Il Consorzio Universitario di Agrigento subisce l’effetto a catena provocato dai tagli del Governo Renzi. Roma taglia i fondi alla Regione siciliana. La Regione taglia i fondi alla Provincia di Agrigento (commissariata dalla stessa Regione). E un’esperienza culturale ed economicamente strategica va a farsi benedire. La denuncia a metà di Roberto Di Mauro (Partito dei Siciliani), che tace sulle responsabilità romane. Il silenzio dei cinque parlamentari nazionali e regionali del PD
Il fallimento della Regione siciliana che, ad oggi, non ha ancora incassato i 500 milioni di Euro che il Governo Renzi si è, o forse si era impegnato ad erogare (ne parliamo in questo articolo), sta determinando un effetto a catena, naturalmente di fallimenti. Di fatto, è fallito il Consorzio Universitario di Agrigento (CUPA). Un ‘successo’ per il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, agrigentino della Città dei Templi, che, almeno fino ad ora, non ha avuto la capacità politica di salvare un’istituzione culturale di importanza strategica per l’intera provincia di Agrigento.
Dell’imminente chiusura del Consorzio universitario di Agrigento parla il capogruppo del Partito dei Siciliani all’Ars, Roberto Di Mauro, naturalmente agrigentino:
“L’atteggiamento ondivago ed incerto della ex Provincia di Agrigento e della Camera di Commercio, – dice Di Mauro – che hanno chiesto il recesso dalla qualità di soci dal Consorzio Universitario di Agrigento, rischia di portare alla chiusura dello stesso Consorzio con un danno gravissimo per il territorio e per tantissimi giovani della nostra provincia. Di fronte a questa incertezza e alla conseguente carenza di prospettive, si rischia di generare un circolo vizioso, con la sfiducia e lo sconforto che portano meno iscrizioni, aggravando ulteriormente la situazione”.
Di Mauro, come quasi tutti i suoi colleghi del del Parlamento siciliano, rispetta la ‘congiura del silenzio’: nemmeno un accenno ai soldi che il Governo renzi ha scippato e continua a scippare alla Regione siciliana. Al massimo, il capogruppo del Partito dei Siciliani si concede un un appello ai sindaci della provincia di Agrigento, dimenticando che anche i Comuni dell’Isola, sotto il profilo finanziario – sempre grazie al Governo Renzi – sono muru cu ‘u muru cu ‘u spitali:
“Di fronte a questa situazione e alla certa impossibilità che la ex Provincia si faccia ulteriormente carico degli oneri che le spettano – sottolinea Di Mauro – tutti gli enti locali del territorio devono mobilitarsi ed incontrarsi per trovare insieme una soluzione al più presto, affinché non vada disperso il patrimonio storico e di competenze di questa importante istituzione culturale”.
“Il CUPA – ricorda Di Mauro – ha progressivamente ridotto le proprie attività (prima aveva 5 corsi ed oggi ne ha solo 2 – Assistente Sociale e Archeologia) e il Consiglio di amministrazione, nell’ultimo triennio, ha svolto con impegno il proprio lavoro riducendo i costi pur mantenendo l’offerta formativa di qualità e di grande importanza per il nostro territorio. Ciò nonostante, resta un costo strutturale che non è sostenibile”.
Per il parlamentare regionale, “occorre quindi che si affianchi un serio lavoro di razionalizzazione della struttura e riduzione della spesa con il coinvolgimento di soggetti privati ed un nuovo e più forte impegno degli enti locali che potrebbero contribuire, per esempio, ognuno in proporzione alla popolazione residente”.
P. S.
L’onorevole Di Mauro, al pari dei suoi colleghi di un Parlamenti siciliano con una maggioranza di ‘anime morte’, si conferma reticente. Anzi, doppiamente reticente. Non solo non chiama in causa il Governo Renzi, che sta massacrando la Regione siciliana (bell’autonomista…), ma si dimentica di precisare che la Provincia di Agrigento, al pari delle altre Amministrazioni provinciali dell’Isola, è commissariata dalla Regione: quindi è la Regione, e non la Provincia, responsabile del fallimento del Consorzio Universitario di Agrigento.
Ma questo l’onorevole Di Mauro non lo dice. Perché? Cosa teme nel raccontare una verità che è sotto gli occhi di tutti?
A proposito, cosa dice il PD siciliano? Cosa dice il segretario regionale di questo partito? Cosa dicono i dirigenti di questo partito? Cosa dicono i cinque parlamentari nazionali e regionali del PD di Agrigento?
C’è da ridere…
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