mila e 200 spettatori, contenere gli oltre 9 mila spettatori previsti per i concerti di Mika e Negramaro?

Vanno in scena sempre cose strane, a Palermo. Che, al di là delle chiacchiere sulla candidatura a ‘Capitale della cultura europea’ e sul percorso Arabo-Normanno, si scopre una città che, nel 2016, non è riuscita nemmeno a realizzare uno spazio dove far celebrare i concerti.

Le opere pubbliche abbandonate all’incuria non si contano più, le strade chiuse al traffico per appalti milionari bloccati impazzano, ma non esiste ancora né un palazzo dei congressi, né uno spazio dove ospitare i concerti.

Da qualche tempo, a Palermo, si discute se è giusto o no utilizzare lo Stadio delle Palme – impianto di atletica leggera – come spazio per i concerti. Gli amanti dello sport non sembrano molto convinti. Ma l’Amministrazione comunale ha ormai deciso: lo Stadio delle Palme ospiterà i concerti.

Cosa, questa, che non va giù alla vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta. Che in un comunicato scrive:

“Ritengo che sia importante per Palermo ospitare concerti di rilevanza internazionale come quelli di Mika e dei Negramaro, perché si tratta di iniziative utili per il territorio sia sotto il profilo culturale che economico e turistico. Ben vengano quindi queste manifestazioni! Tuttavia non condivido la scelta dell’Amministrazione di localizzare eventi così importanti presso strutture a mio avviso inadeguate in quanto destinate urbanisticamente e funzionalmente ad altro”.

“In particolare “- osserva Nadia Spallitta – lo Stadio delle Palme, impianto di atletica leggera, unitamente alle relative attrezzature, deve essere utilizzato esclusivamente per lo sport, ai sensi dell’articolo 1 del regolamento specifico di tale struttura e dunque non capisco come possa essere violato o derogato questo divieto (sul punto ho già presentato un’interrogazione e acquisito alcuni documenti)”.

“Trovo incomprensibile – prosegue la vice presidente del Consiglio comunale – la risposta del vicesindaco che, in una una nota del 16 giugno 2016 e in relazione alle osservazioni fatte dalla Prefettura, risponda personalmente ‘che più volte lo Stadio delle Palme è stato utilizzato per attività concertistiche’ e ricorda al riguardo il Palermo Jazz Festival ’90. E’ un modo per dire che il regolamento è stato già violato in passato e pertanto si può continuare a farlo? Credo sia una motivazione a mio avviso insufficiente per giustificare una reiterata violazione o deroga”.

“La posizione espressa dall’Amministrazione – prosegue la nota – mal si concilia con l’obbligo prioritario per chi governa di rispettare le regole e di imporne sempre e comunque l’osservanza. Trovo inoltre singolare che il vicesindaco (Emilio Arcuri ndr) si sostituisca alla funzione dirigenziale in una materia che, dal 1990, non è più di competenza del soggetto politico in quanto tipicamente gestionale e risponda – senza neanche indicare chi sia il responsabile del procedimento – su questioni tecniche che riguardano ad esempio l’attuazione di un regolamento o il rilascio dell’agibilità. Vorrei tra l’altro comprendere come si possa conciliare un concerto di questa portata, con 9 mila potenziali spettatori, con un certificato di agibilità che fino ad oggi è stato rilasciato solo per manifestazioni sportive e fino a 3.200 posti. Da ultimo spero che i concerti non arrechino danni agli impianti sportivi e ho già chiesto un chiarimento sulla congruità del canone di affitto”.

“Per concludere – dice ancora Nadia Spallitta – ritengo che la città meriti queste manifestazioni ed è per questo che la si deve dotare di apposite strutture, anche modificando il programma triennale delle opere pubbliche, investendo le risorse necessarie per diffondere l’immagine della città e incrementare il turismo culturale”.

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