Ars, rinviato il voto sulla mozione contro il furto di soldi ai Siciliani

19 aprile 2016

Con una fuga dall’Aula, il PD ha fatto venire meno il numero legale, quindi non si vota. Si aspetta il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta che vuole partecipare alla discussione ma che oggi non c’era. Gli interventi, le comiche di Alice Anselmo, e il testo della mozione. 

Siamo alle comiche: gli ascari del PD hanno abbandonato in fretta e furia Sala d’Ercole per non votare e fare così venire meno il numero legale. Al momento, dunque, la mozione contro la rinuncia ai contenziosi con lo Stato che ha privato la Sicilia di svariati miliardi di Euro non è stata votata. Se ne riparlerà domani alle 16,00.

A chiedere la verifica del numero legale, manco a dirlo, è stata la capogruppo del PD, Alice Anselmo, già nell’Udc e in altri partiti e già vincitrice del premio prima politica ascara in Sicilia, che ha insistito perché la mozione venisse discussa in presenza del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che oggi non c’era.

La seduta è stata vivace. Con il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, e con Santi Formica, della lista Musumeci, che hanno parlato chiaramente di uno scippo illegittimo – uno dei tanti – ai danni di 5 milioni di Siciliani. Soldi incamerati dal Governo Renzi con l’acquiescenza di Crocetta.

Per Formica “il Governo nazionale si è comportato come un bandito che ci deruba per strada”. Il deputato ha fatto riferimento anche all’assurda storia del contributo al risanamento della finanza pubblica che vede la Sicilia sborsare più di ogni altra Regione italiana.  E ha accusato, quindi, il governatore Crocetta di avere firmato la rinuncia ai contenziosi “in gran segreto”.

Il riferimento lo ripetiamo (qui i dettagli)  è al ‘Patto scellerato’ firmato da Crocetta nel Giugno del 2014, proprio con il Governo Renzi, quando, senza nemmeno avvertire il Parlamento siciliano, ha rinunciato a circa 5 miliardi di Euro (questa la somma calcolata dal professore Massimo Costa) frutto di una sentenza della Corte Costituzionale favorevole alla Regione siciliana.

Appassionato l’intervento di Toti Lombardo che ha esposto la mozione (che potete leggere in calce all’articolo) parlando di “mancanza di dignità di un Parlamento che tace dinnanzi a questi scippi”. Il deputato che ha esposto il tema dimostrando “di avere approfondito la materia”, come gli ha riconosciuto la stessa Anselmo. La quale, invece, lo ha criticato per l’uso del termine “disdettare l’accordo”.

Per tutta risposta Lombardo le ha consigliato di consultare il Devoto- Oli. E, forse, ne avrebbe veramente bisogno, considerando pure la sua infelice espressione “mi permetto una chiosa al termine”. Una chiosa è già al termine non può certo essere né all’inizio, né a metà. Ma torniamo al tema.

Con Crocetta assente, a prendere la parola è stato il ‘proconsole toscano’ al servizio di Roma, Alessandro Baccei che, comunque, non è responsabile dell’accordo. Ma nell’accusare Lombardo di assenza in Aula quando la mozione era all’ordine del giorno, ha indirettamente ammesso che il Governo non ansimava per discuterla: “Se non l’abbiamo discussa non è solo perché il Governo non ha voluto, ma anche perché in tante sedute Lombardo non c’era e poi magari non c’ero io”.  Lo avevamo capito. 

Baccei, comunque, ha detto che la rinuncia ai contenziosi con lo Stato equivale a circa 850 milioni (come fossero niente con una Sicilia in ginocchio).  E che se la Sicilia non ha avuto di più dallo Stato è perché con lo sforamento del patto di stabilità avrebbe dovuto pagare una penale di 770 milioni (curnuti e mazziati, praticamente). 

Dati che non hanno convinto Lombardo, che ci  ha ironizzato su: “Facciamo dei passi avanti, da niente siamo a 850 milioni. Se discutiamo un altro po’ arriviamo a qualche miliardo”. Le stime parlano di 5 miliardi di Euro. 

L’Aula, come già ricordato, è aggiornata a domani. Per aspettare Crocetta. Il match è rinviato. Chissà cosa faranno i deputati del PD…

Cliccando qui potrete leggere il testo della mozione n 439, a pag 6

AGGIORNAMENTO DEL 20 APRILE ORE 18:

Ars, approvata la mozione contro i furti ai Siciliani

 

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