Durante il question time di oggi si è parlato di presunti brogli al primo turno delle amministrative e dei rischi in vista dei ballottaggi di domenica. “Renzi ha detto che userà il lanciafiamme nel Sud, vedete di usarlo per evitare brogli che sono un’offesa alla democrazia”
Sale la tensione in vista dei ballottaggi che interesseranno numerose città italiane (e siciliane) domenica prossima. E che la tensione sia alta, a parte la campagna elettorale al vetriolo, lo testimoniano anche le due interrogazioni discusse oggi alla Camera durante il question time. Entrambe temono brogli elettorali. Entrambe denunciano “irregolarità” già al primo turno ed entrambe chiedono al Ministro dell’Interno quali provvedimenti stia mettendo in atto per garantire “la regolarità delle procedure”.
La prima si riferisce, in particolare a Napoli e fa riferimento al videoreportage pubblicato dal sito d Fanpage.it l’8 giugno scorso che mostra “alcune evidenti irregolarità e possibili brogli avvenuti all’esterno di alcuni seggi elettorali; in particolare si mostrano persone che sembrerebbero essere state pagate per l’ottenimento del voto; dal video – proseguono gli interroganti- appare chiaro come alcune figure all’esterno dei seggi cercassero di far entrare del materiale non meglio identificato all’interno delle sezioni elettorali ed avessero elenchi di persone che dovevano andare a votare, a costo di andarle a prendere fin dentro casa; i casi mostrati dal sito arrivano dai rioni di Soccavo, Chiaia, Sanità e San Lorenzo, ma i rappresentanti di lista ed i comitati popolari dell’antimafia sociale, che si sono attivati per le elezioni, hanno segnalato situazioni simili in quasi tutte le aree della città;
“Sinistra Italiana – si legge sempre nell’interrogazione- ha segnalato più volte alla prefettura ciò che stava accadendo durante la giornata di domenica; è notizia recente quella dell’indagine portata avanti dalla procura di Napoli nei confronti di due candidate del Partito Democratico (una candidata al consiglio comunale ed una candidata al consiglio della municipalità; le due persone indagate avrebbero acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo «Garanzia giovani», finanziato dalla regione; da ultimo eventi incresciosi sono stati segnalati anche nell’ambito del comune di Castellammare di Stabia; quanto accaduto rappresenta un’intollerabile lesione alla democrazia”;
“In queste ultime ore è, inoltre, apparso un video con un servizio intitolato «Napoli, pasta e biscotti in cambio del voto» sul sito internet http://youmedia. fanpage.it/ dal quale emergono notizie, ad avviso degli interroganti, di portata eccezionale in relazione a quelli che sembrerebbero gravi casi di corruzione in cambio di voti;i contenuti diffusi dal servizio riportato dal suddetto video sono stati diffusi anche da altri siti internet”.
A questo punto si chiede: “quali elementi si intendano fornire sui fatti descritti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere al fine di fare chiarezza sull’accaduto e di garantire la massima trasparenza e «agibilità politica» in merito al ballottaggio delle elezioni amministrative di domenica 19 giugno 2016, in particolar modo nella città di Napoli e nei comuni limitrofi”. Firmatari (SCOTTO, AIRAUDO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, D’ATTORRE, DURANTI, DANIELE FARINA, FASSINA, FAVA e altri).
La seconda interrogazione, sempre discussa oggi, parte dalla stessa premessa, ovvero che
“durante il voto per le ultime elezioni amministrative, soprattutto a Roma e Napoli, si sono verificate irregolarità di ogni genere nello spoglio delle schede e lo scrutinio dei voti che in decine di casi hanno reso necessario il riesame con i registri della prefettura; in moltissime sezioni – sottolineano i firmatari- gli scrutini hanno subito ritardi inammissibili e in una trentina di sezioni romane non si è riusciti a rispettare neanche il termine di ventiquattro ore previste dalla legge per lo spoglio delle schede e le urne, di fatto, non sono state neanche aperte; in particolar modo il conteggio delle preferenze espresse in favore dei candidati consiglieri municipali si è rivelato spesso impossibile, a causa delle schede non scrutinate o dei registri non compilati; assenza di verbali o verbali firmati a matita, non timbrati, mancanza dei voti di lista e delle tabelle scrutinate”.
“A Roma- si legge sempre nell’interrogazione- nel quartiere Prati in ben quattro seggi tali preferenze non sono state verbalizzate affatto, posto che si è verificato che nei registri erano scritti i soli voti dei presidenti e non quelli dei partiti e dei candidati consiglieri; i verbali che in grande quantità sono stati consegnati in bianco riportavano scritte che giustificavano la mancata compilazione, quali «sopravvenuta stanchezza», «improvviso malore del presidente», «l’impossibilità di far tornare i conti», e molti addetti ai lavori avrebbero segnalato un’inammissibile inefficienza e impreparazione dei presidenti di seggio; a fronte delle incongruenze nello spoglio e nello scrutinio dei voti l’ultima istanza è rappresentata dal riconteggio delle schede, anch’esso spesso impossibile perché nel frattempo le urne che le contenevano si sono smarrite, ovvero la possibilità per i candidati e i partiti di ricorrere al tribunale amministrativo, ovviamente sostenendo in proprio le non esigue spese; tutte le problematiche sin qui esposte impediscono ai cittadini la piena espressione del proprio diritto di voto”. Quindi si chiede al Ministro “quali iniziative intenda assumere per garantire la regolarità delle procedure e il rispetto delle norme in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie e se non ritenga assumere le iniziative normative necessarie per l’introduzione del voto elettronico”. (Firmatari RAMPELLI, MAIETTA, PETRENGA, TOTARO, CIRIELLI, MELONI, e altri).
E in Sicilia, tutto a posto?
Ah, dimenticavamo la risposta del Ministro che pressapoco è la seguente: niente di che, poche le sezioni che hanno presentato “criticità”, certo c’erano tanti “scrutinatori stanchi” e li dove c’è ipotesi di reato sta indagando la magistratura. Noi come sempre faremo il massimo.
Risposta che, ovviamente, non ha soddisfatto gli interroganti, uno dei quali nella replica gli ha detto: “Renzi ha detto che userà il lanciafiamme nel Sud, vedete di usarlo per evitare brogli che sono un’offesa alla democrazia”.
Insomma cari amici, se siete coinvolti- per puro senso civico o altro- in questo turno di ballottaggio, vedete di mandare eserciti di rappresentanti di lista….
foto di copertina tratta da pontilenews.it