Certe storie di cronaca che si registrano in Sicilia destano grande amarezza. Come la storia dei due medici dell’ospedale ‘Papardo’ di Messina finiti in galera per aver dirottato in uno studio medico a pagamento alcune donne che volevano abortire. Il tutto non raccontando la verità sulla disponibilità di posti letto nella struttura pubblica
Giovanni Cocivera e Giuseppe Luppini sono due medici dell’ospedale ‘Papardo’ di Messina finiti in galera per avere dirottato in uno studio privato a pagamento alcune donne che avevano intenzione di abortire, mentendo circa la disponibilità di posti nella struttura pubblica.
Vogliamo ricordare a loro e a quanti li conoscono, ai loro parenti ed amici, alle mogli, ai figli che entrambi, prima di iniziare la loro professione di medici, hanno giurato, tra l’altro:
“di attenersi nella loro attività ai principi etici della solidarietà umana, di prestare la loro opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della professione;
di affidare la propria reputazione esclusivamente alle proprie capacità professionali ed alle proprie doti morali;
di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione”.
(Dal giuramento di Ippocrate)