Pioggia di reazioni dopo che anche il CGA ha, di fatto, ‘inchiummato’ la ZTL pensata dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore Giusto Catania. Nadia Spallitta: “Sonora sconfitta per il sindaco”. Confcommercio Palermo: il Comune cambi rotta. E poi Vincenzo Fumetta, Orazio La Corte, Luisa La Colla, Angelo Figuccia, Stefania Munafò
Dopo che il CGA, sigla che sta per Consiglio di Giustizia Amministrativa, ha fatto chiarezza sulla ZTL di Palermo le reazioni sono tante. Come abbiamo scritto ieri, i giudici amministrativi, di fatto, hanno bloccato l’Amministrazione comunale del capoluogo siciliano. Il sindaco Leoluca Orlando e i suoi assessori sono stati invitati ad aspettare il giudizio del TAR Sicilia, previsto per il 9 Novembre.
Quello del CGA è un consiglio, perché l’Amministrazione comunale è libera di agire come crede. Orlando ha capito di essere finito in un vicolo cieco, perché sa che, a Novembre, i giudici del TAR gli daranno torto. Così il sindaco cerca di rivoltare la ‘frittata’ dalla propria parte.
Con molta probabilità, l’Amministrazione comunale proverà a far venire meno le ragioni del contendere, per evitare che il TAR gli assesti la ‘mazzata’ finale.
Uno dei pochi dati certi è che il Comune di Palermo cerca un ‘Bancomat’ per l’AMAT. Ci ha provato con i cittadini e, soprattutto, con i commercianti. Ma finora gli andata male.
Di questo parleremo con nostre riflessioni e interviste. Ora diamo spazio alle reazioni della politica.
NADIA SPALLITTA LA ‘BASTONATRICE’ DI ORLANDO E CATANIA – Cominciamo con Nadia Spallitta, vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, esponente del PD:
“L’ordinanza del CGA in materia di ZTL – dice Nadia Spallitta – rappresenta una sonora sconfitta politica per il Sindaco. Se i giudici, sotto il profilo processuale, affermano che allo stato e alla luce dei rimborsi dei pass non sussiste un pericolo grave per i ricorrenti, tuttavia entrano nel merito (pur non essendo tenuti a farlo) per confermare nella sostanza le numerose criticità delle ZTL, confermando quindi la bontà dei motivi del ricorso delle affermazioni del TAR ed anche delle mie reiterate dichiarazioni in Consiglio”.
La vice presidente del Consiglio comunale ha condotto, da Dicembre dello scorso anno ad oggi, una battaglia per provare a convincere il sindaco che le Zone a Traffico Limitato, in tutto il mondo, si muovono sulla base di regole che tutti debbono rispettare.
“In particolare – dice sempre Nadia Spallitta – i giudici invitano l’Amministrazione a non introdurre le ZTL fino alla decisione del TAR (con udienza fissata a Novembre) adottando un comportamento prudenziale e di buona amministrazione, alla luce delle criticità che caratterizzano queste tariffe, come sostenuto dal TAR e oggi confermato dal CGA. In particolare, le tariffe non possono essere tasse surrettizie (‘tasse occulte’) e non possono essere destinate a finalità diverse dal contenimento dell’inquinamento. Insomma, non possono essere un corrispettivo per garantire gli equilibri di bilancio dell’AMAT”.
Ci sono dei passaggi amministrativi e giuridici, quasi elementari, che sono stati violati. E che la magistratura amministrativa ha sottolineato.
“Per il CGA – osserva ancora la vice presidente del Consiglio comunale – le ZTL non si possono considerare un permesso generalizzato a pagamento, dovendosi le tariffe calibrare in relazione alle zone ed alle esigenze oggettive (ad esempio, diversa dovrà essere la tariffa per residenti e commercianti). Infine i giudici invitano l’Amministrazione a dimostrare – cosa che ad oggi non è stato fatto – l’effettivo potenziamento del trasporto pubblico, in mancanza del quale viene meno il diritto alla mobilità privata e non si tutela la salute collettiva. In altri termini i provvedimenti dell’Amministrazione sono contestati nel merito e possono considerarsi illegittimi. Sarebbe quindi opportuno revisionarli integralmente alla luce delle puntuali indicazioni fornite sia dal TAR che dal CGA”.
“Di fronte a tanta chiarezza e ad un invito alla prudenza – prosegue l’esponente del PD – sarebbe grave mantenere un atteggiamento oltranzista che potrebbe determinare un inutile aggravio di spesa e disagi per i cittadini, senza peraltro risolvere i problemi del traffico e dell’inquinamento. Spero che questa batosta politica e legale porti l’Amministrazione a più miti consigli, avviando finalmente un percorso condiviso che garantisca effettivamente la tutela della salute”.
“In una città ingabbiata dal cemento conclude Nadia Spallitta – l’Amministrazione rivendica la volontà di migliorare la qualità della vita e poi continua ad autorizzare lottizzazioni e varianti con relativa cementificazione, depauperando il territorio degli ultimi scampoli di verde. La tutela della salute indicherebbe invece uno stop al consumo del suolo”.
VINCENZO FUMETTA IL SALVA-AMAT – Chi insiste su una strada che ha portato, fino ad oggi, l’Amministrazione comunale a sbattere è Vincenzo Fumetta, Segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Palermo, formazione politica che ormai si identifica, in tutto e per tutto, con l’Amministrazione Orlando.
“La decisione del CGA – dice Fumetta – sancisce un principio importante: la ZTL di Palermo è necessaria per ridurre i livelli di inquinamento in città e non serve affatto per fare cassa, come è stato strumentalmente affermato da tanti professionisti della mistificazione”.
“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa – si legge nella nota della Confcommercio di Palermo – ha sciolto il nodo ZTL, decidendo l’appello proposto dal Comune e dall’AMAT avverso l’ordinanza con la quale il TAR Palermo aveva accolto le istanze di circa 200 cittadini e delle associazioni Confcommercio e Confartigianato, difese dall’avvocato tributarista Alessandro Dagnino. Con ordinanza il CGA ha annullato il provvedimento con il quale il TAR Palermo aveva sospeso l’avvio della ZTL. Secondo il CGA mancava, infatti, uno dei presupposti formali per la sospensione degli atti impugnati e, in particolare, il cosiddetto periculum in mora (cioè il danno grave e irreparabile), poiché ‘il pregiudizio cautelare allegato dai ricorrenti in primo grado, in termini di lesione della mobilità, non integra gli estremi della gravità e della irreparabilità tenuto conto del costo della tariffa per singolo automezzo, non superiore ad euro 100 all’anno, e della sua recuperabilità in caso di esito positivo del giudizio di annullamento’. In altre parole, in attesa della sentenza del TAR, fissata per il 9 novembre 2016, i cittadini ben potrebbero sopportare l’onere di pagare i 100 euro chiesti dal Comune, trattandosi di somme rimborsabili in caso di vittoria”.
“Nel merito, però – prosegue la nota di Confcommercio Palermo – il CGA dà ragione ai cittadini ritenendo ‘accurati e puntuali’ i motivi di ricorso già condivisi dal TAR. In particolare, il CGA avverte il Comune e l’AMAT che la ZTL, così com’è, rischia di ‘risolversi in una surrettizia forma di tassazione locale destinata a tutt’altri fini’. Avverte anche che la ZTL voluta dal Comune rischia di risolversi ‘in un permesso generalizzato, purché a pagamento’, ad entrare nelle zone limitate, mentre invece il Comune avrebbe dovuto ‘calibrare le eccezioni al divieto di circolazione in tali zone sulla base di esigenze oggettive (quali a titolo esemplificativo la residenza o il luogo di lavoro all’interno delle zone anzidette)’. In sintesi, secondo il CGA, una vera ZTL dovrebbe, semmai, impedire l’accesso a tutti, con poche eccezioni, da applicarsi, ad esempio, ai residenti e ai lavoratori e non già, come avvenuto nel Comune di Palermo, consentire la circolazione a tutti coloro che pagano”.
Confcommercio, a conti fatti, smonta la natura ‘pirandelliana’ della ZTL pensata dall’Amministrazione Orlando, fatta non per limitare l’inquinamento, ma per fare ‘cassa’, contraddicendo l’idea stessa di Zona a Traffico Limitato.
“Non passa neanche la tesi del Comune e dell’AMAT – prosegue, puntuto, il comunicato di Confcommercio – di avere adeguatamente realizzato il consolidamento del trasporto pubblico, necessario per l’istituzione della ZTL. Ed infatti, secondo il CGA, il Comune deve ancora fornire la ‘necessaria dimostrazione dell’effettivo potenziamento del trasporto pubblico, a garanzia della circolazione privata non meno che della salute collettiva’. Secondo l’avvocato Alessandro Dagnino, difensore dei cittadini e delle associazioni di categoria, ‘si tratta di una grande vittoria dei cittadini e delle associazioni dei commercianti e degli artigiani. Il CGA ha condiviso nel merito – prosegue il tributarista – i motivi del ricorso e l’ordinanza del TAR, ravvisando l’illegittimità dei provvedimenti istitutivi della ZTL adottati dal Comune di Palermo”.
“La decisione del TAR – aggiunge Dagnino – viene modificata soltanto sotto il profilo del danno grave e irreparabile, poiché, come dichiarato dal CGA, i cento Euro richiesti ai cittadini possono essere facilmente rimborsati dal Comune in caso di soccombenza nel merito. I giudici d’appello lanciano, però, un chiaro monito al Comune, avvertendolo che sarebbe contrario ai doveri di buona amministrazione ripristinare la ZTL e che sarebbe invece prudente attendere la sentenza del TAR, che ha già fissato l’udienza del 9 Novembre 2016 per decidere. La decisione del CGA – conclude Dagnino – è di grande importanza giuridica, poiché si tratta del primo caso in Italia in cui si indicano i limiti, oltrepassati i quali una ZTL assume natura di tributo occulto, come tale vietato. La decisione potrebbe avere effetti anche in altri Comuni, secondo una valutazione da effettuarsi caso per caso”.
“Il CGA ha confermato la natura di tassa occulta – sottolinea Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – che abbiamo sempre criticato, fatta così, l’area di limitazione del traffico è una Zona a Traffico Tassato. inoltre non siamo stati mai d’accordo sulla vastità della zona a traffico limitato che penalizzerebbe fortemente i commercianti in una città dove il settore è già al collasso a causa della crisi. Tutti sappiamo che il Comune, in sostanza, ha bisogno di fare ‘cassa’ per salvare l’AMAT, ma non tutto può essere addossato sulle spalle dei cittadini e dei commercianti”.
“Alla luce della chiara indicazione del CGA – prosegue Patrizia Di Dio – ci aspettiamo che l’Amministrazione comunale raccolga l’invito dei giudici e si astenga dall’istituzione della ZTL, attendendo la decisione del TAR che ha già ritenuto, seppur all’esito di un esame sommario, la fondatezza dei motivi di ricorso. In caso contrario, ci troveremmo un’ulteriore vessazione per i cittadini e commercianti che sarebbero costretti a pagare ancora una volta i cento euro per poi dover chiedere un probabile rimborso”.
“Abbiamo offerto all’Amministrazione – conclude la presidente di Confcommercio Palermo – alcune proposte di buon senso fin da subito e siamo stati ascoltati in minima parte, Confcommercio è sempre disponibile a discutere con il sindaco Orlando il riesame del provvedimento, come suggerito anche dal CGA, ribadendo che il ricorso non vuole esprimere contrarietà culturale alle ZTL in sé, purché non siano una tassa occulta.
ORAZIO LA CORTE: RIVEDERE LA ZTL – Per il consigliere comunale di Leva Democratica, Orazio La Corte, l’Amministrazione comunale farebbe bene ad aspettare fino a Novembre prima di tornare ad occuparsi di ZTL.
“La ZTL così come è stata concepita – dice La Corte – non va bene: serve una nuova articolazione che tuteli effettivamente dall’inquinamento i cittadini e il patrimonio monumentale, nonché tariffe differenziate a seconda di casi specifici. Ecco perché l’Amministrazione comunale dovrebbe aspettare fino a Novembre, quando ci sarà l’udienza di merito del TAR”.
“In questo lasso di tempo – prosegue La Corte – bisogna apportare delle modifiche sostanziali alle ZTL, coinvolgendo il Consiglio comunale. Personalmente, sono per la chiusura totale del centro storico e per integrare la ZTL con un efficiente servizio di trasporto pubblico, magari utilizzando navette a metano e facendo pagare ai cittadini un biglietto più basso rispetto a quello dei bus”.
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