Ormai Sala delle Lapidi è diventata una specie di suk urbanistico: un caffè, un piano di lottizzazione e una variante urbanistica non la si rifiuta a nessuno. Stasera, ad esempio, in dieci minuti, senza dibattito, è stata approvata una delibera che prevede ben due Piani di Lottizzazione: una per Mondello, l’altra per lo ZEN. Nadia Spallitta: “E’ incredibile, in città comanda il cemento”. Angelo Figuccia (Forza Italia) chiama in causa il PD: “Se i consiglieri comunali di questo partito fossero usciti dall’Aula…”
E’ ufficiale: Palermo è nelle mani di un a banda di ‘Signori del cemento’. Non si spiega altrimenti l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Palermo, in dieci minuti, senza dibattito, di due nuovi piani di lottizzazione: il primo dalle parti di Mondello, in via Deianiria; il secondo dalle parti dello ZEN. Due delibere approvate dal Mov 139 (il gruppo consiliare vicino al sindaco, Leoluca Orlando). Con la presenza, in Aula, di alcuni consiglieri comunali del PD.
Confessiamo che abbiamo difficoltà a seguire i lavori del Consiglio comunale di Palermo. Questo perché non si rispetta un ordine dei lavori: le delibere – che poi sono affari, per lo più, come già ricordato, all’insegna del cemento – spuntano a ‘botta di sangue’, con la tecnica del ‘prelievo’: quando da Sala delle Lapidi mancano i consiglieri comunali ‘rompiscatole’, la presidenza del Consiglio comunale, a ‘umma ‘umma, mette ai voti il ‘prelievo’ (i consiglieri comunali decidono, con il voto, se mettere in discussione una delibera); che viene approvato. Poi si passa al dibattito-farsa. E poi via libera all’approvazione.
Così, stasera, il Consiglio comunale di Palermo ha rivissuto i ‘gloriosi’ anni ’60 e ’70 del secolo passato, quando le delibere cariche di ‘cemento’ passavano da Sala delle Lapidi come treni…
“E’ incredibile che due delibere così importanti siano state approvate in pochi minuti senza dibattito”, commenta Nadia Spallitta, PD, vice presidente vicario del Consiglio comunale.
Nadia Spallitta è considerata la bestia nera dell’attuale Amministrazione comunale. “Detto questo – aggiunge – non sono il cane da guardia di questo Consiglio comunale. Però è un po’ strano: stasera sono arrivata con venti minuti di ritardo o giù di lì. E ho dovuto prendere atto che due delibere importanti, che prevedono la costruzione di un numero imprecisato di ville e villette, sono state approvate a tamburo battente. Tutto questo è semplicemente incredibile”.
Nadia Spallitta ricorda che il Consiglio comunale dovrebbe iniziare ad esaminare il nuovo Piano regolatore. “Invece del nuovo Piano regolatore se ne parla e basta – aggiunge Nadia Spallitta -. Poi l’Amministrazione e i consiglieri comunali vicini al sindaco fanno tutt’altro. La verità è che si va avanti a colpi di varianti urbanistiche e Piani di lottizzazione. Siamo davanti ad atti amministrativi inaccettabili che contrastano con il programma e le dichiarazioni del sindaco rispetto allo stop del consumo del territorio. La cosa più corretta dovrebbe essere quella di iniziare ad esaminare il nuovo Piano regolatore generale della città”.
Spiega Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia:
“In tanti siamo usciti dall’aula per non votare questi due Piani di lottizzazione. Con molta probabilità, se anche in consiglieri comunali del PD fossero usciti dall’Aula, sarebbe venuto a mancare il numero legale e la delibera non sarebbe stata approvata”.
Un modo elegante, quello di Figuccia, per dire che, questa volta, la ‘pasta con le sarde’ insieme all’Amministrazione comunale se la sono mangiata dalle parti del PD.
Eh sì: in Consiglio comunale, a Palermo e nel Consiglio comunale c’è un PD che fa opposizione, da Nadia Spallitta a Sandro Leonardi, fino alla segretaria provinciale, Stefania Munafò; poi c’è un secondo PD: il Partito Democratico della ‘pasta con le sarde’.
Chi saranno mai gli amanti di questi piatto ‘tipico’ di Sala delle Lapidi in salsa PD?