In un primo momento avevamo messo da parte questi comunicati. Ora invece abbiamo deciso di pubblicarli perché rappresentano la testimonianza palmare di come nel Sud in generale e in Sicilia in particolare i vecchi partiti e i sindacati consociativi non riescono più a rappresentare le vere istanze dei lavoratori. Sarebbe importante che i lavoratori di Almaviva replicassero a questi signori
I comunicati che adesso leggerete li avevamo cestinati. Sono tutti comunicati che ‘celebrano’ come positivo l’accordo siglato per la vertenza Almaviva. Accordo che i lavoratori di questa azienda hanno ‘bocciato’ (come potete leggere qui).
Poi ci abbiamo ripensato. E abbiamo deciso di riproporli. Per tre motivi.
Il primo motivo è per raccontare ai nostri lettori la ‘correttezza’ intellettuale e sociale dei rappresentanti di alcune forze politiche (PD in testa) e di certe organizzazioni sindacali. Personaggi che si illudono di parlare a nome di lavoratori dei quali, però, non rappresentano affatto le istanze.
Il secondo motivo – che si lega strettamente al primo – ci racconta come si orchestra una grande campagna di ‘informazione’.
Il terzo motivo ci indica come la politica tradizionale e i sindacati tengono in gran conto le istanze dei lavoratori lavoratori del Mezzogiorno d’Italia…
Cominciamo dagli ‘scienziati’ della CISL siciliana.
“Abbiamo raggiunto un punto di incontro all’insegna della continuità con l’accordo di dicembre 2015, i lavoratori, infatti, non hanno subito ulteriori danni economici né un peggioramento delle flessibilità, e hanno ottenuto un accordo di salvaguardia che copre un periodo di 18 mesi con opzione su altri 18, si tratta chiaramente di un primo passo che ha salvato 1670 posti di lavoro a Palermo, che deve servire ora a rilanciare il settore con interventi strutturali”.
Commentano cosi la sigla avvenuta stamani dell’accordo che salva i 1670 posti di lavoro di Almaviva Contact a Palermo, quasi 3 mila in tutto, Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Palermo Trapani ed Eliana Puma, Rsu Fistel Cisl, alla fine della lunga trattativa al Ministero del Lavoro fra azienda parti sociali e governo, durata tutta la notte, a cinque giorni dai licenziamenti.
L’accordo quadro prevede sei mesi di contratti di solidarietà difensiva a partire dal primo giugno con ritiro dei licenziamenti e con riduzione della percentuale graduale (dal 45 % Palermo e Roma e dal 35% di Napoli fino ad un massimo del 20%) e un anno di cassa integrazione straordinaria (pagata all’80 per cento); senza condizioni economiche peggiorative rispetto alle attuali; eventuali picchi di traffico delle commesse gemelle verranno gestiti prioritariamente dai siti in solidarietà.
Il testo mantiene la disponibilità del sito di Marcellini per gestire incrementi di volumi delle commesse, la percentuale di solidarietà che scenderà nei 18 mesi ( a partire dal sesto mese) fino al 20% con la riduzione strutturale degli esuberi e l’anticipo della quota da parte dell’Inps.
“Fondamentale la promessa di nuove attività su Palermo Roma Napoli e la conferma del tavolo mensile Almaviva al Mise e di quello bimestrale di settore, perché è chiaro che al momento abbiamo scongiurato il peggio ma dovrà ora partire la fase di ristrutturazione del settore e di rilancio che possa portare davvero a dare serenità a tutti i lavoratori Almaviva” aggiungono Assisi e Puma.
“Partendo dall’accordo siglato ieri a livello nazionale per la clausola sociale che garantisce nei cambi di appalto la continuità occupazionale e dei diritti acquisiti ai lavoratori dei call center – spiega Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – e dal testo siglato stamani sulla vertenza Almaviva, a questo punto è essenziale che si concretizzino tutti gli impegni assunti al tavolo dal governo nazionale, a partire dall’articolo 24 bis, perché adesso servono regole certe per contrastare le delocalizzazioni e le gare al massimo ribasso affinché i call center possano diventare una vera industria. Per la nostra città inoltre – conclude De Luca – aver intanto salvato 1670 posti di lavoro è fondamentale, nella crisi che ha portato via troppe grosse realtà industriali, bisogna far di tutto affinché il call center Almaviva resti e ampli la sua attività per garantire un futuro a tutti i lavoratori e alle loro famiglie”.
Ancora non è finita: ci sono le parole di altri due ‘intellettuali’ della CISL: Annamaria Furlan e Vito Vitale: non ve li ‘perdete’ perché sono ‘perle’ di saggezza sindacale senza le quali, forse rischieremmo di non ‘sopravvivere’:
“Siamo molto soddisfatti per l’accordo siglato al Mise di revoca del 3000 licenziamenti di Almaviva e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali nei siti di Roma, Palermo e Napoli. Anche questa volta il sindacato ha saputo fare il proprio mestiere, scongiurando i licenziamenti che avrebbero messo in ginocchio migliaia di famiglie soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno”. Lo dichiarano in una nota congiunta la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il Segretario Generale della Fistel Cisl, Vito Vitale.
“Va riconosciuto al Governo di avere dato al settore dei call center la necessaria attenzione, impegnando l’azienda a ridurre gli esuberi e confermando i siti logistici di Napoli e Palermo in via di ridimensionamento. Sono stati lunghi mesi di lotta nei quali la Cisl e la Fistel Cisl hanno sostenuto con forza le ragioni di migliaia di lavoratori che rischiavano di perdere il lavoro ed ogni speranza nel futuro. Adesso la sfida che il Sindacato lancia al Governo è la regolamentazione del settore dei call center ed il contrasto alle delocalizzazione ed alle gare al massimo ribasso nel tavolo permanente al Mise già convocato per il 17 Giugno. Questa è la nuova battaglia. Dobbiamo dare stabilità a questo settore cosi delicato, dove operano ancora migliaia di giovani senza le giuste tutele salariali e contrattuali. Anche per questo l’accordo siglato al Mise prevede una serie di verifiche per monitorare la riduzione delle eccedenze nei tre siti con una riduzione del 5% a trimestre dopo i primi dei mesi di solidarietà”.
Anche le dichiarazioni del segretario del PD siciliano, Fausto Raciti, ve le raccomandiamo ‘caldamente’: questi signore, attaccatissimo alla poltrona di parlamentare nazionale, non parla quasi mai, se stavolta ha parlato….
“Tiriamo un sospiro di sollievo: la soluzione positiva della vertenza Almaviva è una bella notizia per la Sicilia e per il Paese”.
Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del Partito Democratico della Sicilia.
“E’ stata una trattativa lunga e complessa – aggiunge – ma alla fine si è riusciti a scongiurare una nuova ondata di tagli che avrebbe pesato enormemente sulla nostra isola e sulla sede di Palermo. Bisogna riconoscere il lavoro portato avanti con serietà e determinazione da tutte le parti che hanno partecipato al tavolo della trattativa: sindacati, rappresentanze del Ministero e della Regione e rappresentanze aziendali, tutti hanno fatto la loro parte nel raggiungimento da un accordo che prolunga le misure di solidarietà e prevede una serie di interventi da portare avanti nei prossimi mesi. Bisogna quindi lavorare da subito per creare le condizioni affinché, alla prossima scadenza, l’azienda e l’intero settore dei call center abbiano del tutto lasciato alle spalle questa fase di incertezza”.
Quindi i ‘filosofi’ dell‘UGL:
Dopo una riunione ininterrotta da ieri pomeriggio, e le numerose proteste portate avanti dai sindacati di categoria, stamattina è stata raggiunta un’intesa con il Ministero del Lavoro, con sottoscrizione di un verbale di accordo che prevede il ritiro della procedura di licenziamento per 3.000 lavoratori, applicazione di ammortizzatori sociali per 18 mesi, di cui primi 6 mesi di contratto di solidarietà e successivi 12 mesi di cassa integrazione.
Copertura finanziaria e mantenimento del reddito attuale per ogni lavoratore.
Impegno a partire da novembre a ridurre le % di solidarietà, per arrivare al 20%.
I siti interessati sono Palermo, Napoli e Roma.
A darne notizia in una nota è l’Ugl TLC.
Per Antonio Vitti, Segretario Provinciale di Palermo e Riccardo Catalinotto, Coordinatore provinciale di Almaviva contact di Palermo, entrambi dell’Ugl TLC, “un sospiro di sollievo in particolare per i lavoratori del capoluogo siciliano”.
Ed ecco a voi Luisa Albanella, parlamentare nazionale del PD, puro ‘genio’ della politica:
“Un risultato senz’altro positivo quello raggiunto grazie al lavoro congiunto del Governo, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda Almaviva, che scongiura 3000 licenziamenti nel settore call center, concentrati nelle principali città del Mezzogiorno. L’impegno delle forze politiche ora prosegue per definire regole certe per il comparto, che conta complessivamente 80 mila persone”.
Lo dichiara la parlamentare nazionale del partito democratico Luisa Albanella, componente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, commentando la notizia dell’accordo raggiunto tra azienda e sindacati al Ministero per lo Sviluppo Economico.
“La clausola sociale di salvaguardia inserita nei cambi di appalto – ricorda la deputata Albanella – è stato un traguardo decisivo, una battaglia di civiltà, portata avanti grazie in Commissione Lavoro; abbiamo anche sottoscritto l’accordo per l’applicazione della norma”.
“Proseguiamo con le nostre richieste per quanto riguarda il rispetto dell’articolo 24 bis della legge 83 del 2012 e cioè fare valere il diritto del cittadino di sapere, ad inizio di telefonata, da quale Paese parta la conversazione in modo che possa decidere da chi fare gestire la chiamata a tutela pure della privacy, così come previsto dalla legge”.
“Chiediamo il rispetto di questo norma innanzitutto a quelle aziende quotate in Borsa, che con la delocalizzazione selvaggia e forme di aggiudicazione di gare di appalto al massimo ribasso, provocano disoccupazione in Italia e un complessivo peggioramento dei servizi”. “Altro aspetto su cui insistiamo è quello legato agli ammortizzatori sociali, chiedendo che il settore sia trattato alla stregua delle grandi industrie, del comparto logistica e grande distribuzione”.
P.S.
Non escludiamo di aver ignorato altre ‘intelligenti’ considerazioni sul grande accordo siglato al Ministero del Lavoro su Almaviva. Se è così e volete essere inseriti potete farci avere i vostri comunicati.
Lo stesso discorso rivolgiamo a chi è a conoscenza di altri comunicati ‘intelligenti’ di politici e sindacalisti su Almaviva.
Potete inviarceli attraverso la nostra pagina facebook.
Noi riteniamo importante inserirli tutti. Per conservarli. A futura memoria. Perché se tra un anno o due ci dovessero essere licenziamenti, tutti i lavoratori della Sicilia e, in generale, del Sud Italia potranno verificare sul campo il ‘valore’ di questi politici e di questi sindacalisti.
Ovviamente, il nostro appello non è rivolto a tutti: anche ai politici, ai sindacalisti e ai lavoratori non siciliani di Almaviva.
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