‘Sorpresa’: Antonello Montante si ricandida alla presidenza di Unioncamere della Sicilia

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A dare fuoco alle polveri, con un comunicato stampa, è il movimento Sicilia Nazione. Che ricorda anche che Montante, finito sotto inchiesta per mafia, è ancora responsabile per la ‘Legalità’ di Confindustria nazionale. E presidente della camera di Commercio di Caltanissetta. E vuole restare anche presidente dell’associazione di tutte le Camere di Commercio della Sicilia. Che faranno il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore regionale alle Attività produttive, Mariella Lo Bello? Gli diranno sì? Il comunicato dei grillini dell’Ars

 

Sei sotto inchiesta per mafia? Se ti chiamo Antonello Montante non solo puoi restare presidente degli industriali siciliani, ma puoi anche ricandidarti alla presidenza di Unioncamere, l’associazione alla quale aderiscono le Camere di Commercio della nostra sempre più disastrata Isola.

A dare la notizia è un comunicato stampa di Sicilia Nazione:

“Apprendiamo da notizie di stampa che Unioncamere Sicilia, associazione alla quale aderiscono le Camere di Commercio regionali, si avvia martedì prossimo alla (ri)elezione del suo attuale presidente. Gli esponenti di enti pubblici (quali sono le Camere di Commercio), in gran parte commissari regionali nominati dall’assessore alle Attività produttive, si avviano quindi a rieleggere il cavaliere Antonello Montante, indagato dalla Procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa”.

“Il fatto che Montante, ancora Presidente di Confindustria Sicilia e responsabile legalità di Confindustria italiana – prosegue la nota di Sicilia Nazione – nonché Presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta (prorogato sine die dall’ex Ministro Federica Guidi: vicenda questa che meriterebbe approfondimenti), abbia la faccia tosta di presentare, come se nulla fosse, la sua ricandidatura alla Presidenza di Unioncamere, malgrado la pesante indagine nei suoi confronti per fatti di mafia, rende doveroso da parte del Governo regionale di segnalare ai commissari da esso nominati l’assoluta inopportunità di votare quella candidatura”.

A questo punto Sicilia Nazione si rivolge al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all’assessore alle Attività produttive, Mariella Lo Bello:

“E’ imprescindibile che sulla questione intervengano subito il Presidente della Regioneo Crocetta e l’assessore Lo Bello, che sulle Camere di Commercio e le loro associazioni svolgono attività di controllo e dai quali dipendono i commissari regionali che dovrebbero votare tale rielezione, per scongiurare di divenire corresponsabili di tale paradossale vicenda”.

“La questione della permanenza al vertice di un ente quale la Camera di Commercio di Caltanissetta e di Unioncamere Sicilia di un soggetto sottoposto ad indagini per mafia – prosegue il comunicato di Sicilia Nazione – è stata sottoposta da tempo alla Presidenza della commissione regionale Antimafia, ma non risulta che ad oggi vi sia stato alcun intervento in merito, nonostante la gravità dei fatti. È urgente che le istituzioni regionali intervengano tempestivamente rispetto alla deriva di un sistema come quello delle Camere di Commercio siciliane che assume connotati ogni giorno più preoccupanti”.

Montante non è il solo dirigente siciliano di Confindustria con incarichi nazionali a finire nei guai con la giustizia. Nei giorni scorsi anche Ivan Lo Bello, vice presidente nazionale di Confindustria e presidente nazionale di Unioncamere è stato raggiunto da un avviso di garanzia per associazione a delinquere. Una vicenda, quella di Lo Bello, legata all’inchiesta sul petrolio in Basilicata. Una storia che arriva fino alla Sicilia con la ‘guerra’ per accaparrarsi i pontili del porto di Augusta.

Per la cronaca, Montante e Confindustria Sicilia sono stati tra i grandi sponsor di Crocetta alle elezioni regionali del 2012, quando a vincere è stato Rosario Crocetta. Superfluo aggiungere che, nella prima fase di questa legislatura, Crocetta, il senatore Giuseppe Lumia e Confindustria Sicilia di Montante sono stati grandi alleati.

Ultima curiosità: sulla vicenda interverrà il PD siciliano? Il segretario regionale di questo partito, Fausto Raciti – detto anche ‘Fausto cuor di leone’ – dirà qualcosa su Montante da rieleggere alla guida di Unioncamere della Sicilia?

Sulla vicenda intervengono i parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars:

Montante verso la rielezione ai vertici di Unioncamere Sicilia? Follia pura. Crocetta stia in guardia, pronto a scongiurare un’ipotesi del genere”.

Alla vigilia della rielezione del presidente dell’associazione che raggruppa le Camere di Commercio dell’Isola, il M5S all’Ars lancia l’allarme per cercare di stoppare il pericolo della riconferma di “un personaggio chiacchieratissimo” (il suo nome compare nelle carte dell’inchiesta di Potenza) e indagato dalla Procura di Caltanissetta per concorso esterno.

Siamo al paradosso – afferma il deputato Giancarlo Cancelleri – proprio mentre sarebbe quasi doveroso che Montante lasciasse la presidenza di Confindustria Sicilia e quella della Camera di Commercio di Caltanissetta, si parla addirittura di una sua riconferma ai vertici di Unioncamere. Crocetta e l’assessore Lo Bello intervengano. In virtù dei poteri di controllo della Regione sulle Camere di Commercio, blocchino una eventuale riconferma che sicuramente non porterebbe nulla di buono alla Sicilia, anche se, per la verità, finora il presidente e l’assessorato alle Attività produttive hanno sonnecchiato”.

Il riferimento di Cancelleri è alla nomina in quota-Irsap di Gemelli, Il fidanzato dell’ex ministro Federica Guidi, nel cda dell’Ias, l’Industria Acque Sircusana.

Speriamo che sia casuale – afferma Cancelleri – ma le carte di Potenza, stando a quanto rivelato dalla stampa, autorizzerebbero quantomeno a dubitare. Vedremo. Di certo, da quello che leggiamo, traspare una gestione spartitoria del sistema di potere intollerabile ed inaccettabile. Una gestione che avrebbe addirittura portato Gemelli a chiedere alla ministra-fidanzata di subordinare la firma del decreto di unificazione delle Camere di Commercio di Enna, Caltanissetta e Trapani ad un colloquio con Montante”.   

Foto tratta da lasicilia.it

 

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  • presto arriverà il momento che in un concorso pubblico sarà titolo di preferenza almeno una condanna penale di primo grado o almeno un apertura di inchiesta da parte della magistratura. che fa, vogliamo lasciare soli i politici.........

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