Con circa trent’anni di ritardo la Regione ‘scopre’ che i dipendenti del Cefpas – il Centro di formazione per medici e operatori della sanità che ha sede a Caltanissetta – operano con il contratto collettivo nazionale del comparto sanità e non con quello dei dipendenti regionali. Se n’è accorto il commissario dell’Aran Sicilia, avvocato Claudio Alongi. Che ha scritto e inviato una lettera al Governo, alla burocrazia regionale e, naturalmente, ai vertici dello stesso Cefpas. Che succederà, adesso? I dipendenti del Cefpas dovranno adeguare i propri stipendi a quelli dei regionali e, magari, restituire le differenze retributive percepite dal 2000 ad oggi?
Con un ritardo di quasi trent’anni – meglio tardi che mai, si dice in questi casi – la Regione siciliana, intenta a risparmiare ovunque per coprire e tutelare i tagli del Governo Renzi ai danni della Sicilia, si accorge che i dipendenti del Cefpas (il Centro di formazione per medici e operatori della sanità che ha sede a Caltanissetta) operano con il contratto collettivo nazionale del comparto sanità e non con quello dei dipendenti regionali.
Se n’è accorto il commissario straordinario dell’ARAN Sicilia, avvocato Claudio Alongi.
L’ARN, per la cronaca, è l’Agenzia per la Rappresentanza negoziale della Regione.
Insomma, questa la ‘scoperta’, i dipendenti del Cefpas, godendo del contratto del comparto sanità, guadagnano di più. E la cosa, oggi, non è più ammissibile. Non è ammissibile perché in tempo di renzismo tutti i lavoratori debbono guadagnare di meno e non di più; e non è ammissibile in Sicilia dove, come già accennato, per garantire il Governo Renzi che considera la Regione siciliana una sorta di ‘bancomat’, il Governo Crocetta è impegnato, da tre anni e mezzo a tagliare soldi a tutti i Siciliani per portarli a Roma.
Nasce da questa ‘esigenza’ la scoperta che al Cefpas – una delle pochissime strutture che ancora non ha ‘assaggiato’ l’ala ‘gelida’ del Governo Crocetta – i dipendenti guadagnano troppo. Dunque vanno ‘tosati’.
L’avvocato Alongi – che, sempre per la cronaca, è il marito della dottoressa Patrizia Monterosso – ricorda che il Cefpas è stato istituito con legge regionale e che si tratta di un ente che fa capo alla Regione. Per l’avvocato Alongi, il Cefpas, dopo l’entrata in vigore della legge regionale n. 10 del 2000, “avrebbe dovuto applicare al proprio personale il contratto collettivo regionale di lavoro”.
Queste considerazioni l’avvocato Alongi le ha messe nero su bianco in una nota che ha inviato al CFefpas, al presidente della regione siciliana, Rosario Crocetta, all’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, all’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei e al dirigente generale del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute.
Brutte, bruttissime notizie per i dipendenti del Cefpas. L’avvocato Alongi si premura di precisare che i destinatari della sua missiva dovranno “valutare le eventuali determinazioni consequenziali”.
Quest’ultimo passaggio, letto insieme all’avvertimento rivolto ai vertici del Cefpaf, che avrebbero “dovuto applicare al proprio personale il contratto collettivo regionale di lavoro” a partire dall’entrata in vigore della legge regionale n. 10 del 2000, suona come un invito al Cefpas ad adeguare gli stipendi dei propri stipendi a quelli dei dipendenti regionali.
da quello che si legge nella lettera sembra legittima anche una domanda: i dipendenti del Cefpas potrebbero anche essere chiamati a restituire le differenze di stipendio che hanno percepito dal 2000 ad oggi?
Insomma, brutte notizie per i dipendenti del Cefpas. Anche da quelle parti è arrivata l’ala ‘gelida’ del Governo Crocetta…