Le dichiarazioni del governatore meritano una riflessione. Come fa a dire una cosa del genere? Sulla base di quali numeri? Quelli delle scorse regionali? Di certo, dimostra, ancora una volta, chi è il suo datore di lavoro. E non siamo noi Siciliani…
Continua a fare discutere il risultato del referendum che si è celebrato domenica scorsa. Ad accendere la miccia, stamattina, in Sicilia, sono le dichiarazioni che il presidente della Regione, Rosario Crocetta ha rilasciato all’AdnKronos sul risultato siciliano: “La Sicilia è stata compatta, si è schierata con Renzi” ha detto il nostro. E’ così?
Proviamo a ragionarci un poco, premettendo che se così fosse non ci stupiremmo più d tanto. Ognuno è ovviamente libero di schierarsi con chi vuole e la Sicilia non ha mai brillato per la scelta di una politica sana, né a livello regionale, né a livello nazionale, in caso contrario non sarebbe nella melma.
Vediamo il risultato siciliano: ha votato il 28,4% degli elettori, il che equivale ad oltre un milione di siciliani, per la precisione 1.146.308 persone. Di questi, il 92% (7% più della media nazionale) ha votato Sì, contro Renzi dunque.
Ben lontani dal quorum, va da sé. Ma in una terra in cui l’astensionismo è da record, il dato, come pure ha notato il professor Massimo Costa, leader di Siciliani Liberi, non è da sottovalutare. Anzi, il gap dell’astensione rispetto al dato nazionale, storicamente elevatissimo, è oggi a meno del 3%.
E gli altri? Perché non hanno votato? Perché sono con Renzi, come sostiene Crocetta? Onestamente, l’analisi fa ridere.
Innanzitutto perché questo significherebbe che il PD può contare su una percentuale del 72% di elettori siciliani. Va da sé che è del tutto impossibile. Questo partito non va oltre il 13%, almeno a giudicare dalle ultime regionali (2012). Oggi può solo essere peggio. Sempre in quell’occasione, la lista di Crocetta si è fermata al 6%. Quindi, pure se fossero stati tutti compatti nel promuovere l’astensione al referendum (cosa che non è stata), al massimo si potrebbe parlare di un 19% di siciliani che si sono schierati con Renzi.
Perché tantissimi Siciliani non sono andati a votare dunque? Senza prendere in considerazione città sottoposto al ricatto occupazionale (come Gela) , la risposta è sempre una: la rinuncia ad esercitare un diritto che a molti siciliani sembra ormai inutile (ma utile, come dimostrano i fatti, a dare forza alle chiacchiere della solita politica). Insomma, l’astensionismo in Sicilia è cronico. Non a caso, sempre alle ultime regionali, – quando la partita era sicuramente più sentita del referendum- il tasso di astensionismo è stato da record: un siciliano su due non ha votato. Solo il 47% (2, 2 milioni) degli elettori si è recato alle urne e Crocetta è stato eletto con 617.073 voti. Praticamente, a volere essere bruschi, questo governatore rappresenta un po’ meno di un settimo dei voti degli aventi diritto in Sicilia.
Alla luce del trend dell’astensionismo e alla luce dei voti che rappresenta, con quale logica Crocetta può affermare che la Sicilia si è schierata con lui e con Renzi?
La verità è che, come al solito, il governatore si dimostra incline alla chiacchiera vacua e alla propaganda. Certamente con questa dichiarazione conferma che lui è schierato con Renzi. Non si spiegherebbe altrimenti e non si spiegherebbero altrimenti i regali che continua fargli in danno dei Siciliani: dai 4 miliardi della rinuncia ai contenziosi con lo Stato (ricordate? Crocetta ha rinunciato ai soldi che la Sicilia poteva incassare grazie a sentenze favorevoli della Corte Costituzionale) al silenzio dinnanzi ai furti di tributi che spetterebbero alla nostra regione. Particolare più volte sottolineato dalla Corte dei Conti Siciliana (come potete leggere qui) secondo cui con queste risorse che Roma trattiene, la Sicilia potrebbe risolvere i problemi finanziari dei Comuni. E non solo.
Quindi caro governatore, restano i dubbi sul fatto che i Siciliani non abbiano votato perché sono con Renzi, come lei sostiene. Nessun dubbio, invece, sul suo datore di lavoro. Peccato che a pagare il suo stipendio e i suoi vezzi siano ancora i Siciliani.
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