La domanda la pone al Governo della Regione, in un ‘interrogazione, il gruppo parlamentare della Lista Musumeci. Tale, eventuale scemta, sottolinea lo stesso nello Musumeci, “non terrebbe conto dell’altissima vocazione turistico-economica di questa porzione di costa, ritenuta fra le più belle del Mediterraneo”
Un centro di accoglienza per immigrati a Scala dei Turchi, lo splendido tratto di costa che si distende tra Porto Empedocle e Realmonte, in provincia di Agrigento?
Sembra una follia, ma ormai non c’è più da stupirsi di nulla, dal momento che stipare 200 migranti dove capita e 35 Euro al giorno è diventato il grande affare dei nostri giorni.
La Sicilia è piena di piccoli alberghi che si trasformano in centri di accoglienza per migranti.
E’ un affare conveniente: con 35 Euro al giorno, il titolare del centro deve corrispondere appena 2 Euro al giorno al migrante, più il vitto e qualche capo di vestiario. Buttandola a terra, come si usa dire dalle nostre parti, lo ‘sgobbo’ – cioè il guadagno – è di almeno 25 Euro al giorno per migrante per 365 giorni all’anno.
Domanda: quale albergo a tre o due stelle è in grado, oggi, in Sicilia, di fare tale ‘numero’? Da qui la continua trasformazione di piccoli alberghi in centri di accoglienza.
Finirà così anche a Scala dei Turchi?
“Il Governo regionale blocchi immediatamente l’istituzione del centro di accoglienza per richiedenti asilo che si ipotizza di far sorgere in un albergo di Realmonte, a pochi metri dalla Scala dei Turchi”, scrive in un comunicato il parlamentare dell’Ars, Nello Musumeci, che ha presentato, insieme ai deputati del Gruppo Lista Musumeci, Santi Formica e Gino Ioppolo, un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore alla Famiglia e alle Autonomie locali, per chiedere di ripensare a questa ipotesi, perché “una simile eventualità – afferma Musumeci – non terrebbe conto dell’altissima vocazione turistico-economica di questa porzione di costa, ritenuta fra le più belle del Mediterraneo”.
“Se la notizia dovesse essere confermata – prosegue Musumeci – saremmo in presenza di una scelta non del tutto pertinente con il contesto, perché riconvertire a centro di accoglienza un albergo che si trova in prossimità di un sito che è stato indicato come patrimonio dell’Umanità non giova certamente né alla Sicilia, né ai migranti stessi, che risulterebbero ghettizzati in un’area turistica, per sua natura di difficile compatibilità con la doverosa attività di accoglienza a cui queste persone hanno diritto”.
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MA PERCHè NON NE CREA UNO DI DIMENSIONI PIù GRANDI NELLA SUA FIRENZE?
La Toscana, la civilissima Toscana madre della cultura e dell'accoglienza di tutti i cittadini del mondo che non hanno un luogo dove dormire e sfamarsi. Ecco, nella Toscana, nelle grandi vallate piene di vigneti, potrebbero estirparli per costruire bungalows o prefabbricati per accogliere i migranti che potrebbero diventare migrati con dimora fissa.