Nel sito del Comune di Palermo si può leggere che è stata la stessa Amministrazione comunale, nel 2013, con l’approvazione del Piano del Traffico (non impugnato dai giudici del TAR Sicilia), ad abolire il provvedimento amministrativo sulle targhe alterne. Come possono sindaco e assessore ignorare quanto c’è ancora oggi scritto sul sito del Comune che amministrano? E sulla base di che cosa i vigili urbani appioppano multe?
Cari cittadini palermitani, anzi, cari cittadini siciliani, volete sorridere con noi? Se sì, seguiteci: vi raccontiamo cos’è riuscito a combinare il Comune di Palermo sulle targhe alterne.
19 Giugno 2012, sul sito del Comune di Palermo si legge il seguente avviso:
“Non vi è in atto alcun provvedimento vigente che mantiene la circolazione a targhe alterne nel territorio comunale.
Lo ha chiarito oggi, rispondendo ad un quesito posto su Facebook da un automobilista, l’Assessore comunale per il bene comune della mobilità Tullio Giuffrè.
L’Ammistrazione comunale sta lavorando alla predisposizione di un PUT, Piano Urbano del Traffico, che tenga conto delle esigenze di mobilità, della possibilità e dell’incentivazione dell’uso di mezzi alternativi all’automobile, del necessario potenziamento del servizio pubblico. Si tratta ovviamente di un Piano la cui elaborazione richiede una attenta fase di raccolta dati e riflessione, per far sì che i risultati siano duraturi e portino un reale beneficio alla mobilità e alla vivibilità in città”.
Lo stesso giorno il Comune pubblica un secondo avviso:
“Con riferimento al precedente comunicato sulle targhe alterne si precisa quanto segue:
nella comunicazione inviata oggi vi è una inesattezza dovuta ad un fraintendimento intercorso con gli Uffici. Il Piano del Traffico adottato dalla precedente Amministrazione, MA NON ANCORA APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE, ha cancellato il provvedimento delle targhe alterne, introducendo le Zone a Traffico Limitato.
Non essendo tale Piano stato ancora approvato in via definitiva, resta attualmente in vigore il provvedimento che prevede le targhe alterne per i veicoli fino ad Euro 3 e nessuna limitazione per i veicoli Euro 4 e 5 e per i veicoli a metano, GPL o ibridi”.
Bene, il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il Piano del Traffico nel’Ottobre del 2013.
Se la lingua italiana ha ancora un senso anche a Palermo, con il Piano del Traffico approvato – che, lo ricordiamo, non è stato impugnato dai giudici del TAR Sicilia – le targhe alterne non sono più in vigore.
Non lo diciamo noi: lo dice lo stesso Comune di Palermo sul proprio sito,
Come possono i vigili urbani appioppare contravvenzioni in applicazione di un provvedimento amministrativo che non è in vigore?
Eppure le contravvenzioni sono state appioppate (come potete leggere qui).
Come la mettiamo con quest’Amministrazione comunale?
Ditecelo voi, per favore: cosa dobbiamo fare?
Questi signori che amministrano la quinta città d’Italia sono o non sono nel pallone?
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questo sindaco lo dobbiamo mandare a casa insieme alla sua cricca io sono pronto a manifestare per buttarlo fuori uniamoci perche questo ci sta rovinando.
Se il sindaco o l'assessors legge, diano chiare ondicazioni ai vigili di non tadtassare i citradini con multe inutili che potranno solo portare danno erariale al comune
Se il sindaco o l'assessors leggono, diano chiare ondicazioni ai vigili di non tartassare i citradini con multe inutili che potranno solo portare danno erariale al comune
Commento semplice e conciso:
Orlando, DIMETTITI E ESCI DI SCENA, CI FAI PIÙ FIGURA!!!