“Attacchi Isis sulle spiagge italiane”. Dove? E perché nessuno commenta?

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La notizia lanciata ieri dal Giornale ci lascia attoniti. Possibile che nessuna istituzione sia intervenuta a commentare la notizia e ad informare i cittadini del pericolo e di come ci proteggeranno?

La parola d’ordine è non allarmare. Forse per non scatenare il panico, o forse per non dare e conto e ragione delle politiche messe in atto. Ma i segnali preoccupanti si moltiplicano. Parliamo del pericolo terrorismo in Italia. Solo una settimana fa, Frontex l’Agenzia europea che si dovrebbe occupare di controllare i confini esterni dell’Ue, è tornata a dire che il rischio di infiltrazione dei terroristi tra i migranti c’è (qui l’articolo). Si tratta, ovviamente, della scoperta dell’acqua calda, ma la dichiarazione ufficiale testimonia che la cosa non si può più sottacere. Frontex ha ricordato che due dei terroristi degli attacchi di Parigi erano arrivati proprio su un barcone di migranti a Lesbo. Ma ancora prima, l’anno scorso, un terrorista, come potete leggere qui, era stato arrestato a Lampedusa.  Questo solo per limitarci al fronte migranti, dove l’Italia si sta distinguendo per una politica basata su una accoglienza schizofrenica. E, quello che sappiamo sul tema infiltrazioni, potete scommetterci, è solo una briciola di quella che è la realtà.

Ma ieri è arrivata una notizia che ci lascia attoniti. E che parla di un pericolo terrorismo che potrebbe davvero riguardarci tutti da vicino. A raccontarla è stato ilgiornale.it che parla di un allarme lanciato dalla polizia del Senegal: «Gli uomini del Califfato sono tra noi – denuncia il capitano Seck Pouye, capo della polizia di Saly, a sud di Dakar  – si addestrano a pochi chilometri da alcuni resort. Tutta l’area è diventata inaccessibile». E poi, sempre secondo quanto riportato da Il Giornale, aggiunge: «Vogliono colpire le spiagge italiane, francesi e spagnole -dice Pouye – sfrutteranno alcuni ambulanti radicalizzati. Gente insospettabile che fa la spola tra l’Italia e il Senegal, apparentemente per lavoro. Tutte persone con documenti e visti regolari».

Possibile che nessuna istituzione sia intervenuta a commentare la notizia e ad informare i cittadini del pericolo e di come ci proteggeranno?

Va bene non creare panico, ma la disinformazione non ha mai aiutato nessuno.

AGGIORNAMENTO DEL 19 APRILE: ANCHE IL QUOTIDIANO TEDESCO BILD LANCIA L’ALLARME:

Terrorismo, allarme Bild: “A rischio le spiagge italiane, francesi e spagnole”

 

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