“Abbiamo già avvertito di Vigili urbani – ci dice Giulia Petrucci, presidente dell’associazione AnimAnimalista -. Ci hanno segnalato casi di cani che accusano malori”. Che fine hanno fatto i cani randagi del Parco della Favorita?
La vicenda – inquietante – ci è stata segnalata da alcuni lettori. A Palermo, dalle parti del Parco della Favorita e di Villa Niscemi sarebbe scomparso un bel numero di cani randagi. Ad accorgersene sono state le persone che si preoccupavano ed occupavano di questi animali fornendogli il cibo. Contemporaneamente alcuni proprietari di cani hanno denunciato la presenza di ‘qualcosa’ – non si esclude che si tratti di esche avvelenate – che avrebbe creato problemi ai propri cani. Alcuni cani, dopo la passeggiata in questo tratto della città, sono stati ricoverati per sopravvenuti malori.
Per saperne di più abbiamo chiesto ‘lumi’ a Giulia Petrucci, presidente dell’associazione AnimAnimalista, una donna molto conosciuta a Palermo per la sua passione e per l’amore verso gli animali:
“Purtroppo debbo confermare i vostri dubbi – ci dice al telefono Giulia Petrucci -. Mi segnalano la scomparsa di tanti cani randagi dentro il Parco della Favorita e dalle parti di Villa Niscemi. Con i miei amici stiamo cercando di capire quello che è successo. Purtroppo – aggiunge – trova riscontro anche il dubbio che qualcuno possa aver disseminato in tale area della città esche avvelenate. Mi segnalano casi di animali che, dopo aver passeggiato da quelle parti, sono stati male”.
“Ho già avvertito i Vigili urbani – conclude Giulia Petrucci – e invito i cittadini palermitani che portano in giro i propri cani a prestare molta attenzione”.
Per la cronaca, il Parco della Favorita è stato ripulito nelle scorse settimane. Ovviamente, ripulito dai rifiuti.
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E' un problema diffuso un po su tutta la Sicilia. In giro ci sono troppi cani randagi perché mancano i canili pubblici, e talvolta è facile imbattersi in branchi di cani randagi che potrebbero rappresentare un pericolo per le persone. Non è neanche difficile imbattersi in cani malati di rogna o di rabbia... Quindi se le istituzioni locali non provvedono ad impiantare degli appositi canili a norma, sarà ovvio il fatto che i cittadini provvederanno a fare pulizia da soli.