Per quasi due mesi l’Assemblea regionale siciliana ha tenuto con il fiato sospeso tanti bravissimi avvocati che operano, come consulenti legali, negli uffici e nelle società regionali. ‘Sti pazzi di Sala d’Ercole volevano approvare una norma per limitarli. Ma per fortuna il presidente del Parlamento siciliano, che è avvocato, si è ricordato che la competenza è dello Stato…
Il bello che l’ha pure detto. Certo, l’ha detto in stretto politichese. Ma il significato delle parole pronunciare ieri a Sala d’Ercole dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, avvocato Giovanni Ardizzone, non danno adito a dubbi: le consulenze legali ‘esterne’ negli uffici della Regione e nelle società collegate alla stessa Regione sono salve. La norma che ne avrebbe dovuto limitare il ricorso è stata stralciata. Cioè è stata presa con le pinze ed eliminata dal disegno di legge – la mini-mini finanziaria – che l’Ars dovrebbe esaminare ed approvare. Tutto è bene quel che finisce bene…
Insomma, anche per quest’anno gli avvocati che si ‘abbeverano’ alla fonte giuridica della Regione siciliana sono salvi. E’ giusto così. Estendere il rigore portato in Sicilia dal toscano Alessandro Baccei – l’assessore-commissario che Renzi ha imposto al Governo di Rosario Crocetta – anche ai professionisti di leggi e decreti sarebbe stato troppo.
C’è un limite a tutto: è vero assessore Baccei?
In fondo, i giuristi ‘esterni’ ci vogliono. Nel 2014, sul quotidiano on line LinkSicilia, abbiamo pubblicato gli elenchi di tutti i legali che ‘beccavano’ consulenze dall’IRSAP, l’Istituto, Regionale Siciliano per le Attività Produttive. E’ il ‘carrozzone’ che ha preso il posto dei Consorzi per le Aree di Sviluppo industriale, meglio conosciute come ASI.
Siamo stati ‘monelli’, nel 2014. Quando abbiamo pubblicato questo elenco Confindustria Sicilia era ancora al centro della politica siciliana senza alcuna ombra. Assessore regionale alle Attività produttive era ancora Linda Vanchieri, espressione confindustriale. E il ‘mitico’ Alfonso Cicero stava assiso sulla plancia di comando IRSAP.
Lo stesso presidente degli industriali siciliani – Antonello Montante – non era stato ancora investito dalle ombre della Giustizia.
Insomma, quando abbiamo pubblicato gli elenchi delle consulenze legali, ASI per ASI, Montante era ancora in sella. Non che non lo sia ancora, ma oggi il presidente di Confindustria Sicilia è un po’ indebolito dalle indagini in cui è coinvolto. Idem per Ivan Lo Bello, da qualche settimana alle prese con l’inchiesta che arriva dalla Basilicata con petrolio & pontili.
La cosa che ricordiamo di questa lista erano i nomi che ricorrevano spesso: quasi che l’IRSAP non potesse fare a meno di questi legali.
E la stessa cosa succede in altri uffici della Regione. Ma sì, il presidente Ardizzone ha fatto bene a stralciare la norma che avrebbe limitato le consulenze legali ‘esterne’. E’ anche una questione di ‘numeri’.
Un tempo alla Regione – tempi ormai lontani – si entrava per pubblico concorso. Non ci crederete, ma la laurea in Giurisprudenza, per accedere ai piani alti dell’Amministrazione, era quasi obbligatoria.
I dirigenti erano quasi tutti laureati in Giurisprudenza. Vi sembrerà assurdo, ma c’erano persino i concorsi per dirigenti. Vi sembrerà pazzesco, ma chi partecipava ai concorsi doveva sostenere esami scritti di Diritto Costituzionale e persino di Diritto Amministrativo: argomenti ‘nuovi’, se non sconosciuti, a buona parte dei dirigenti figli della legge regionale n. 10 del 2000.
Riuscite a immaginare le migliaia di precari intruppati alla Regione dai primi anni ’80 del secolo passato ai nostri giorni interrogati sui poteri del Parlamento e sui termini ordinatori o perentori?
Eh sì, in un’Amministrazione regionale nella quale gli ingegneri scrivono i decreti, gli architetti li interpretano, i geologi stilano i disegni di legge, gli agronomi si cimentano con le circolari e dove ai biologi e ai laureati in Lettere classiche è assegnata “l’interpretazione autentica” delle leggi qualche avvocato ci vuole, no?. Magari ‘esterno’. Tutto fa brodo.
Non è che, alla fine, la norma è stata stralciata per tenere in piedi la solita mangiugghia, come direbbe Rosario da Gela? Ma no, finiamola di pensar male…
P.S.
Senza offesa per nessuno, la possiamo porre una domanda? Se come ha detto ieri la “competenza su tale materia è dello Stato” e se mai come oggi lo Stato ha un proprio rappresentante nel Governo della Regione – il già citato assessore Baccei, catapultato in Sicilia proprio per ridurre gli sprechi – come mai lo ‘Stato’ non si è fatto sentire in questa storia?
Non è che i legali ‘esterni’, per caso, verranno selezionati con criteri renziani?