Quella sugli asili nido è solo l’ultima delle pesanti inchieste che coinvolgono l’amministrazione a trazione PD. La consigliera, Simona Princiotta, che con le sue denunce ha scoperchiato il vaso di Pandora, oggi ironizza su chi si dice sorpreso e li esorta a liberare la città dalla loro ingombrante e affaristica presenza…
Desta una certa amarezza scoprire che la bella Siracusa, città nota al mondo per gli splendori di Ortigia e per le rappresentazioni classiche che ogni anno riportano in vita Euripide e Sofocle e la loro eterna saggezza, si sia aggiudicata un primato per nulla lusinghiero. E che è tutto ‘merito’ dei suoi politici.
Leggiamo, infatti, su La Sicilia (in un articolo di Mario Barresi) che il Comune aretuseo è il Comune più inquisito d’Italia. L’ultima ‘tragedia’, come sappiamo, riguarda l’allegra gestione dei bandi per gli asili nido finiti nel mirino dei PM, che accusano di turbativa d’asta Giovanni Cafeo e Alfredo Foti, rispettivamente ex capo di gabinetto del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, che è anche componente della segreteria regionale del Pd, e assessore ai Lavori pubblici.
La solita storia di amici che avrebbero ‘meritato’ più di altri l’aggiudicazione dell’affare. Per il procuratore Francesco Paolo Giordano, “questa è solo una prima parte di un’indagine con più filoni ancor più gravi e rilevanti”.
Ed è solo una delle tante inchieste che coinvolgono il comune aretuse, come ricorda Barresi nel suo articolo: “L’ultimo conteggio, al pallottoliere degli attenti cronisti locali, è di almeno 70 indagati – amministratori, consiglieri, dipendenti, tecnici e affini – soltanto dentro il municipio. Che, con una dozzina di inchieste stipate in sette diversi filoni dei pm, aspira a essere il più “inquisito” d’Italia. Con molti del Pd e fra questi soprattutto i renziani, certo. Ma con pendenze vecchie e nuovi intrecci trasversali che tirano in ballo tutti, centrodestra compreso”.
Ma non dimentichiamo il business oro blu sul quale, con ogni probabilità, non mancherebbe lavoro per i magistrati in ogni provincia dell’Isola: “Con 8 indagati, fra i quali il sindaco Garozzo e l’ingegnere capo Natale Borgione per la concessione del servizio idrico di Siracusa e Solarino agli iberico-aretusei della Siam. Poi- si legge sempre nell’articolo di Barresi– ci sono gli affidamenti diretti. Una prassi consolidata, fino a qualche mese fa, dicono in Procura. Magari riferendosi agli altri fascicoli aperti su asili nido, impianti sportivi e telesoccorso, con altri consiglieri”.
Quindi l’inchiesta più famosa, quella sul petrolio di Potenza che vede coinvolto Gianluca Gemelli, “celeberrimo ex fidanzato dell’ex ministra Guidi, capo del “quartierino” aretuseo raccontato dall’inchiesta sul petrolio di Potenza. Nella quali, pur senza aggiungere altri nomi al record degli indagati del Vermexio, si parla molto di Siracusa. Si parla di Garozzo, di Cafeo e «del capo dei due coglioni», l’immarcescibile Foti, quello che comanda tutti”.
In questo contesto di ‘renziana’ legalità, non manca chi si distingue. E’ il caso di Simona Princiotta “la pasionaria del PD non renziano” che con le sue denunce ha fatto tremare tutti e che si è vista incendiare la macchina sotto casa.
“Quando parlò di «bandi poco trasparenti» sugli asili nido – racconta l’articolo de La Sicilia– fu denunciata per diffamazione dallo stesso sindaco Giancarlo Garozzo che oggi si dice «sorpreso» degli avvisi di garanzia al suo assessore e al suo ex capo di gabinetto ed (ex?) alleato di ferro, “gemello diverso” nella culla del renzismo aretuseo”.
Oggi, la consigliera, su Facebook, ironizza su questa sorpresa: “Leggo sui social e sulla stampa le dichiarazioni di tanti consiglieri comunali. POVERINI TUTTI SCONVOLTI. TUTTI SORPRESI. C’è chi dice che ‘se la Princiotta sa fa bene a denunciare, io però in 15 anni di esperienza politica non ho mai visto una situazione del genere’. Anche il capo gruppo del PD, Pappalardo, si dice sconvolto e spera – dice Princiotta- che la Pocura faccia luce per riprendere a lavorare serenamente . NESSUNO SA NIENTE ….NESSUNO HA MAI VISTO NIENTE. ….. FATE UNA CORTESIA AI SIRACUSANI …….CERCATEVI UN HOBBY E ANDATEVENE TUTTI A CASA!”
Per inciso, a Marzo di quest’anno, nove consiglieri del Pd siracusano hanno chiesto l’espulsione di Simona Princiotta dal partito (Garozzo, Spuria, Armaro, Pappalardo, Minimo, Castelluccio, D’Amico e Salvo) per le sue azioni (voti in Consiglio, denunce e conferenze stampa infuocate) in contrasto con la giunta PD.
“E questo atto, insieme ad altri vergognosi e meschini, sono la prova che ho colpito un sistema politico-affaristico che va distrutto” aveva commentato lei.
Domanda: ma che ci fa una come lei in questo PD? Vero è che non è renziana, ma il suo partito ancora lo è….