Caos pale eoliche in Sicilia: class action di Sicilia Nazione contro il Governo Crocetta

15 giugno 2016

La class action – azione di classe pubblica amministrativa – è stata promossa da Sicilia Nazione contro il Governo regionale di Rosario Crocetta per la mancata emanazione del decreto sulle pale eoliche. Ovvero la mancata individuazione delle zone nelle quali non è possibile installare pale eoliche

Le pale eoliche, che hanno già sfregiato ‘pezzi’ importanti del paesaggio siciliano, potrebbero invadere altri luoghi della nostra Isola che dovrebbero restare incontaminati. Questo perché la Regione siciliana non avrebbe ancora individuato le zone non idonee all’installazione delle pale eoliche.

A denunciarlo sono gli indipendentisti di Sicilia Nazione, che hanno promosso “un’azione di classe pubblica amministrativa (la cosiddetta class action) contro il Governo regionale per la mancata emanazione del decreto sulle pale eoliche”.

In particolare – prosegua la nota di Sicilia Nazione – la class action del movimento indipendentista riguarda l’omessa emanazione di atti amministrativi generali obbligatori riguardanti la legge regionale n. 29 del 2015 recante: ‘Norme in materia di tutela delle aree caratterizzate da vulnerabilità̀ ambientale e valenze ambientali e paesaggistiche’. L’art. 1 di  questa legge rubricato ‘Aree non idonee all’installazione di impianti eolici’ ha previsto, infatti, che ‘…. entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Presidente della Regione … sono stabiliti i criteri e sono individuate le aree non idonee alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica di potenza superiore a 20 Kw …..”.

I 180 giorni sono inutilmente trascorsi il 27 Maggio scorso senza che alcun atto sia stato predisposto dal governo Crocetta.

“Questo – sottolinea Sicilia Nazione – sta consentendo l’installazione indiscriminata di impianti eolici anche in territori nei quali ogni speculazione dovrebbe essere rigorosamente esclusa. L’omissione dell’atto dovuto lede i diritti dei siciliani, aprendo le porte all’uso indiscriminato e alla conseguente distruzione del territorio da parte di speculatori e a volte anche di gruppi legati alla criminalità organizzata”.

Accusa gravissima. Ricordiamo che a gestire la branca dell’Amministrazione regionale che si occupa dell’energia è l’assessore regionale, Vania Contraffatto, voluta nel Governo Crocetta dai renziani siciliani e, in particolare, dal sottosegretario, Davide Faraone.

“La class action promossa da Sicilia Nazione costringe il Governo regionale a porre fine alla violazione delle regole previste dalla suddetta legge e ad intervenire con l’emanazione del decreto entro 90 giorni per evitare l’azione del giudice amministrativo. Sicilia Nazione – conclude la nota – ribadisce la propria volontà di proseguire l’azione di controllo e monitoraggio dell’attività di un Governo regionale che ha fatto dell’inerzia la principale cifra del proprio agire politico”.

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