Si chiama The Camp ed è l’evento che Google per il terzo anno consecutivo organizza in Sicilia. Blindatissimo, segretissimo. Qualcuno lo paragona a Bilderberg, a noi viene in mente il panfilo Britannia che il 2 Giugno del 1992 solcava il mare siciliano e decideva la svendita dell’Italia…
Per il terzo anno consecutivo, Google porta in Sicilia i magnati della finanza internazionale. Li porta al Verdura Resort di Sciacca, stanno chiusi lì per tre giorni (con qualche puntatina nei siti archeologici rigorosamente blindati per l’occasione) e per tre giorni se la cantano e se la suonano senza alcun contatto reale con il territorio. L’evento si chiama “The Camp”.
Ce lo presentano come motivo d’orgoglio per la Sicilia. Ma, a nostro parere, oltre ai proprietari del Verdura (inglesi, peraltro), né i siciliani, né in generale, gli italiani hanno alcun motivo di inorgoglirsi. Si svolge a porte chiuse, nel segreto più assoluto, off limits per la stampa siciliana (e pure per quella italiana) e ai comuni mortali non porta un bel nulla. Una premessa è d’obbligo. Nel 2014, il primo anno in cui il gotha della finanza arrivò in Siciia per il The Camp di Google, qualche ingenuo nutrì qualche speranza: vuoi vedere – si mormorava per le strade- che ora questi si innamorano della Sicilia ed investiranno un po’ di miliardi qui? Così non è stato, o comunque, non nel senso sperato. Magari qualche operazione in corso c’è pure in Sicilia, ma certamente non di quelle che portano benefici al territorio. Cose loro, insomma.
Che vengono a fare dunque? Perché tanti misteri sugli argomenti trattati? Perché fuori dal Verdura non deve trasparire nulla sui loro discorsi? Perché gli unici giornalisti ammessi sono quelli del Financial Times? Il sito Dagospia ha paragonato questi silenzi a quelli tipici dei meeting Bilderberg… E già questo dovrebbe fare venire i brividi. Altro che orgoglio siculo. Insomma, cosa hanno da nascondere? Ovviamente, anche la lista degli invitati dovrebbe restare segreta, ma ogni anno, molti nomi saltano fuori. E sono proprio questi nomi ad inquietare.
Cominciamo dagli italiani: gli unici ad essere invitati (a parte qualche nome dello spettacolo per una comparsa e qualche stilista che fa sempre chic) sono gli Elkann (alias Fiat, che in Sicilia farebbero meglio a non farsi vedere). Nessun siciliano, nemmeno un gesto di rispetto per chi li ospita. Della serie, non siamo noi i padroni di casa.
Il resto, sono capi di banche d’affari e di multinazionali. Da Goldman Sachs, al Banco di Santander, alla Deutsche Bank alla Rothschild, oltre a venture capitalist, magnati della finanza di ogni genere, qualche regnante (Norvegia e Giordania) e qualche figura di contorno per allietare le serate. Si tratta in buona sostanza, secondo la definizione del New York Times di uomini d’affari tra i più importanti al mondo.
Abbiamo già detto del paragone con il gruppo Bilderberg. Azzardato? In tema di azzardi, a noi viene in mente un altro paragone. Qualcuno ricorda l’operazione Britannia? Il due Giugno del 1992 (anno disgraziatissimo per la Sicilia e per l’Italia in generale) il panfilo Britannia dei reali inglesi, prestato ad un gruppo di finanzieri, navigava beato nelle acque siciliane. A bordo c’erano alcuni appartenenti all’élite di potere anglo-americane e finanzieri delle banche a cui si rivolgerà il governo italiano durante la fase delle privatizzazioni (Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers).
E se The Camp fosse la versione dell’Operazione Britannia sulla terraferma? Cos’altro hanno in serbo per noi?
Da lì comincia la svendita dell’Italia e la conseguente perdita di democrazia (bellissimo il video qui sotto in cui si spiega l’operazione Britannia e che vi consigliamo di vedere). Ancora oggi ne piangiamo le conseguenze.
Sia quel che sia, pregheremo Santa Rosalia e Sant’Agata affinché gli organizzatori, inclusi gli ospiti del Verdura, ci risparmino quanto meno le solite frasi ruffiane ed ipocrite come quelle che parlano di occasioni strepitose per la Sicilia e dell’orgoglio che dovremmo provare per la loro venuta nella NOSTRA ISOLA.
Ma perché mai dovremmo essere orgogliosi? La loro segretezza ci turba, la loro mancanza di rispetto nei confronti dei Siciliani, dalle nostre parti si chiama “vastaseria” e, soprattutto, non c’è prova che abbiano portato qualche beneficio a questa terra se non al Verdura resort che, come detto, è pure inglese.
Quindi, godetevi pure la nostra meravigliosa Sicilia (non abbiamo bisogno dei banchieri per sapere quanto sia bella), ma quanto meno, abbiate la decenza di non raccontarci quelle che a Cambridge definirebbero sonore minchiate. I Siciliani saranno pure deboli (non rappresentati, cioè, in maniera adeguata) ma non cretini.
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