L’ultima provocazione della Ministra Maria Elena Boschi, che bolla come appartenenti a casa Pound tutti quelli che voteranno NO al referendum di Ottobre sul papocchio costituzionale, non sembra essere andata a genio a un dirigente storico della tradizione comunista di Palermo. Così Pino Apprendi ha preso carta e penna e ha vergato un comunicato stampa al vetriolo… E su facebook aggiunge: “Voterò no”
Alla fine Pino Apprendi, figura storica della sinistra comunista di Palermo, non ce l’ha fatta più. Vero è che Matteo Renzi è il segretario nazionale, vero è che guida il Governo, vero è che c’è la disciplina di partito. Detto questo, c’è un limite a tutto. Forse a fare esplodere il vecchio dirigente della sinistra siciliana, già parlamentare regionale e oggi componente della direzione provinciale del Partito Democratico potrebbe essere stata la Ministra Maria Elena Boschi, la ‘padra’ costituente del renzismo, protagonista del papocchio chiamato riforma costituzionale.
La Boschi ha trovato una nuova formula per offendere chi, nel suo partito – e non sono pochi – non ne vuole sapere di votare Sì il prossimo Ottobre, quando gli italiani andranno alle urne per decidere se dire Sì al papocchio costituzionale voluto dal Governo Renzi (e approvato da un Parlamento nazionale di ‘nominati’, sputtanati da Corte Costituzionale), o per ‘bocciarlo’ con un NO.
Ebbene la signora Boschi dice che chi voterà NO appartiene a Casa Pound, cioè a un’organizzazione di destra. A questo punto, per Apprendi, la misura è stata colmata.
“Non passa giorno – scrive Apprendi in un comunicato – che personalità della politica non lancino appelli al centro e ai moderati, come se in questo momento avessimo, a tutti i livelli, governanti rivoluzionari. Oggi si riparla di termovalorizzatori, di acqua ai privati, i rifiuti sono affidati alle discariche private, i poveri sono sempre più poveri, le garanzie per i lavoratori sono sempre meno sicure, la disoccupazione ‘vera’ aumenta. Più moderazione di questa? Chi dei governanti è rivoluzionario?”.
Per Apprendi, “è il momento che i cittadini si coalizzino attorno ad un progetto di sinistra. Il PD al suo interno ha risorse che possono interpretare un ruolo di sinistra. Ma non possono essere persone come la Boschi a rappresentare l’alternativa ad una cultura centrista, una che bolla coloro che voteranno NO al referendum come appartenenti a casa Pound”.
Insomma, Apprendi si rivolge ai tanti militanti, simpatizzanti ed elettori del PD che credono nei valori della sinistra, che ovviamente non possono essere rappresentati da Renzi e dalla Boschi:
“Basta con questa deriva centrista – conclude Apprendi – no ad accordi con Verdini. Sono tornati i tempi degli appelli ai cattolici in politica come se dall’altra parte ci fosse il diavolo”.
E su facebok Apprendi rincara la dose: “Cara Ministra Boschi, ho superato i dubbi. Voto no al referendum. Sarai tu di casa Pound”.